Psicosi?

Circa un paio di mesi fa sono stato affetto da un primo attacco di panico (diagnosi raggiunta dopo aver fatto tutte le analisi del caso) che mi portava tutte la sintomatologia classica a esso connessa, come Palpitazioni fatica nel respiro ecc.
Questo è durato per circa un mese, gli episodi avvenivano a cadenza quasi giornaliera anche perchè ogni mia giornata era scandita dall' ansia anticipatoria tanto che risultava molto invalidante, mia madre non sapendo come aiutarmi per un periodo di circa una settimana mi fece assumere 0, 75 di lexotan, regolarmente detenuto poichè lei soffre di tiroide, a cadenza giornaliera ma dopo una visita in pronto soccorso, avvenuta dopo un mio attacco di panico avvenuto in classe, mi disse in maniera pittosto aggressiva di smetterlo di assumerlo (già prima della visita però avevo già smesso di assumerlo in maniera regolare poichè ero al corrente dei rischi che tale formaco portava).
comunque dopo una serie di visite che accertavano il fatto che dal punto di vista fisico ero sano (oltre ad aver riscontrato di essere affetto dal morbo di ghilbert) i sintomi fisici sparirono e mi sentivo tornano alla "normalità" finché più o meno un mese fa dopo qualche giorno di relativa calma non iniziai a immaginare le persone che mi circondavano come scheletri sia chiaro non li vedevo li immaginavo ero cosciente del fatto che era una paura assurda e irrazionale ma mi provocava terrore tanto da rivolgermi a una psicologa che mi disse che erano manifestazioni ansiose e mi propose di oltre a fare un percorso psicoterapeutico di chiedere un consulto a uno psichiatra per la prescrizione di un qualche farmaco per sentire meno quest' ansia.
Allora gli dissi di aspettare poiché temo e temevo il fatto che mi possano rinchiudere o sedarmi a vita
ma da allora penso di essere peggiorato, le cose che immagino cambiano quasi settimanalmente q settimana dopo un attacco di derealizzazione immaginavo di essere "inghiottito" dal pavimento poi ho iniziato a immaginare paesaggi "infernali " poi a
ho iniziato a immaginare di trovarmi sott' acqua tanto da portarmi fiato corto come sensazione di affogare adesso ho iniziato a pensare che il mondo non sia reale e le persone non siano reali e che sia all inferno, sono consapevole che sono paure assurde ma ne sono terrorizzato temo di poter perdere il controllo in un attacco psicotico e che queste paure mi imprigionino vorrei sapere da qualche psichiatra come muovermi cioè in questo momento stò morendo dal terrore voglio soltanto sapere se è possibile uscirne e se sono psicotico schizofrenico o cosa
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Sì, andare da uno psichiatra è utile, ma del resto già la psicologa lo aveva consigliato. Per adesso, ritardando, sta cominciando a porsi domande, e anziché puntare a fare andar via poi comincia a approcciarsi agli altri, medico compreso, chiedendo di essere rassicurato sul contenuto delle paure. Il che invece non va bene.
Proceda pure

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Intanto la ringrazio della risposta però temo di aver interpretato male la il suo commento o essermi espresso male , le rassicurazioni che chiedo non sono legate alle mie paure poiché come già detto sono veramente al limite del ridicolo , ma sono appunto legate al come mandarle via e appunto se questo è possibile per poter tornare a vivere seneramente
p.s la mia paura non è direttamente collegata a quello che immagino o penso ma bensì alla possibilità di impazzire a causa di queste
Intanto ho già prenotato un colloquio con una psichiatra
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
E' la stessa cosa, ovvio che intenderebbe mandarle via le paure con le risposte alle sue domande, invece non funziona così. Spariscono le domande come effetto della cura.
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