Si può guarire dalla paranoia post suicidio?

Stimati dottori,
mia madre ha sempre sofferto di paranoia e depressione e fin da piccolo mi diceva: "sto male per colpa tua".
Questo ha fatto si che io crescessi in grande solitudine: asilo, medie, superiori ero sempre sulla difensiva perchè pensavo di essere una merdaccia e che tutti fossero "contro" di me.
All'Università mia madre si tagliò le vene e mi diede la colpa, poi si suicidò.
Cominciai a stare molto male e ad avere fantasie di grandezza: dicevo ai miei compagni che conoscessi persone famose e loro mi credevano perchè in effetti in Facoltà ero brillantissimo tanto che gli Ordinari più prestigiosi mi definivano uno studente speciale.
Mi fu diagnosticata a 25 anni una paranoia con megalomania e umore depresso e mi curo con 20 gocce di aloperidolo, 100mg di sertralina e una compressa di clonazepam... tutto la sera.
Ho 40 anni, ho dovuto abbandonare molti lavori perchè professionalmente ero superbo ma c'erano periodi in cui ero così ansioso da non riuscire a guidare.
Sono stato cosi tenace da lavorare sempre e per flettere la paranoia ho fatto anche lavori umilissimi come lavare persone con handicap e facendo tantissimo volontariato.

La malattia però mi limita anche se ho il vantaggio di essere molto umano e sensibile e quindi molto amato.
Persiste però il lato saccente e le continue offese orribili che dico agli amici quando sono in depressione acuta.
Sono molto molto colto e questo è stato riconosciuto da persone di primo piano nel mondo dell'industria e della cultura.
Ho letto il libro di Semi e di Lowen sulla paranoia e narcisismo e loro dicono che non c'è guarigione.
Potete dirmi a livello di letteratura come sono le statistiche?
Tutti parlano di depressione ma di questo disturbo non parla quasi nessuno dai tempi di Kohut.
Per piacere se poteste darmi consigli su come fare per essere più sano e vivere meglio perchè io al contrario di mia mamma ce la voglio fare.
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Non se ne parla perché non è una diagnosi medica, e infatti la dicitura "paranoia con megalomania e umore depresso " non ha senso detta così, non è che per caso significa che ha avuto fasi megalomaniche e poi fasi depresse ? Perché questo disturbo è invece comune, ha cure standard e si chiama semplicemente in un altro modo. Non depressione ovviamente, che con la megalomania c'entrerebbe poco.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 201
Direi che il primo passo da fare sarebbe una diagnosi psichiatrica precisa. Quello che racconta fa pensare a un disturbo dell'umore che alterna fasi espansive a periodi di depressione o stati misti. Se si trattasse (ma sottolineo che è un'ipotesi, non verificabile a distanza) di un disturbo bipolare ereditato purtroppo da sua madre, la terapia andrebbe modificata aggiungendo uno stabilizzatore dell'umore. Però prima ci vuole una diagnosi.

Franca Scapellato

[#3]
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Dottori buongiorno e grazie della risposta.
La diagnosi recita: " disturbo di personalità paranoide con umore flesso e disturbo NAS con megalomania e paranoia".
Sono 15 anni che mi faccio curare non ho sottovalutato la malattia: oltre ai farmaci faccio psicoterapia ma non vedo grandi miglioramenti e vorrei sapere le casistiche. Ossia se qualcuno ce l'abbia fatta a uscirne o no. Ho letto di recente la biografia di John Nash fatta dal New Y. Times e ho visto che nonostante le cure anche da anziano la paranoia persisteva. Insomma se nessuno mi dà un raggio di luce di speranza futura come posso andare avanti?
[#4]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 201
Ha avuto, coi limiti di una consulenza on line che non ha valore di diagnosi, due risposte molto simili. Le consiglierei di valutare un secondo parere diagnostico perchè la terapia potrebbe variare.
[#5]
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Si ma non sono soddisfatto delle risposte: generiche e non colgono il punto. Eppure la mia esposizione è molto ricca e complessa.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Prima di cominciare a polemizzare, cerchi di comprenderle le risposte.
Stiamo dicendo che una diagnosi così descritta pare alludere ad un disturbo che non è solo personalità paranoide e nas (altrimenti anche aspetti megalomanici e depressivi non si collocherebbero in maniera molto chiara).
Definire la diagnosi significa anche considerare le opzioni terapeutiche in maniera scientifica. I disturbi di personalità si curano in maniera sostanzialmente empirica, mentre altre diagnosi hanno cure ben più standardizzabili.
Io farei verificare la diagnosi.
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