Come posso curare al meglio la mia psicosi?
Buona sera gentili dottori.
Io sono sotto cura per una psicosi cronica.
Assumo Xeplyon 100 ogni 3 settimane, e citalopram 20 mg e 10 gocce giornaliere di rivotril.
Sono finito in ospedale nel 2007 perché sentivo le voci e avevo paura di farmi e fare del male.
Lo psichiatra del cps disse all' inizio che si trattava di un disturbo di personalità Nas.
Uno psicoterapeuta di ansia.
Ma un ultimo psichiatra di psicosi Nas.
E quindi di nuovo, il cps d'accordo con questa diagnosi e questa terapia.
Nel 2004 sono iniziati i sintomi dopo un intossicazione da datura inoxia.
Allucinazioni uditive
Aggressività
Pensieri ossessivi autoconservativi
Vertigini e forte acrofobia
Azioni eterolesive
Paura di perdere il controllo e fare del male agli altri
Pensiero veloce e affollato
Paranoia
Ora, questi sono i sintomi che ho iniziato ad avvertire i mesi dopo l'assunzione di datura.
Dapprima leggere allucinazioni uditive, poi un crescendo di agitazione e furore.
Con gli anni sensazioni dissociative, fino al panico difronte al pensiero intrusivo di gettarsi nel vuoto e il ricovero.
Uno psicologo mi ha detto che tutto ciò si sarebbe verificato forse lo stesso anche senza droghe, perché possedevo un buon humus di mancanza di stima in me.
Sta di fatto che oggi ho 32 anni.
Ho iniziato a sentirmi strano proprio nel periodo dell'assunzione di datura.
Mi ricoverai a 20 anni.
Ma da all'ora assumo antipsicotici e ad intervalli un po'di antidepressivo.
Ho comunque la vaga idea che si stia curando qualcosa al posto di un altra.
Io deliri non ne ho.
Ciò che mi rimane è un acrofobia smisurata.
E un po'di pensieri ossessivi riguardo al gettarsi dalle altezze.
Perché questo viene chiamato psicosi cronica?
Io soffro nell'assumere antipsicotici.
Mi rendono apatico e stanco.
Non ho allucinazioni uditive assumendo il farmaco.
Lo psicoterapeuta dice che ho delle dispercezioni uditive, e in molti le sentono.
E inoltre nemmeno lui capisce perché vengo curato da psicotico.
Ma è l'unica terapia che permette che io non divenga agitato.
In definitiva, come posso curare al meglio la mia psicosi, se di psicosi si tratta?
E se non fosse così, che tipo di esami o terapie potrei fare?
Ho un altro dubbio: un anno e mezzo prima il ricovero decisi di dedicarmi alla completa castità.
Niente sesso e niente masturbazione per un anno e mezzo, fino al ricovero.
Ora, possono una castità così rigida causare allucinazioni uditive e pensieri anticonservativi?
Sono stato operato poi anche di varicocele prima e idrocele poi.
Quindi, secondo voi è stata la scopolamina o il duro trattamento verso il mio corpo?
Ad oggi ho una fidanzata e faccio sesso normalmente.
Certo senza farmaci ne farei di più.
In definitiva lo psichiatra dice che devo prendere farmaci a vita.
Lo psicologo no.
Io non vorrei.
Che altre cure potrei fare?
Grazie mille per la vostra attenzione.
Buon lavoro.
Io sono sotto cura per una psicosi cronica.
Assumo Xeplyon 100 ogni 3 settimane, e citalopram 20 mg e 10 gocce giornaliere di rivotril.
Sono finito in ospedale nel 2007 perché sentivo le voci e avevo paura di farmi e fare del male.
Lo psichiatra del cps disse all' inizio che si trattava di un disturbo di personalità Nas.
Uno psicoterapeuta di ansia.
Ma un ultimo psichiatra di psicosi Nas.
E quindi di nuovo, il cps d'accordo con questa diagnosi e questa terapia.
Nel 2004 sono iniziati i sintomi dopo un intossicazione da datura inoxia.
Allucinazioni uditive
Aggressività
Pensieri ossessivi autoconservativi
Vertigini e forte acrofobia
Azioni eterolesive
Paura di perdere il controllo e fare del male agli altri
Pensiero veloce e affollato
Paranoia
Ora, questi sono i sintomi che ho iniziato ad avvertire i mesi dopo l'assunzione di datura.
Dapprima leggere allucinazioni uditive, poi un crescendo di agitazione e furore.
Con gli anni sensazioni dissociative, fino al panico difronte al pensiero intrusivo di gettarsi nel vuoto e il ricovero.
Uno psicologo mi ha detto che tutto ciò si sarebbe verificato forse lo stesso anche senza droghe, perché possedevo un buon humus di mancanza di stima in me.
Sta di fatto che oggi ho 32 anni.
Ho iniziato a sentirmi strano proprio nel periodo dell'assunzione di datura.
Mi ricoverai a 20 anni.
Ma da all'ora assumo antipsicotici e ad intervalli un po'di antidepressivo.
Ho comunque la vaga idea che si stia curando qualcosa al posto di un altra.
Io deliri non ne ho.
Ciò che mi rimane è un acrofobia smisurata.
E un po'di pensieri ossessivi riguardo al gettarsi dalle altezze.
Perché questo viene chiamato psicosi cronica?
Io soffro nell'assumere antipsicotici.
Mi rendono apatico e stanco.
Non ho allucinazioni uditive assumendo il farmaco.
Lo psicoterapeuta dice che ho delle dispercezioni uditive, e in molti le sentono.
E inoltre nemmeno lui capisce perché vengo curato da psicotico.
Ma è l'unica terapia che permette che io non divenga agitato.
In definitiva, come posso curare al meglio la mia psicosi, se di psicosi si tratta?
E se non fosse così, che tipo di esami o terapie potrei fare?
Ho un altro dubbio: un anno e mezzo prima il ricovero decisi di dedicarmi alla completa castità.
Niente sesso e niente masturbazione per un anno e mezzo, fino al ricovero.
Ora, possono una castità così rigida causare allucinazioni uditive e pensieri anticonservativi?
Sono stato operato poi anche di varicocele prima e idrocele poi.
Quindi, secondo voi è stata la scopolamina o il duro trattamento verso il mio corpo?
Ad oggi ho una fidanzata e faccio sesso normalmente.
Certo senza farmaci ne farei di più.
In definitiva lo psichiatra dice che devo prendere farmaci a vita.
Lo psicologo no.
Io non vorrei.
Che altre cure potrei fare?
Grazie mille per la vostra attenzione.
Buon lavoro.
[#1]
Gentile utente,
Non avrà forse ora un delirio, ma ne ha avuti evidentemente, quindi la cura, oltre a impedire che si sviluppi agitazione, impedirà anche che si riformino dei deliri. Se ne avesse, non ne avrebbe contezza. Le dispercezioni uditive non sono normali manifestazioni funzionali.
Lo psichiatra ha un suo parere sulla cura, lo psicologo non ne può esprimere un'altra poiché non è materia sua.
Non so quali alternative abbia provato. Se si è finiti sullo xeplion evidentemente vuol dire che le terapie per bocca non le seguiva.
Non avrà forse ora un delirio, ma ne ha avuti evidentemente, quindi la cura, oltre a impedire che si sviluppi agitazione, impedirà anche che si riformino dei deliri. Se ne avesse, non ne avrebbe contezza. Le dispercezioni uditive non sono normali manifestazioni funzionali.
Lo psichiatra ha un suo parere sulla cura, lo psicologo non ne può esprimere un'altra poiché non è materia sua.
Non so quali alternative abbia provato. Se si è finiti sullo xeplion evidentemente vuol dire che le terapie per bocca non le seguiva.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.3k visite dal 23/12/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.