Principio di svenimento o attacco di panico?
Salve egregi dottori, torno a scrivere dopo molto tempo per porre alla vostra attenzione un problema che m sta attanagliando in questi giorni.
Premetto che ho sofferto di attacchi di panico, sono stato in terapia da uno psichiatra anni fa, riuscendo a sconfiggere ed attenuare molte delle mie paure.
E i mie attacchi di panico consistevano sostanzialmente in una forte tachicardia, sudorazione ed iniziavo a camminare freneticamente perchè nella mia testa non trovavo soluzione ad X problemi e mi sembrava tutto finito.
Questo per dire che comunque ero completamente vigile cosa che si differenzia dagli accadimenti di questi giorni.
Qui si affaccia il discorso dello svenimento, o perlomeno principio di tale evento.
In 32 anni di età non mi era mai successo, quindi direi che non sono un soggetto abituato a questo fenomeno.
La prima volta avvenne due anni fa (a 30 anni) ebbi delle forti coliche con dolori davvero allucinanti ma non riuscivo ad andare in bagno, questa agonia si protrasse per più di un'ora, e ad un certo punto il corpo stremato inizio a darmi il segnale di abbandonarmi, iniziavo a sentirmi sempre più debole, sentii che stavo per perdere i sensi e con le ultime forze riuscii a chiedere aiuto in casa, la vista mi si annebbiò per fortuna solo una volta nelle braccia di mia madre e con l'assunzione di zuccheri ed acqua riuscii a riprendermi senza perdere effettivamente i sensi, ma essendoci andato davvero ad un pelo, con tanto di vista completamente annebbiata (esperienza orribile) per una trentina di secondi.
Questo rimase un caso isolato, fino a ieri quando in seguito a 2-3 giorni di forte mal di gola, congestione nasale fortissima e anche della gola (entrambe le narici completamente tappate e catarro che a volte mi impediva anche di respirare bene con la bocca), rimasi addormentato in una posizione che evidentemente ha molto enfatizzato la congestione, ora io non ricordo di preciso tutto, perchè mi sembrava un incubo, uno di quelli che quando ti svegli tiri un sospiro di sollievo perchè è tutto finto, invece in questo caso mi sono svegliato in un bagno di sudore e con la stessa sensazione orribile di due anni fa, di pre-svenimento.
Anche questa volta sono riuscito a chiedere aiuto in tempo per fortuna e non sono neanche arrivato alla "fase" dell'annebbiamento della vista, però comunque ho provato quella sensazione di estrema vulnerabilità, che ti fa sembrare che tutto stia per finire.
Sensazione che tanto mi spaventa.
Ora capisco che sono casi in cui il mio corpo è stato portato all'estremo, quindi ci potrebbe stare, solo che adesso, che questo "stato influenzale" ancora continua, ho sempre paura di addormentarmi per riprovare la stessa sensazione, e ad esempio poco fa mi sono di nuovo svegliato in un bagno di sudore, con leggeri sintomi di pre svenimento.
Secondo voi è subentrato anche un fattore psicologico?
Due "quasi svenimenti" in 32 anni non possono essere segno di qualche grave patologia?
Premetto che ho sofferto di attacchi di panico, sono stato in terapia da uno psichiatra anni fa, riuscendo a sconfiggere ed attenuare molte delle mie paure.
E i mie attacchi di panico consistevano sostanzialmente in una forte tachicardia, sudorazione ed iniziavo a camminare freneticamente perchè nella mia testa non trovavo soluzione ad X problemi e mi sembrava tutto finito.
Questo per dire che comunque ero completamente vigile cosa che si differenzia dagli accadimenti di questi giorni.
Qui si affaccia il discorso dello svenimento, o perlomeno principio di tale evento.
In 32 anni di età non mi era mai successo, quindi direi che non sono un soggetto abituato a questo fenomeno.
La prima volta avvenne due anni fa (a 30 anni) ebbi delle forti coliche con dolori davvero allucinanti ma non riuscivo ad andare in bagno, questa agonia si protrasse per più di un'ora, e ad un certo punto il corpo stremato inizio a darmi il segnale di abbandonarmi, iniziavo a sentirmi sempre più debole, sentii che stavo per perdere i sensi e con le ultime forze riuscii a chiedere aiuto in casa, la vista mi si annebbiò per fortuna solo una volta nelle braccia di mia madre e con l'assunzione di zuccheri ed acqua riuscii a riprendermi senza perdere effettivamente i sensi, ma essendoci andato davvero ad un pelo, con tanto di vista completamente annebbiata (esperienza orribile) per una trentina di secondi.
Questo rimase un caso isolato, fino a ieri quando in seguito a 2-3 giorni di forte mal di gola, congestione nasale fortissima e anche della gola (entrambe le narici completamente tappate e catarro che a volte mi impediva anche di respirare bene con la bocca), rimasi addormentato in una posizione che evidentemente ha molto enfatizzato la congestione, ora io non ricordo di preciso tutto, perchè mi sembrava un incubo, uno di quelli che quando ti svegli tiri un sospiro di sollievo perchè è tutto finto, invece in questo caso mi sono svegliato in un bagno di sudore e con la stessa sensazione orribile di due anni fa, di pre-svenimento.
Anche questa volta sono riuscito a chiedere aiuto in tempo per fortuna e non sono neanche arrivato alla "fase" dell'annebbiamento della vista, però comunque ho provato quella sensazione di estrema vulnerabilità, che ti fa sembrare che tutto stia per finire.
Sensazione che tanto mi spaventa.
Ora capisco che sono casi in cui il mio corpo è stato portato all'estremo, quindi ci potrebbe stare, solo che adesso, che questo "stato influenzale" ancora continua, ho sempre paura di addormentarmi per riprovare la stessa sensazione, e ad esempio poco fa mi sono di nuovo svegliato in un bagno di sudore, con leggeri sintomi di pre svenimento.
Secondo voi è subentrato anche un fattore psicologico?
Due "quasi svenimenti" in 32 anni non possono essere segno di qualche grave patologia?
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Pare che i suoi disturbi psichiatrici in effetti non siano stati curati e ciò si evince dalla preoccupazione che due fenomeni lipotimici destino questa preoccupazione esagerata senza alcun riscontro.
Le sue problematiche psichiatriche vanno trattate in modo più deciso e risolutivo.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Le sue problematiche psichiatriche vanno trattate in modo più deciso e risolutivo.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
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