3 mg al giorno di rivotril sono troppi per curare una sindrome ansiosa?
Sono arrivato a 8 mg al giorno, ma senza grossi risultati, ho chiesto io di scendere ed ora sono a 3 mg, ma vedo su internet che non c'è quasi nessuno a prendere dosi di quest'ordine di grandezza per patologie ansiose (Attacchi di panico ad esempio).
Leggo che il massimo in questi casi sono 4 mg e la dose di mantenimento è ad 1 mg.
Di chi mi devo fidare?
Dei miei curanti o di quello che trovo scritto su internet?
Leggo che il massimo in questi casi sono 4 mg e la dose di mantenimento è ad 1 mg.
Di chi mi devo fidare?
Dei miei curanti o di quello che trovo scritto su internet?
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Le informazioni che lei cerca su internet non la rendono esperto in terapie, né sono la fonte che un medico usa per studiare medicina.
Ennesima domanda priva di senso sullo stesso tema. Non ha proprio senso dati i presupposti della storia che riferisce.
Cerchi di non insistere con quesiti di questo tipo.
Ennesima domanda priva di senso sullo stesso tema. Non ha proprio senso dati i presupposti della storia che riferisce.
Cerchi di non insistere con quesiti di questo tipo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
D'accordo, gentile Dott. Pacini. Giustamente mi considera insistente e angosciato, ma sto attraversando un periodo molto brutto. Pensi che neanche i 30 mg di Felison che prendo ormai da più di 6 settimane mi fanno stare tranquillo, ma mi fanno ancora dormire. La mia terapeuta mi ha detto di non scalarli ancora perché dormire male, in questo periodo per me, è meglio che non dormire affatto. Io ho fiducia anche se temo di diventare dipendente e di avere brutte crisi di astinenza quando si deciderà di scalarlo (solo due dosi in capsula rigida 30 e 15 mg)....
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No, il punto è che già ha avuto condotte poco consone, dopo di che insiste anche con domande che ripropongono a vuoto sempre il solito discorso. Qualsiasi cosa si possa chiedere intorno al tema "prendo delle benzodiazepine". Le domande in sé spesso, come questa, non hanno proprio un senso preciso, non riesce a fare a meno di parlare di un "problema benzodiazepine".
Crede sia il caso di rimarcare il discorso della paura dell'astinenza ? Può darsi forse che non l'abbia già comunicato negli altri numerosi consulti ? Dobbiamo ar finta di niente e commentarla come fosse una questione da discutere ?
Crede sia il caso di rimarcare il discorso della paura dell'astinenza ? Può darsi forse che non l'abbia già comunicato negli altri numerosi consulti ? Dobbiamo ar finta di niente e commentarla come fosse una questione da discutere ?
[#4]
Utente
Egregio Dott. Pacini, a me parlarne fa bene. E' un modo per dominare la paura della crisi di astinenza. Non avendola mai provata, solo ora sono nella condizione potenziale di averne. Eppure è dal 1994 sono in cura. Mi avevano detto della dipendenza che genera il clonazepam e dell'assuefazione data dai sonniferi. Ma è la prima volta che potrei farne esperienza e ciò mi inquieta. Tutto qua
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Utente
Grazie Dott. Pacini: è proprio come dice Lei!
Vorrei trovare qualcuno che mi possa rassicurare. Ma trovo solo informazioni di utenti (forum in lingua inglese soprattutto) che raccontano di dosaggi lillipuziani o storie raccapriccianti. Soprattutto sulle crisi di astinenza. è come se anche le case farmaceutiche ci abbiano messo mano.....non so, sono molto preoccupato
Vorrei trovare qualcuno che mi possa rassicurare. Ma trovo solo informazioni di utenti (forum in lingua inglese soprattutto) che raccontano di dosaggi lillipuziani o storie raccapriccianti. Soprattutto sulle crisi di astinenza. è come se anche le case farmaceutiche ci abbiano messo mano.....non so, sono molto preoccupato
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Appunto, è come le sto dicendo. Trova sicuramente cose che la spaventano. Sul piano informativo, bisogna avere nozioni, l'ultima cosa che fa testo sono le opinioni su un blog, o su un sito che si fonda su un'idea ma non offre dati, solo testimonianze. Facendo così si preoccupa per cose che non sono attinenti al suo caso.
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Non so cosa le faccia paura, per me è assolutamente neutro come articolo. Ovviamente se continua ad aprire pagine a caso, anche ci fosse scritto "buon natale", alla fine coglierà un messaggio connesso alla sua paura.
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Se dice che ho ragione, non ha senso dire "cosa può tranquillizzarmi". Non è il meccanismo che le serve. Non porsi certi problemi le serve, non può farlo da solo, al momento è sempre teso a cercare rassicurazione, sembra anche convinto che sia un modo di risolvere la cosa. Non c'è rassicurazione dalla parte in cui cerca Lei, se mai a livello razionale il contrario. Facendo così perde il senso delle cose.
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Utente
Altro documento che tutti dovrebbero leggere: https://www.benzo.org.uk/itaman/index.htm
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Vedo proprio che non capisce. Però a questo punto decisa, o "spamma" questi link noti a tutti e utili forse a qualcuno, non a Lei, oppure chiede consulti e si pone diversamente. Questo modo di fare non ha senso e diventa veramente irritante per chi le risponde.
Come già è stato in passato.
O dimostra di capire, oppure inutile proseguire con qualsivoglia risposta.
Come già è stato in passato.
O dimostra di capire, oppure inutile proseguire con qualsivoglia risposta.
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 2.1k visite dal 21/12/2019.
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