Potrebbe essere stato lo psichiatra un po' troppo cauto?
Buongiorno, un mio parente molto stretto a cui sono estremamente legata ha avuto di recente un problema a cui è susseguito un TSO con diagnosi: Bipolarismo.
Non è stato l'unico problema, infatti gli hanno detto che ha avuto una psicosi e che ha un iper attività cerebrale.
Sono qui a porvi questa domanda perché, dopo una, abbastanza intensa, lotta, l'ho convinto a farsi seguire seriamente dalla ASL.
Fa colloqui sia con psichiatra che con lo psicologo, alternati.
Esami del sangue e tutta la compagnia che ne consegue.
Da canto mio lo chiamo OGNI giorno e mi assicuro lui effettivamente sia sereno e che prenda le sue medicine, da 3 giorni aveva smesso di parlarmi e scrivermi.
Sono andata cercarlo e mi ha detto non stesse bene, ma che non voleva parlarmi perché sono le solite cose della vita.
Gli ho detto che poteva parlarmene ugualmente e lui mi ha detto che ci avrebbe pensato.
Stamattina mi si è presentato sotto casa.
Mi ha detto che, Domenica, si è svegliato particolarmente angosciato e dopo una mattinata al lavoro molto distratta ha deciso di andare all'ospedale e richiedere supporto dallo psichiatra che lo seguiva, quest'ultimo, in seguito al suo descrivere i sintomi (eccessiva spossatezza, dolori alla parte dietro della testa, incostanti pensieri negativi e istinti aggressivi) gli ha cambiato uno dei farmaci (perdonatemi ma non ricordo i nomi) dicendogli che era più blando e quindi avrebbe dovuto arrecargli meno effetti collaterali e che il venirgli su i ricordi era normale perché si sta "disintossicando" dalla botta del ricovero.
Tuttavia mi ha detto che lui continua a stare male e non poco.
Io da ignorante gli ho consigliato di richiedere il consulto di un altro specialista del reparto, ma ora ho il terribile dubbio di aver sbagliato! Non vorrei aver fatto passare per incompetenti i medici e che lui decida di smettere di seguire le loro indicazioni.
Quindi vi chiedo: ho sbagliato a pensare lo psichiatra fosse stato troppo superficiale e quindi a consigliargli di richiedere un altro specialista o potrebbe essere di aiuto?
Non è stato l'unico problema, infatti gli hanno detto che ha avuto una psicosi e che ha un iper attività cerebrale.
Sono qui a porvi questa domanda perché, dopo una, abbastanza intensa, lotta, l'ho convinto a farsi seguire seriamente dalla ASL.
Fa colloqui sia con psichiatra che con lo psicologo, alternati.
Esami del sangue e tutta la compagnia che ne consegue.
Da canto mio lo chiamo OGNI giorno e mi assicuro lui effettivamente sia sereno e che prenda le sue medicine, da 3 giorni aveva smesso di parlarmi e scrivermi.
Sono andata cercarlo e mi ha detto non stesse bene, ma che non voleva parlarmi perché sono le solite cose della vita.
Gli ho detto che poteva parlarmene ugualmente e lui mi ha detto che ci avrebbe pensato.
Stamattina mi si è presentato sotto casa.
Mi ha detto che, Domenica, si è svegliato particolarmente angosciato e dopo una mattinata al lavoro molto distratta ha deciso di andare all'ospedale e richiedere supporto dallo psichiatra che lo seguiva, quest'ultimo, in seguito al suo descrivere i sintomi (eccessiva spossatezza, dolori alla parte dietro della testa, incostanti pensieri negativi e istinti aggressivi) gli ha cambiato uno dei farmaci (perdonatemi ma non ricordo i nomi) dicendogli che era più blando e quindi avrebbe dovuto arrecargli meno effetti collaterali e che il venirgli su i ricordi era normale perché si sta "disintossicando" dalla botta del ricovero.
Tuttavia mi ha detto che lui continua a stare male e non poco.
Io da ignorante gli ho consigliato di richiedere il consulto di un altro specialista del reparto, ma ora ho il terribile dubbio di aver sbagliato! Non vorrei aver fatto passare per incompetenti i medici e che lui decida di smettere di seguire le loro indicazioni.
Quindi vi chiedo: ho sbagliato a pensare lo psichiatra fosse stato troppo superficiale e quindi a consigliargli di richiedere un altro specialista o potrebbe essere di aiuto?
[#1]
Mi scusi ma dov'è la domanda medica ? Ci sta esponendo dubbi sui consigli che lei ha dato ad un conoscente, il quale liberamente sceglie cosa fare.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
A me pare che lei stia giocando a un poco a fare la dottoressa senza averne competenze.
Non si fornisce aiuto a caso cercando di avere contatti continui e dando consigli a caso per placare la sua ansia.
Deve stare tranquilla tranquilla al suo posto.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Non si fornisce aiuto a caso cercando di avere contatti continui e dando consigli a caso per placare la sua ansia.
Deve stare tranquilla tranquilla al suo posto.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.3k visite dal 07/12/2019.
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