Ansia e apnea notturna
Salve,
da qualche tempo mi capita un problema "strano", ovvero soffro di una strana forma di apnea notturna.
Ho comprato un pulsiossimetro che registra tutto ogni notte, e vorrei chiedere un parere circa un possibile legame con l'ansia (per una polisonnografia ci vogliono mesi).
Ciò che accade è che sporadicamente, ovvero magari una notte ogni due settimane o più, mi succede di non riuscire assolutamente ad addormentarmi, per ore e ore, in quanto ogni volta che sono lì lì per prendere sonno mi sveglio immediatamente in preda a un senso di soffocamento (e infatti il pulsiossimetro registra cali della saturazione anche fino a 82).
La cosa si ripete in continuazione magari fino anche alle 5 del mattino finchè poi, di colpo, riesco ad addormentarmi e la cosa non si verifica più (saturazione stabile oltre 90).
Mi verrebbe da escludere un'eventuale natura ostruttiva dell'apnea stessa, mentre mi rimane il dubbio circa una possibile apnea centrale (perchè non so se il cervello possa "dimenticarsi" di inviare gli stimoli respiratori in questa maniera, cioè solo ed esclusivamente nel dormiveglia, e comunque una notte su 15 o più).
La mia domanda è quindi questa: è possibile che una persona smetta di respirare per ansia (senza rendersene conto, ovviamente) per poi riprendere a respirare normalmente una volta che vince la stanchezza estrema portando il soggetto ad addormentarsi (e quindi una volta che il controllo della respirazione passa totalmente solo al cervello, nel senso più "automatico" del termine)?
E' qualcosa di ben noto che è già capitato ad altre persone?
Grazie infinite
da qualche tempo mi capita un problema "strano", ovvero soffro di una strana forma di apnea notturna.
Ho comprato un pulsiossimetro che registra tutto ogni notte, e vorrei chiedere un parere circa un possibile legame con l'ansia (per una polisonnografia ci vogliono mesi).
Ciò che accade è che sporadicamente, ovvero magari una notte ogni due settimane o più, mi succede di non riuscire assolutamente ad addormentarmi, per ore e ore, in quanto ogni volta che sono lì lì per prendere sonno mi sveglio immediatamente in preda a un senso di soffocamento (e infatti il pulsiossimetro registra cali della saturazione anche fino a 82).
La cosa si ripete in continuazione magari fino anche alle 5 del mattino finchè poi, di colpo, riesco ad addormentarmi e la cosa non si verifica più (saturazione stabile oltre 90).
Mi verrebbe da escludere un'eventuale natura ostruttiva dell'apnea stessa, mentre mi rimane il dubbio circa una possibile apnea centrale (perchè non so se il cervello possa "dimenticarsi" di inviare gli stimoli respiratori in questa maniera, cioè solo ed esclusivamente nel dormiveglia, e comunque una notte su 15 o più).
La mia domanda è quindi questa: è possibile che una persona smetta di respirare per ansia (senza rendersene conto, ovviamente) per poi riprendere a respirare normalmente una volta che vince la stanchezza estrema portando il soggetto ad addormentarsi (e quindi una volta che il controllo della respirazione passa totalmente solo al cervello, nel senso più "automatico" del termine)?
E' qualcosa di ben noto che è già capitato ad altre persone?
Grazie infinite
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Sono pensieri tipici di alcuni disturbi d'ansia con concentrazione sulle funzioni corporee, o sulla loro rappresentazione mentale.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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No, il contrario. La dispnea ansiosa è una sensazione di mancanza d'aria, tanto che si chiama soggettiva. Se sia legata a segnali fasulli provenienti anche dal sistema respiratorio non è chiaro, ma sicuramente non ha a che vedere con la ventilazione.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.4k visite dal 24/11/2019.
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