Sindrome serotoninergica quando preoccuparsi?

Salve, lunedì scorso ho iniziato una nuova terapia farmacologica.
Ai 150mg di Efexor rp che assumevo mi è stata aggiunta Mirtazapina 15mg che in precedenza ho già assunto a dosaggi maggiori.

Giovedì sera non riuscendo a dormire ho assunto volontariamente l'intera compressa da 30mg di Mirtazapina, per prendere sonno.

L'indomani mattina ho avuto un miglioramento del quadro clinico tant'è che anche la sera seguente ho assunto di nuovo la compressa intera.

La notte ho fatto dei sogni molto vividi è mi sono svegliato agitato.
Ma il quadro clinico a me risultava comunque ancora in miglioramento.

Ma dopo qualche ora ho iniziato ad avvertire un'ansia sempre crescente con dei iniziali di attacchi di panico.
Seguiti da confusione e un alterato stato di coscienza mentale.
Ho lasciato il lavoro e mi sono fatto portare a casa.

Avevo già il sospetto che fosse stata l'interazione dei farmaci a far scaturire tutto ciò.

La temperatura corporea era sui 37, 5 C.
Seguiti anche da fascicolazioni, dispnea, aritmie cardiache e un peggioramento dello stato mentale.

Speravo che la gravità dei sintomi migliorasse il giorno dopo ma niente.
Uguale ma con ipertermia intermittente.

Avvertito il medico di base e spiegandogli cos'era successo, ha avallato la mia ipotesi dell'intossicazione da serotonina.

La sua terapia è stato Periactin 16mg frazionato in 4 dosi al giorno.

Ho iniziato a sentirmi meglio ma la sintomatologia è ancora lì.
Con ancora febbre intermittente che sta iniziando a far preoccupare i miei genitori.

Risentendo il medico mi ha detto di prendere la Ciproeptadina aumentando il dosaggio a 24mg frazionati in 3 volte al giorno.

Ora chiedo a voi medici quando dovrebbe scomparire questo disturbo?
E' per cosa e quando c'è da preoccuparsi?

Grazie per la risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non ho capito esattamente perché pensare ad una intossicazione per soli 15 mg in più, tra l'altro dose comunque normale, presi per qualche giorno.
Chiariamo alcune cose: cosa significa "aritmie cardiache" ?
La cura presumo sia stata completamente sospesa, o no ?
La sua diagnosi di partenza quale è esattamente ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie finalmente per la risposta.
Sì, la cura è stata sospesa.
Il mio rilevatore della pressione, ha anche la funzione di constatare se ci sono intervalli irregolari del battito cardiaco. E' lo ha rilevato.
Sono stato visitato dal mio medico di base che spiegandogli cosa avessi fatto e cosa mi era successo ha imputato questa sintomatologia ad un intossicazione da serotonina.
Sì, ho preso il Remeron anche a 45mg ma non in combinazione con la Venlafaxina.
I sintomi arrivati dopo neanche 48 ore dall'aumentata posologia della Mirtazapina sono per il medico probabilmente imputabili ai farmaci. Che insieme possono formare una combinazione che può causarla.
Credo che lei lo sappia meglio di me che non esiste una diagnosi certa per la Sindrome Serotoninergica.
Ma dei sintomi ricollegabili ad essa dopo una variazione di una terapia farmacologica che può causarla.
Capisco che per lei è impossibile, senza una visita poter anche ipoteticamente confermare ciò.
Ma nella sua esperienza clinica, se e quando vi fosse capitato di avere a che fare con un paziente che ha accusato di tale sindrome, ripeto, quando c'è da preoccuparsi? E' quando potrebbe terminare visto che sono già da 3 giorni così?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non è che non esista una diagnosi certa, ma in generale un conto è dire che alcuni sintomi sono indotti da un farmaco, altro è dire che è una sindrome serotoninergica. In presenza di un singolo farmaco a dose terapeutica con dei sintomi "eccitatori" mi chiedevo come mai sia stata fatta questa ipotesi, tutto qui.
Inoltre, riferisce anomalie del battito, e prima ha nominato "aritmie cardiache", ma a cosa ci stiamo riferendo ? Senza un nome, senza approfondimenti ?
Mi pare cioè che il medico abbia ritenuto sufficiente sospendere la cura, e fin qui mi torna. Non è che aumentando le dosi ha avuto un effetto stimolante da parte dell'antidepressivo ? Questo è il problema che mi pongo, anche perché è cosa comune.
La temperatura corporea è cambiata ?
[#4]
Utente
Utente
Ho parlato di questo al medico di base e mi ha detto che la situazione era riconducibile ad un intossicazione da serotonina. I sintomi sono quelli comprese mioclonie.
Credo che il battito irregolare del cuore in ambito medico si chiami aritmia.
La temperatura corporea oscilla varie volte al giorno da 36,5 C a 37,5 C.
La psichiatra e il medico di base mi hanno diagnosticato "solo" GAD ed escluso depressione ed altre cose.
L'eccitazione dovuta da un antidepressivo porta ad avere questi sintomi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non funziona che uno fa un'ipotesi e poi vede se i sintomi corrispondono, comunque lasciamo perdere.

Il battito irregolare del cuore non significa niente, se non specifica di cosa sta parlando-

La temperatura corporea ha delle variazioni,

L'eccitazione dovuta ad un antidepressivo è compatibile con gran parte di questi sintomi, così come anche il gad.
[#6]
Utente
Utente
La diagnosi l'ha fatta al medico.
Ho scritto che i sintomi sono quelli nel consulto. Per spiegare come sto ma la diagnosi l'ha fatta il medico di base e ho richiesto un consulto a voi psichiatri perchè credevo che è una situazione in cui aveste più esperienza e che vi sareste trovati più volte di un medico curante. Anche la psichiatra spiegandole al telefono mi ha detto che potrebbe essere stato per i farmaci ma non può fare una diagnosi senza vedermi di persona ed io non riesco ad andarci. Ma se continua dovrò per forza farlo perchè mi ha detto che se con periactin non si risolve deve prescrivermi un farmaco che il medico di base non può prescrivere.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Certo, infatti stiamo parlando di ipotesi, ma la psichiatra ha fatto un'ipotesi evidentemente diversa come più probabile.
Esattamente il commento che stavo facendo.
Però scusi, non ho capito cosa è che non dovrebbe risolversi.e in che tempi.... perché se nel tempo non risponde a questa cura più che altro viene da pensare che non sia quello il problema.
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Utente
Utente
Ritorno su questo consulto per dire com'è finita. Il medico aveva capito che la psichiatra voleva prescrivere un neurolettico in quanto agonisti della serotonina. È allora finita la scatola di periactin che aveva risolto parzialmente la questione mi ha prescritto tavor 2,5mg due volte al giorno e la sintomatologia è scomparsa toralmente nel giro di qualche somministrazione. Ma comunque la psichiatra non sospettava niente e non avevo fatto altre ipotesi. Perchè nella successiva visita che abbiamo fatto anche per lei è stato un episodio di sindrome serotoninergica. Nè sintomi eccitatori nè altro.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Francamente dagli elementi riferiti poco richiama a questa ipotesi. Anche per il decorso.
Sembra che Lei sia interessato a discutere selettivamente questa ipotesi, è chiaro che poi anche la discussione coi medici finisce per essere polarizzata in quel senso, ma oggettivamente non è che ci sia granché a consolidamento di tale ipotesi, o che fosse l'ipotesi più logica già in partenza.
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Dr. Carlo Ignazio Cattaneo Psichiatra, Psicoterapeuta 72 5
Buon giorno.
La possibilità che mirtazapina possa indurre una tossicità da serotonina è praticamente nulla.
Inoltre la descrizione non è chiaramente significativa per una sindrome di questa natura.
Cordialità

Dr. Carlo Ignazio Cattaneo

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Utente
Utente
Non credo che a due medici gli vengano imboccate da un paziente le diagnosi. Specie i miei.
In pratica ho avuto tutti i sintomi dell'intossicazione da serotonina ma non ci sono elementi a supportare tale ipotesi...
Efexor e mirtazapina è una delle combinazioni che più di tutte la può procurare. A me sembra che a voi questa questione non garbi molto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"In pratica ho avuto tutti i sintomi dell'intossicazione da serotonina ma non ci sono elementi a supportare tale ipotesi.."

No, non mi risulta dalla descrizione, e non si ragiona solo così. Ma siccome Lei ci fa lezione e sa più di noi di medicina al punto da trovare ovvia la diagnosi a fronte di elementi che tornano poco, per carità.
Tanto l'aveva già deciso. Lei vuole aver avuto quella sindrome lì, non so perché di preciso, ma evidentemente le ipotesi alternative molto più frequenti e tipiche, con sintomi analoghi (perché non sono specifici i sintomi tranne alcuni che in effetti qui non si definiscono) non la affascinano allo stesso modo.

Non è che "non ci piace" (perché poi ?), è il contrario, piace molto a chi si fissa da solo sulle diagnosi e gli effetti collaterali, è molto gettonata, si vede che colpisce molto leggendola. Ma bisogna studiare medicina che è una cosa diversa, un po' più lunga, poi bisogna rendersi conto delle cose di persona.
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Dr. Carlo Ignazio Cattaneo Psichiatra, Psicoterapeuta 72 5
Direi di chiudere qui il contenzioso. Mirtazapina e venlafaxina non è assolutamente la combinazione più tipica per la tossicità da serotonina. Così come i sintomi descritti. Ma credo Lei sia fermo sulle sue posizioni e quindi non sia possibile una discussione costruttiva.
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Utente
Utente
Medicina è la facoltà universitaria che più di tutte mi piace. Essere un medico credo che sia uno dei lavori più gratificanti fra tutti. Ma purtroppo non lo sono, non lo nemmeno studiata quindi non la "posso insegnare".
E le diagnosi sono state fatte da due medici, non perchè gli è l'ho abbia detto io. Se per sintomi eccitatori si intende qualche forma di bipolarismo latente venuta fuori con i farmaci, parlando con la dott.ssa di questo lo ha escluso totalmente. A parte che non c'era nessun sintomo su questa base e perchè a suo dire 150mg di efexor per 8 settimane sono già abbastanza per farla venire fuori. E' credo che gli psichiatri ci stiano attenti a questa fase. Cordialità.
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