Disinteresse, ansia, cura con cipralex
Salve,
Spero di non aver sbagliato la categoria.
Non so più a chi rivolgermi per superare il mio malessere.
Cerco di sintetizzare gli ultimi anni.
Prendo antidepressivi anche se non in maniera continuativa da quando avevo 18 anni, ho iniziato a seguito di un lutto.
I primi anni universitari sono stati abbastanza sereni, forse anche grazie al farmaco.
Dopo qualche anno, parlando con il medico che mi seguiva, ho sospeso tutto gradualmente.
Tempo un anno o poco più e sprofondo di nuovo in un baratro.
A 22 anni non mi alzavo la mattina, era difficile studiare, badare al mio cane, prendermi cura di me.
Ma non era successo nulla di grave come la prima volta.
Avevo però pensieri suicidari e ho abusato di ansiolitici.
Consulto di nuovo il medico dietro pressione dei miei e mi dà un altro farmaco, il cipralex abbinato a un ipnotico per dormire.
Ricomincio dopo qualche mese a dare esami, a fare sport, la pesantezza che ricordo alle palpebre spariva e riprovavo interesse verso le cose che ho sempre amato.
Vado avanti così sempre dietro controllo medico per ancora qualche anno poi di nuovo sospendo.
Il farmaco per dormire però l ho sospeso presto, non l ho fatto per anni.
Quest'anno ho affrontato forse delle cose che sono risultate pesanti per me, la malattia del mio cane mi ha assorbita per mesi, all'università le cose mi sono sempre andate male perché invalida.
Un episodio a marzo, mi ha fatto gettare la spugna.
Non ho toccato libri per mesi.
I miei diritti all' università venivano negati.
Mentre mi occupavo del cane malato, ho cominciato a soffrire di insonnia, tachicardia, ansia, attacchi di panico, amnesie, non provavo piu interesse in nulla, ero sempre nervosa e piangevo quasi tutto il giorno.
Ho parlato di nuovo con il medico e mi ha prescritto il cipralex che avevo già usato prima.
Questa sensazione di disinteresse verso ogni cosa ancora persiste, nonostante lo prenda da 2 mesi.
Sono tuttavia più tranquilla, non piango come una matta.
Mi sento però come se avessi la testa piena solo di buone intenzioni ma che non si trasformano in azioni.
Non parlo solo dello studio, riguarda ogni cosa.
Prima dipingevo o praticavo sport.
Perché questa volta non riesco a ingranare?
Trascorro le mie giornate solo guardando la tv e per di più programmi stupidi che non mi richiedono attenzione.
Non sono mai stata pigra e non mi riconosco più.
Vorrei ritrovare la vecchia me, mi brillavano gli occhi quando facevo le cose che mi appassionavano veramente e perdevo il senso del tempo quando studiavo.
Che cosa devo fare?
Chi consultare?
Il cipralex è da sospendere o cambiare?
Spero di essermi spiegata in queste righe.
Ringrazio in anticipo.
Spero di non aver sbagliato la categoria.
Non so più a chi rivolgermi per superare il mio malessere.
Cerco di sintetizzare gli ultimi anni.
Prendo antidepressivi anche se non in maniera continuativa da quando avevo 18 anni, ho iniziato a seguito di un lutto.
I primi anni universitari sono stati abbastanza sereni, forse anche grazie al farmaco.
Dopo qualche anno, parlando con il medico che mi seguiva, ho sospeso tutto gradualmente.
Tempo un anno o poco più e sprofondo di nuovo in un baratro.
A 22 anni non mi alzavo la mattina, era difficile studiare, badare al mio cane, prendermi cura di me.
Ma non era successo nulla di grave come la prima volta.
Avevo però pensieri suicidari e ho abusato di ansiolitici.
Consulto di nuovo il medico dietro pressione dei miei e mi dà un altro farmaco, il cipralex abbinato a un ipnotico per dormire.
Ricomincio dopo qualche mese a dare esami, a fare sport, la pesantezza che ricordo alle palpebre spariva e riprovavo interesse verso le cose che ho sempre amato.
Vado avanti così sempre dietro controllo medico per ancora qualche anno poi di nuovo sospendo.
Il farmaco per dormire però l ho sospeso presto, non l ho fatto per anni.
Quest'anno ho affrontato forse delle cose che sono risultate pesanti per me, la malattia del mio cane mi ha assorbita per mesi, all'università le cose mi sono sempre andate male perché invalida.
Un episodio a marzo, mi ha fatto gettare la spugna.
Non ho toccato libri per mesi.
I miei diritti all' università venivano negati.
Mentre mi occupavo del cane malato, ho cominciato a soffrire di insonnia, tachicardia, ansia, attacchi di panico, amnesie, non provavo piu interesse in nulla, ero sempre nervosa e piangevo quasi tutto il giorno.
Ho parlato di nuovo con il medico e mi ha prescritto il cipralex che avevo già usato prima.
Questa sensazione di disinteresse verso ogni cosa ancora persiste, nonostante lo prenda da 2 mesi.
Sono tuttavia più tranquilla, non piango come una matta.
Mi sento però come se avessi la testa piena solo di buone intenzioni ma che non si trasformano in azioni.
Non parlo solo dello studio, riguarda ogni cosa.
Prima dipingevo o praticavo sport.
Perché questa volta non riesco a ingranare?
Trascorro le mie giornate solo guardando la tv e per di più programmi stupidi che non mi richiedono attenzione.
Non sono mai stata pigra e non mi riconosco più.
Vorrei ritrovare la vecchia me, mi brillavano gli occhi quando facevo le cose che mi appassionavano veramente e perdevo il senso del tempo quando studiavo.
Che cosa devo fare?
Chi consultare?
Il cipralex è da sospendere o cambiare?
Spero di essermi spiegata in queste righe.
Ringrazio in anticipo.
[#1]
Non ha specificato il dosaggio di utilizzo del farmaco poiché eventualmente un dosaggio basso va portato almeno al dosaggio terapeutico prima di fare una variazione.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 931 visite dal 27/11/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.