Daparox riduzione dismissione

Buongiorno, desideravo avere un parere professionale per quanto riguarda una dismissione e nel mio caso riduzione di Daparox.
Devo retrocedere di due anni cioè ottobre 2017 quando sono veramente sceso in crisi con attacchi di ansia, mancanza di sonno, zero appetito e curato a gennaio con tavor 1mg x 3 volte giorno + zoloft 100 e verso febbraio zyprexa 5g (zyprexa che ha stabilizzato bene sonno ed appetito).
Combinazione farmacologica riuscita, e su accordo con specialista ho scalato tutto tranne lo zoloft, che nel mio caso rimasto unico farmaco non copriva bene l'ansia residuale a gennaio 2019.
Tentativo di passaggio a 200 mg zoloft mal di testa importanti nessun beneficio richiedo mi venga sostituita la molecola e optiamo per daparox 20 mg tutto ritorna nella norma in brevissimo tempo.
In cura con questo medicinale daparox da gennaio 2019 e sentendomi in forma sia mentalmente e fisicamente e a livello personale, quella situazione di stabilità da non confondersi con euforia o quelli stati un po' distanti dalla realtà, chiedo al dottore di farmi ridurre il daparox per valutarne una futura dismissione.
il 16 ottobre 2019 passo a 3/4 di pastiglia.
Dopo 3 giorni appare mal di testa molto forte e presente tutto il giorno già da 5 minuti dopo essermi svegliato, momenti di mancanza di equilibrio, dolori alla testa in punti sempre diversi.
La riduzione era valutata in 3/4 di pastiglia per 15 giorni vedere come si stava poi eventualmente mezza pastiglia e vedere una stabilizzazione.
Passo quindici giorni di malessere generale ma senza presenza di ansia che comunque ho vissuto "normalmente" e dopo una settimana in cui era tornato tutto ok, scalo il 7 novembre 2019 a mezza pastiglia.
Dopo un giorno ritorna mal di testa tensione, mascellare, un po' di nausea ovviamente situazioni non presenti contemporaneamente.
Si era pensato ad un problema di pressione alta, ma salvo una misurazione 160-110 i giorni seguenti si sono avuti normali valori.
Continuo a lavorare mangiare dormire normalmente, sopporto il dolore, non è un problema è sufficiente non sia ansia quella situazione sgradevole e continuo a fare la mia vita.
Ho preso mezza pastiglia di tavor e una volta una intera e la situazione migliorava alla grande.
Domanda è possibile che il farmaco, la riduzione del farmaco, possa creare tutti questi problemi?
Assicuro di sentirmi mentalmente veramente sereno però inzio a preoccuparmi un po' perchè a lungo andare potrebbe divenire logorante sopportare tutta questa "pesantezza" fisica.
Ha senso inserire ogni tanto mezza pastiglia 1 pastiglia di tavor?

Sicuramente tornando indietro mi farei prescrivere per lo scalaggio le gocce senza ombra di dubbio per un migliore approccio alla riduzione e certezza della quantità di molecola scalata.
Gli effetti di uno scalaggio dovrebbero durare 2/3 settimane qui stiamo tirando più lunghi...
Grazie a chi vorrà darmi una opinione medica.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

E' decisamente atipico, ma teoricamente possibile. Il decorso richiamerebbe un fenomeno transitorio legato alla riduzione.
La cosa da evitare è che poi quando si arriva a togliere del tutto ricompaiano sintomi che sono quelli del disturbo di partenza, o equivalenti, e che questi siano scambiati per sospensione persistente.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie Dottore super veloce! Considerando che è un mese che sono sceso a mezza pastiglia, che tempo teorico si darebbe perchè io possa stabilizzare e quindi stare bene a mezza pastiglia senza questa ipotesi di effetti collaterali da parziale sospensione(pur comprendedo che sono già in un lasso di tempo atipico)? Per eventualmente aiutare a questo punto l'ipotetica presenza di effetti transitori valuterebbe l'inserimento ogni tanto di 1/2 - 1 tavor 1 mg?
Per quanto riguarda la rimozione di daparox finchè non mi stabilizzo non ho assolutamente intenzione di rischiare o forzare la mano, visto che già la modifica di 1/4 e successivo 1/4 su di me potrebbe aver prodotto tutti questi effetti salvo ipotesi di recidiva parzialmente coperta dai 10mg pur mantenendo serentità sonno ed appetito.
Grazie mille :-)
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
In ogni caso, in queste operazioni non c'è fretta né di arrivare a zero, né è necessario in tutti i casi un trattamento. Si attenga pure alle indicazioni del suo medico in tempo reale, che è la cosa più sensata.
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Utente
Utente
Una ultima curiosità: 10 mg di daparox nel caso di ansia generalizzata e dap dovrebbe essere un dosaggio non propriamente terapeutico diciamo un sottodosato. Essendomi tornata un po' di ansia, nausea, giramenti di testa presumo che dopo due mesi pieni di scalaggio a mezza pastiglia e da quasi tre dall'inizio dello scalaggio non sia il massimo del risultato o almeno non incoraggiante, anzi! E' possibile che una dose così "bassa" o non propriamente adatta al caso invece di produrre effetti positivi ne crei di negativi? E' un paradosso la mia domanda ma è una curisotà farmacologica. Perchè dopo 3 mesi di scalaggio avere ancora dei problemi significa o che non si è ancora "guariti" o gli scalaggi devono essere fatti tipo velocità Bradipo. Grazie ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gli scalaggi molto lenti, in verità quasi mai necessari a chi è in equilibrio da tempo, pongono un problema. Calando molto lentamente si finisce per rimanere per periodi lunghi a dosi "ammezzate" o minime, con le quali è possibile che ci siano ricadute, e che i sintomi ritornino e non se ne vadano.
Ciò è spesso scambiato per sospensione prolungata. Potrebbe anche quindi essere banalmente una ricaduta per effetto della minore copertura terapeutica.
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, il mio medico curante specialista mi ha consigliato di riprendere la dose piena cioè 20 mg e valutare un periodo più lungo di stabilizzazione. Quindi ho ripreso dose "piena" dal 6 gennaio cioè una pastiglia Daparox 20mg. Mi aspettavo una risposta quasi immediata o veloce invece a distanza di due settimane la risposta è scarsa e peggiore. Si può verificare tale situazione anche se stavo prendendo costantemente già 10mg e ora sono passato a 20mg? Mi sembra un po' un paradosso visto che la molecola il mio corpo già la conosceva....vale ancora il discorso dei benefici dopo 2 o 3 settimane per ritornare a regime?Infondo era una cura che mi aveva stabilizzato non vedo perchè non lo possa fare ora con le medesime caratteristiche e quantità e senza situazioni personali che possano gravare sulla situazione. Grazie ancora. Buona giornata
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non c'è niente di strano. Non conosceva niente il suo corpo, reagisce all'azione della molecola. Se fosse già nella condizione di non sentire l'impatto iniziale, vorrebbe dire che è in una situazione che è quella corrispondente alla modifica terapeutica che si verifica dopo -.4 settimane.
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