Xanax
Buonasera, avrei bisogno di un consiglio/consulto.
Ho 46 anni, circa una 20 di anni fa a seguito di uno stress lavorativo sono stato da un neurologo il quale mi ha prescitto come cura Xanax 25mg 3 volge al giorno.
Il tutto mi ha ristabilito l umore ed ho piano piano ricominciato la mia vita in modo sereno e naturale pur essendo in fondo una persona abbastanza ansiosa e poco sociale.
smettendo piano piano di assumere il farmaco.
Dopo una 10 di anni si ammala mio padre, situazione poi risolta.
mia mamma avevendo avuto svariati disturbi depressivi curati al tempo va in palla ed io cercando di prendere la sitazione sotto controllo, senza aver necessariamente bisogno di farmaci, come aiuto per dormire parlando col mio medico di base reintegro 0, 25 mg di xanax per dormire portandomelo avanti senza nessun problema fino ad oggi ormai come abitudine, pur nel 2006 aver perso poi mio papà a seguito di un tumore ed non aver nessun problema ansiogeno
Attualmente, vuoi il lavoro stressante (lavoro nella ristorazione) si ammala nel 2018 mio fratello (gist) risoltasi bene, nel a giugno di quest anno capita a mia madre di vere problemi tumorali, risolti con un intervento senza troppe complicanze.
All improvviso.
ho sempre dato problemi relativi alla cervicale dei miei sbandamenti e giramenti di testa, ma purtroppo un giorno credo di aver avuto un forte attacco di panico con conseguente pietrificazione delle gambe quasi paralizzate scendendo da un autobus (sempre mal tollerati) da quel giorno mi si è sviluppata un ansia ed altri attacchi che appunto documentandomi sono il classico "paura della paura"non ho pensieri derealizzanti, nessun problema emotivo od evidente, ho deciso quindi conscio del fatto che lo xanax curi l ansia e gli adp di prendere una pastiglia da 0, 50 al mattino e la mia solita 0, 25 prima di dormire.
La situazione è migliorata, non ho piu tachicardia, capita sporadicamente di avere qualche tremore ma cerco di tenerlo a bada, quello che non riesco a controllare è la sensazione camminando di questi leggeri sbandamenti, e gambe molli che comunque mal tollero.
Dopo tutta questa pappardella chiedo se la mia autoterapia è corretta o mi consigliate una visita psichiatrica atta a ad avere una terapia mirata cogitivo comportamentale o se un ssrri potrebbe esser meglio tollerato od associato allo Xanax.
Grazie Cordialmente
Ho 46 anni, circa una 20 di anni fa a seguito di uno stress lavorativo sono stato da un neurologo il quale mi ha prescitto come cura Xanax 25mg 3 volge al giorno.
Il tutto mi ha ristabilito l umore ed ho piano piano ricominciato la mia vita in modo sereno e naturale pur essendo in fondo una persona abbastanza ansiosa e poco sociale.
smettendo piano piano di assumere il farmaco.
Dopo una 10 di anni si ammala mio padre, situazione poi risolta.
mia mamma avevendo avuto svariati disturbi depressivi curati al tempo va in palla ed io cercando di prendere la sitazione sotto controllo, senza aver necessariamente bisogno di farmaci, come aiuto per dormire parlando col mio medico di base reintegro 0, 25 mg di xanax per dormire portandomelo avanti senza nessun problema fino ad oggi ormai come abitudine, pur nel 2006 aver perso poi mio papà a seguito di un tumore ed non aver nessun problema ansiogeno
Attualmente, vuoi il lavoro stressante (lavoro nella ristorazione) si ammala nel 2018 mio fratello (gist) risoltasi bene, nel a giugno di quest anno capita a mia madre di vere problemi tumorali, risolti con un intervento senza troppe complicanze.
All improvviso.
ho sempre dato problemi relativi alla cervicale dei miei sbandamenti e giramenti di testa, ma purtroppo un giorno credo di aver avuto un forte attacco di panico con conseguente pietrificazione delle gambe quasi paralizzate scendendo da un autobus (sempre mal tollerati) da quel giorno mi si è sviluppata un ansia ed altri attacchi che appunto documentandomi sono il classico "paura della paura"non ho pensieri derealizzanti, nessun problema emotivo od evidente, ho deciso quindi conscio del fatto che lo xanax curi l ansia e gli adp di prendere una pastiglia da 0, 50 al mattino e la mia solita 0, 25 prima di dormire.
La situazione è migliorata, non ho piu tachicardia, capita sporadicamente di avere qualche tremore ma cerco di tenerlo a bada, quello che non riesco a controllare è la sensazione camminando di questi leggeri sbandamenti, e gambe molli che comunque mal tollero.
Dopo tutta questa pappardella chiedo se la mia autoterapia è corretta o mi consigliate una visita psichiatrica atta a ad avere una terapia mirata cogitivo comportamentale o se un ssrri potrebbe esser meglio tollerato od associato allo Xanax.
Grazie Cordialmente
[#1]
", ho deciso quindi conscio del fatto che lo xanax curi l ansia e gli adp di prendere una pastiglia da 0, 50 al mattino e la mia solita 0, 25 prima di dormire."
Conscio di una sua opinione, più che altro. Perché il fatto non è questo.
"senza aver necessariamente bisogno di farmaci, come aiuto per dormire parlando col mio medico di base reintegro 0, 25 mg di xanax per dormire portandomelo avanti senza nessun problema"
Esattamente l'opposto quindi, ricorre ad un farmaco sistematicamente, tra l'altro senza una funzione reale dopo il primo periodo.
"un forte attacco di panico con conseguente pietrificazione delle gambe quasi paralizzate"
Le gambe non hanno nulla, è il panico che dà questa sensazione ovviamente.
La sua autoterapia innanzitutto non ha una diagnosi fatta formalmente, ma in generale prende semplicemente la via di chi si cura da solo i disturbi d'ansia, con alcuni modi di pensare che non corrispondono, e il legame all'ansiolitico.
Non insisterei nell'atteggiamento di auto-decisione parlando di terapie di questo o quel tipo: chi ha stabilito che l'alternativa a prendere un ansiolitico sia la terapia cogntivo-comportamentale ?
Conscio di una sua opinione, più che altro. Perché il fatto non è questo.
"senza aver necessariamente bisogno di farmaci, come aiuto per dormire parlando col mio medico di base reintegro 0, 25 mg di xanax per dormire portandomelo avanti senza nessun problema"
Esattamente l'opposto quindi, ricorre ad un farmaco sistematicamente, tra l'altro senza una funzione reale dopo il primo periodo.
"un forte attacco di panico con conseguente pietrificazione delle gambe quasi paralizzate"
Le gambe non hanno nulla, è il panico che dà questa sensazione ovviamente.
La sua autoterapia innanzitutto non ha una diagnosi fatta formalmente, ma in generale prende semplicemente la via di chi si cura da solo i disturbi d'ansia, con alcuni modi di pensare che non corrispondono, e il legame all'ansiolitico.
Non insisterei nell'atteggiamento di auto-decisione parlando di terapie di questo o quel tipo: chi ha stabilito che l'alternativa a prendere un ansiolitico sia la terapia cogntivo-comportamentale ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Dott Pacini intanto grazie per la risposta quasi immediata.
Le autoterapie sono un escamotage per non andare a farsi vedere.purtroppo poi io personalmente ho un po l incubo del "camice bianco"
Mi consiglia quindi di trovare nella mia zona uno psichiatra con cui stabilire una corretta diagnosi e relativa cura?
Grazie
Le autoterapie sono un escamotage per non andare a farsi vedere.purtroppo poi io personalmente ho un po l incubo del "camice bianco"
Mi consiglia quindi di trovare nella mia zona uno psichiatra con cui stabilire una corretta diagnosi e relativa cura?
Grazie
[#3]
Ma perché mai dovrebbe trovare il modo di non farsi vedere ?
Sì, le consiglio di farsi dare indicazioni da un medico. Facendo da sé, guidano le esigenze dettate dal disturbo che si ha, le quali non coincidono con le esigenze terapeutiche.
Sì, le consiglio di farsi dare indicazioni da un medico. Facendo da sé, guidano le esigenze dettate dal disturbo che si ha, le quali non coincidono con le esigenze terapeutiche.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 07/12/2019.
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