Litigio durante episodio maniacale del disturbo bipolare
Salve, al mio (ex) fidanzato quest'anno è stato diagnosticato il disturbo bipolare.
L'anno scorso ha avuto il primo episodio ipomaniacale e si supponeva fosse ansia da prestazione "curata" con olanzapina e Xanax.
Quando a fine di questa estate ha avuto una ricaduta ci hanno detto del disturbo bipolare trattato con Diapakin, Olanzapina e Xanax.
Durante il suo primo episodio l'anno scorso abbiamo concepito un figlio nato a marzo.
Durante questo secondo episodio ci sono state tante discussioni, tra cui l'ultima un mese fa dove io, certamente sbagliando, gli ho dato uno schiaffo perché in preda alla pressione delle sue urla e del pianto disperato del bambino.
In quell'occasione lui mi ha detto di non amarmi più e che sono ufficialmente una ragazza madre.
Adesso sono sempre in contatto con la mia (ex) suocera e ieri mi ha detto che ha sospeso il Diapakin e la dose della mattina di olanzapina... ma ha ancora scatti di rabbia con la sua famiglia.
Io vorrei recuperare il rapporto con lui, non tanto per me (perché se non mi ama più me ne farò una ragione...) ma per il figlio.
Ho passato questi mesi infernali tra insulti, minacce e mancanze di rispetto... Fortunatamente di indole non è manesco quindi non mi ha mai picchiata.
Lui ora non vuole andare a controllo e né tantomeno vuole iniziare un percorso di psicoterapia.
Cosa posso fare per calmarlo?
So per certo che gli manca il figlio ma, oltre la malattia, è troppo orgoglioso per chiamarmi e sapere come sta.
Spero che mi possiate dare una dritta su come muovermi e risolvere in qualche modo questa cosa.
Grazie per l'eventuale risposta.
L'anno scorso ha avuto il primo episodio ipomaniacale e si supponeva fosse ansia da prestazione "curata" con olanzapina e Xanax.
Quando a fine di questa estate ha avuto una ricaduta ci hanno detto del disturbo bipolare trattato con Diapakin, Olanzapina e Xanax.
Durante il suo primo episodio l'anno scorso abbiamo concepito un figlio nato a marzo.
Durante questo secondo episodio ci sono state tante discussioni, tra cui l'ultima un mese fa dove io, certamente sbagliando, gli ho dato uno schiaffo perché in preda alla pressione delle sue urla e del pianto disperato del bambino.
In quell'occasione lui mi ha detto di non amarmi più e che sono ufficialmente una ragazza madre.
Adesso sono sempre in contatto con la mia (ex) suocera e ieri mi ha detto che ha sospeso il Diapakin e la dose della mattina di olanzapina... ma ha ancora scatti di rabbia con la sua famiglia.
Io vorrei recuperare il rapporto con lui, non tanto per me (perché se non mi ama più me ne farò una ragione...) ma per il figlio.
Ho passato questi mesi infernali tra insulti, minacce e mancanze di rispetto... Fortunatamente di indole non è manesco quindi non mi ha mai picchiata.
Lui ora non vuole andare a controllo e né tantomeno vuole iniziare un percorso di psicoterapia.
Cosa posso fare per calmarlo?
So per certo che gli manca il figlio ma, oltre la malattia, è troppo orgoglioso per chiamarmi e sapere come sta.
Spero che mi possiate dare una dritta su come muovermi e risolvere in qualche modo questa cosa.
Grazie per l'eventuale risposta.
[#1]
Gentile utente,
in che senso psicoterapia ? Per un disturbo bipolare ?
"ha sospeso il Diapakin e la dose della mattina di olanzapina... ma ha ancora scatti di rabbia con la sua famiglia."
Quel "ma" mi suona un po' strano: a maggior ragione se ha sospeso la cura può avere scatti di rabbia. Ma intende sospesa secondo prescrizione o autonomamente ?
in che senso psicoterapia ? Per un disturbo bipolare ?
"ha sospeso il Diapakin e la dose della mattina di olanzapina... ma ha ancora scatti di rabbia con la sua famiglia."
Quel "ma" mi suona un po' strano: a maggior ragione se ha sospeso la cura può avere scatti di rabbia. Ma intende sospesa secondo prescrizione o autonomamente ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#6]
Concordo col collega: il disturbo bipolare va trattato farmacologicamente e a vita. La psicoterapia e la terapia di supporto per i familiari sono utili, ma, se non curata coi farmaci, la patologia peggiora.
I comportamenti aggressivi, in questo caso verbali, provocati dal disturbo dell'umore, sono frequenti. Il fatto che il suo ex in seguito non si sia scusato con lei e non abbia cercato di riconciliarsi almeno per il bene del figlio fa pensare però che oltre al disturbo bipolare ci sia altro.
Di solito quando i pazienti stanno bene si scusano, provano vergogna per i loro comportamenti e cercano di rimediare come possono. Giustificare con l'orgoglio quello che può essere egocentrismo o immaturità non è utile per lei e per il suo bambino.
Lei chieda quanto le spetta per il mantenimento del piccolo e lasci ad altri il problema della salute di questa persona.
I comportamenti aggressivi, in questo caso verbali, provocati dal disturbo dell'umore, sono frequenti. Il fatto che il suo ex in seguito non si sia scusato con lei e non abbia cercato di riconciliarsi almeno per il bene del figlio fa pensare però che oltre al disturbo bipolare ci sia altro.
Di solito quando i pazienti stanno bene si scusano, provano vergogna per i loro comportamenti e cercano di rimediare come possono. Giustificare con l'orgoglio quello che può essere egocentrismo o immaturità non è utile per lei e per il suo bambino.
Lei chieda quanto le spetta per il mantenimento del piccolo e lasci ad altri il problema della salute di questa persona.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 17.2k visite dal 09/12/2019.
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