Piango spesso e spesso sono triste
Buonasera,
sono una ragazza di26anni fidanzata da20mesi con un ragazzo di un anno più grande.Lui ha avuto una precedente storia di6anni con una ragazza che,poi,l'ha lasciato per un altro e LUI ha sofferto molto.Ci siamo messi insieme7mesi dopo la fine della sua precedente storia e,fin dall'inizio,lui si è dimostrato con me una persona speciale e piena di attenzioni.Spesso il suo passato è tornato a galla in vari modi:allusioni di qualche suo amicoa, incontri con amici della sua ex che mi davano sempre un certo fastidio psico-fisico.Poi è capitato anche che la sua ex gli abbia scritto una mail della quale lui mi ha puntualmente informato leggendomene il contenuto e assicurandomi di non aver dato risposta( a tal proposito mi ha dato la password per entrare nella sua mail qualora volessi controllare).Oggi,purtroppo,mi trovo ad essere ossessionata dalla gelosia del suo passato,piango spesso e spesso sono triste..e questo senso di depressione mi fa vivere male la mia storia con lui.Penso spesso al fatto che lui abbia condiviso con un'altra la sua intimità (mentre invece per me è la prima esperienza) e sono arrivata al punto di rendere la vita difficile anche a lui...con le mie continue crisi di nervi (spesso anche violente).Spesso gli dico al telefono di volerlo lasciare, altre volte medito di vendicarmi tradendolo, altre volte ancora rifiuto di avere rapporti con lui ed in ogni caso metto in dubbio il suo amore e sono convinta che tutto ciò che facciamo insieme non abbia senso perchè lui l'ha già fatto con un'altra.Stiamo vivendo, a causa di questo,un brutto periodo...lui dice di essere stanco di questo argomento dopo avermi rassicurato in tutti i modi, io divento giorno dopo giorno sempre più negativa (sono sempre stata caratterialmente un'insicura) e chiusa nelle mie convinzioni.Razionalmente so di sbagliare, razionalmente so anche che forse parlarne con lui puo' essere anche peggio, ma non riesco a controllarmi e divento furiosa e violenta nei suoi confronti (più volte l'ho schiaffeggiato) per poi sfociare nel pianto e nella depressione.Insomma continuo a pensare che, purtroppo, non ci sia una soluzione...vivo pensando che lui sia sempre in mala fede e nonostante lui mi ripeta sempre che non mi lascerà mai perchè mi ama (anche se ha subito da me queste cose),io continuo a non credergli e continuo a vedere ovunque il passato che ritorna e che,per qualsiasi minima cosa, mi ferisce.C'è una soluzione a questo stato di malessere che mi sta rovinando la vita (non facendomi pensare ad altro e bloccando anche i miei studi)?Come dovrei rapportarmi a lui (parlargli o far finta di nulla)?Ora come ora, penso di stare male sia con lui,sia senza di lui, non vedo nulla di positivo e,conoscendomi,so che questo stato di cose non cambierà mai,perchè tutto cio' che accade è già accaduto, lui ha già amato,lui ha già avuto rapporti con un'altra,ed io mi sento l'eterna seconda,un ripiego,che lui non avrebbe mai scelto se l'ex non l'avesse lasciato.Sono disperata...
sono una ragazza di26anni fidanzata da20mesi con un ragazzo di un anno più grande.Lui ha avuto una precedente storia di6anni con una ragazza che,poi,l'ha lasciato per un altro e LUI ha sofferto molto.Ci siamo messi insieme7mesi dopo la fine della sua precedente storia e,fin dall'inizio,lui si è dimostrato con me una persona speciale e piena di attenzioni.Spesso il suo passato è tornato a galla in vari modi:allusioni di qualche suo amicoa, incontri con amici della sua ex che mi davano sempre un certo fastidio psico-fisico.Poi è capitato anche che la sua ex gli abbia scritto una mail della quale lui mi ha puntualmente informato leggendomene il contenuto e assicurandomi di non aver dato risposta( a tal proposito mi ha dato la password per entrare nella sua mail qualora volessi controllare).Oggi,purtroppo,mi trovo ad essere ossessionata dalla gelosia del suo passato,piango spesso e spesso sono triste..e questo senso di depressione mi fa vivere male la mia storia con lui.Penso spesso al fatto che lui abbia condiviso con un'altra la sua intimità (mentre invece per me è la prima esperienza) e sono arrivata al punto di rendere la vita difficile anche a lui...con le mie continue crisi di nervi (spesso anche violente).Spesso gli dico al telefono di volerlo lasciare, altre volte medito di vendicarmi tradendolo, altre volte ancora rifiuto di avere rapporti con lui ed in ogni caso metto in dubbio il suo amore e sono convinta che tutto ciò che facciamo insieme non abbia senso perchè lui l'ha già fatto con un'altra.Stiamo vivendo, a causa di questo,un brutto periodo...lui dice di essere stanco di questo argomento dopo avermi rassicurato in tutti i modi, io divento giorno dopo giorno sempre più negativa (sono sempre stata caratterialmente un'insicura) e chiusa nelle mie convinzioni.Razionalmente so di sbagliare, razionalmente so anche che forse parlarne con lui puo' essere anche peggio, ma non riesco a controllarmi e divento furiosa e violenta nei suoi confronti (più volte l'ho schiaffeggiato) per poi sfociare nel pianto e nella depressione.Insomma continuo a pensare che, purtroppo, non ci sia una soluzione...vivo pensando che lui sia sempre in mala fede e nonostante lui mi ripeta sempre che non mi lascerà mai perchè mi ama (anche se ha subito da me queste cose),io continuo a non credergli e continuo a vedere ovunque il passato che ritorna e che,per qualsiasi minima cosa, mi ferisce.C'è una soluzione a questo stato di malessere che mi sta rovinando la vita (non facendomi pensare ad altro e bloccando anche i miei studi)?Come dovrei rapportarmi a lui (parlargli o far finta di nulla)?Ora come ora, penso di stare male sia con lui,sia senza di lui, non vedo nulla di positivo e,conoscendomi,so che questo stato di cose non cambierà mai,perchè tutto cio' che accade è già accaduto, lui ha già amato,lui ha già avuto rapporti con un'altra,ed io mi sento l'eterna seconda,un ripiego,che lui non avrebbe mai scelto se l'ex non l'avesse lasciato.Sono disperata...
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Mi sembra plausibile che la Sua attuale sofferenza possa trarre origine dal Suo senso di insicurezza. Su questo sentimento parrebbero avere fatto leva le confidenze del Suo ragazzo.
Visto che questo sembra indurLe un forte stato di sofferenza Le suggerirei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta psichiatra. Ciò al fine intanto di un migliore inquadramento delle dinamiche in gioco, indi alla possibilità di adottare strategie sia farmacologiche, sia non per il contenimento dell'ansia.
Cordiali saluti
Visto che questo sembra indurLe un forte stato di sofferenza Le suggerirei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta psichiatra. Ciò al fine intanto di un migliore inquadramento delle dinamiche in gioco, indi alla possibilità di adottare strategie sia farmacologiche, sia non per il contenimento dell'ansia.
Cordiali saluti
Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.
[#2]
Gentile utente,
Questo meccanismo, alimentato dal fatto che Lei poteva accedere a contenuti privati scritti per un'altra persona (questa è stata una "mossa" incauta forse), sembra aver assunto i connotati di una cosiddetta ossessione. In questo meccanismo infatti pensieri di per sé anche veri o comprensibili diventano però talmente prominenti da costituire una domanda persistente che deve trovare risposta o soluzione. Trattandosi di una domanda di gelosia, diventa un problema che interferisce con il rapporto in corso. In altre parole, ognuno di noi trova buffo, fastidioso o semplicemente un punto di "incongruenza" teorica che la persona che sta con noi abbia avuto altre storie, amato altre persone, etc. Però il cervello non ci pensa, e se ci pensa, ad esempio perché si conoscono queste persone, ne è in qualche modo infastidito o incuriosito, come se dovesse spiegare qualcosa che non torna. Questo perché si vive un rapporto in una sorta di "unicità" teorica che gli consente di procedere in un certo modo.
Quindi, la soluzione dovrebbe poterle consentire di ricacciare questo pensiero nelle retrovie, restituendolo alle sue dimensioni minime, senza tentare di ragionarci sopra. Ragionarci sopra, o parlarne, lo peggiora.
Può cercare un aiuto in una visita psichiatrica per una diagnosi precisa del problema e un inquadramento generale. Dopodiché ci sono, nel caso sia appunto un'ossessione, terapie per trattarla.
Questo meccanismo, alimentato dal fatto che Lei poteva accedere a contenuti privati scritti per un'altra persona (questa è stata una "mossa" incauta forse), sembra aver assunto i connotati di una cosiddetta ossessione. In questo meccanismo infatti pensieri di per sé anche veri o comprensibili diventano però talmente prominenti da costituire una domanda persistente che deve trovare risposta o soluzione. Trattandosi di una domanda di gelosia, diventa un problema che interferisce con il rapporto in corso. In altre parole, ognuno di noi trova buffo, fastidioso o semplicemente un punto di "incongruenza" teorica che la persona che sta con noi abbia avuto altre storie, amato altre persone, etc. Però il cervello non ci pensa, e se ci pensa, ad esempio perché si conoscono queste persone, ne è in qualche modo infastidito o incuriosito, come se dovesse spiegare qualcosa che non torna. Questo perché si vive un rapporto in una sorta di "unicità" teorica che gli consente di procedere in un certo modo.
Quindi, la soluzione dovrebbe poterle consentire di ricacciare questo pensiero nelle retrovie, restituendolo alle sue dimensioni minime, senza tentare di ragionarci sopra. Ragionarci sopra, o parlarne, lo peggiora.
Può cercare un aiuto in una visita psichiatrica per una diagnosi precisa del problema e un inquadramento generale. Dopodiché ci sono, nel caso sia appunto un'ossessione, terapie per trattarla.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3k visite dal 12/03/2009.
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