Depersonalizzazione-derealizzazione
Buongiorno. Vorrei esporvi qualche domanda sui miei “Problemi” data la mia totale ignoranza in tema di psichiatria-psicoterapia e dato anche il mio tentativo (ormai vano) di riuscire a raggiungere risultati senza dover ricorrere alle cure di uno specialista. Scelta che ora ho deciso di affrontare. Quindi vi chiedo gentilmente qualche consiglio puramente indicativo.
I problemi sono quelli della Derealizzazione e/o stanchezza cronica, li elenco contemporaneamente perché presumo ci possano essere legami psicologici tra loro.
Vorrei fare una piccola premessa: sono persona senza gravi fobie, un poco ansiosa (per quanto possa pensare ad un metro di valutazione), con una leggera tendenza alla depressione, soprattutto passo da stati di eccessiva euforia (veramente dilagante) a stati di depressione e prostrazione (paranoia, misantropia, etc.).
La stanchezza fisica, sonnolenza, forte tendenza alla deconcentrazione, più o meno cronici sono iniziati durante l’adolescenza, fattori legati più che altro alla sfera fisica. Questi sono stati motivi di deficit nella mia vita scolastica-sociale-lavorativa nel confronto con altri miei coetanei. A 14 anni mi è stata diagnosticata da un medico (anche se esami fatti anni dopo hanno dato esiti negativi) la mononucleosi, niente tiroide, niente allergie, esami del sangue sempre regolari, diverse anestesie totali per operazioni varie, pressione un po’ bassa ma nella norma. Anni fa mi sono operato con il laser agli occhi per ridurre una miopia, ho anche pensato che a causa dell’operazione e dei collegamenti neurologici occhio-cervello possa essere nata questa “sindrome” di distorsione della realtà anche se non ho alcun problema alla vista.
4 anni fa circa si è aggiunta la Derealizzazione (presumo solamente che lo sia). Vorrei precisare che sono sempre comunque stato uno”sbadato” che si deconcentra facilmente, ma non ho mai avvertito questi “Sintomi” così fortemente e da un momento ben preciso.
Sono stato per un po’ di anni un consumatore modesto di droghe leggere (sottolineo solo droghe leggere, cannabis) per un certo periodo finché dopo un solo “Spinello” (di numero) ho avuto una grave crisi di panico quasi certamente, sono stato malissimo e mi sono ripreso solo ore dopo.
Da qui iniziano i problemi, all’inizio pensavo che lo stato confusionario a volte forte e a volte meno fosse dato dalle sostanze psicotrope (ma sottolineo che da quel momento ho praticamente smesso di farne uso) o da un periodo di quelli “No”, ma più tardi mi sono accorto conto che la patologia si è cronicizzata senza che me ne rendessi conto. E’ una specie d'incubo da quando mi alzo la mattina: c testa ronzante, forte confusione mentale, come se fossi stordito, narcotizzato tutto il giorno, ed il sonno non mi ristorasse, ma speranzoso ogni volta d'essere sveglio, lucido, fresco, reattivo.E’ come se il mio IO si sia scollegato dalla realtà (un velo di Maya alla Schopenhauer davanti a me): faccio fatica a parlare (a trovare il MIO vocabolario) a pensare (mi trovo spesso inebetito), dimentico cose, fatico a comprendere e sono poco ricettivo (parole, concetti), le azioni quotidiane le faccio “meccanicamente” e così via con il corollario di sintomi già descritti da altri utenti con i quali trovo sorprendentemente analogie. Una regressione mentale. Ho provato nel mio piccolo ad uscirne con un minimo di autoanalisi, Fiori di Bach e amenità varie, un regime di vita da monastero benedettino togliendo ogni eccesso, pratico sport, ho cambiato lavoro-rapporti sociali-nazione, ma non sono più io e lo sento quando qualsiasi scoglio diventa una montagna. Mi sembra quasi di vivere solo con l’istinto di sopravvivenza.
È un incubo da cui non riesco ad uscire e non un momento passeggero e vorrei rivolgermi ad uno specialista che magari non mi dica solamente “è un po’ di depressione”, “è l’ansia” , o forse lo é. Questo problema è da ricondursi ad una ipotetica stanchezza cronica (che comunque è un problema che ho sempre avuto)?è un problema neurologico? le droghe leggere? derealizzazione? Psicologo? Psicoterapeuta? Psichiatra? Grandi interrogativi all’orizzonte.
Scusatemi molto per la prolissità e le troppe perplessità, aspetto solo qualche consiglio indicativo sul da farsi o magari un consiglio a chi rivolgermi. Grazie molte per l’attenzione e la pazienza.
I problemi sono quelli della Derealizzazione e/o stanchezza cronica, li elenco contemporaneamente perché presumo ci possano essere legami psicologici tra loro.
Vorrei fare una piccola premessa: sono persona senza gravi fobie, un poco ansiosa (per quanto possa pensare ad un metro di valutazione), con una leggera tendenza alla depressione, soprattutto passo da stati di eccessiva euforia (veramente dilagante) a stati di depressione e prostrazione (paranoia, misantropia, etc.).
La stanchezza fisica, sonnolenza, forte tendenza alla deconcentrazione, più o meno cronici sono iniziati durante l’adolescenza, fattori legati più che altro alla sfera fisica. Questi sono stati motivi di deficit nella mia vita scolastica-sociale-lavorativa nel confronto con altri miei coetanei. A 14 anni mi è stata diagnosticata da un medico (anche se esami fatti anni dopo hanno dato esiti negativi) la mononucleosi, niente tiroide, niente allergie, esami del sangue sempre regolari, diverse anestesie totali per operazioni varie, pressione un po’ bassa ma nella norma. Anni fa mi sono operato con il laser agli occhi per ridurre una miopia, ho anche pensato che a causa dell’operazione e dei collegamenti neurologici occhio-cervello possa essere nata questa “sindrome” di distorsione della realtà anche se non ho alcun problema alla vista.
4 anni fa circa si è aggiunta la Derealizzazione (presumo solamente che lo sia). Vorrei precisare che sono sempre comunque stato uno”sbadato” che si deconcentra facilmente, ma non ho mai avvertito questi “Sintomi” così fortemente e da un momento ben preciso.
Sono stato per un po’ di anni un consumatore modesto di droghe leggere (sottolineo solo droghe leggere, cannabis) per un certo periodo finché dopo un solo “Spinello” (di numero) ho avuto una grave crisi di panico quasi certamente, sono stato malissimo e mi sono ripreso solo ore dopo.
Da qui iniziano i problemi, all’inizio pensavo che lo stato confusionario a volte forte e a volte meno fosse dato dalle sostanze psicotrope (ma sottolineo che da quel momento ho praticamente smesso di farne uso) o da un periodo di quelli “No”, ma più tardi mi sono accorto conto che la patologia si è cronicizzata senza che me ne rendessi conto. E’ una specie d'incubo da quando mi alzo la mattina: c testa ronzante, forte confusione mentale, come se fossi stordito, narcotizzato tutto il giorno, ed il sonno non mi ristorasse, ma speranzoso ogni volta d'essere sveglio, lucido, fresco, reattivo.E’ come se il mio IO si sia scollegato dalla realtà (un velo di Maya alla Schopenhauer davanti a me): faccio fatica a parlare (a trovare il MIO vocabolario) a pensare (mi trovo spesso inebetito), dimentico cose, fatico a comprendere e sono poco ricettivo (parole, concetti), le azioni quotidiane le faccio “meccanicamente” e così via con il corollario di sintomi già descritti da altri utenti con i quali trovo sorprendentemente analogie. Una regressione mentale. Ho provato nel mio piccolo ad uscirne con un minimo di autoanalisi, Fiori di Bach e amenità varie, un regime di vita da monastero benedettino togliendo ogni eccesso, pratico sport, ho cambiato lavoro-rapporti sociali-nazione, ma non sono più io e lo sento quando qualsiasi scoglio diventa una montagna. Mi sembra quasi di vivere solo con l’istinto di sopravvivenza.
È un incubo da cui non riesco ad uscire e non un momento passeggero e vorrei rivolgermi ad uno specialista che magari non mi dica solamente “è un po’ di depressione”, “è l’ansia” , o forse lo é. Questo problema è da ricondursi ad una ipotetica stanchezza cronica (che comunque è un problema che ho sempre avuto)?è un problema neurologico? le droghe leggere? derealizzazione? Psicologo? Psicoterapeuta? Psichiatra? Grandi interrogativi all’orizzonte.
Scusatemi molto per la prolissità e le troppe perplessità, aspetto solo qualche consiglio indicativo sul da farsi o magari un consiglio a chi rivolgermi. Grazie molte per l’attenzione e la pazienza.
[#1]
Il tutto può inquadrarsi in un fenomeno inconsapevole di adattamento ai cambiamenti ambientali (su di noi), i sintomi espressi sono la conseguenza a cui si va incontro quando le possibilità adattive del cervello divengono insufficienti.
Essendovi una relazione tra SNC e sistemi immunitario, ormonale, SNA gli agenti stressanti possono modificare i vari rapporti fisiologici e determinare uno stato di malattia. Una dismetria funzionale può essere una prova diagnostica.
Una ottimizzazione di queste imformazioni (neuro posturale e meuropsicofisica) può correggere queste disfunzioni.
F. Vianini (www.irf.it)
Essendovi una relazione tra SNC e sistemi immunitario, ormonale, SNA gli agenti stressanti possono modificare i vari rapporti fisiologici e determinare uno stato di malattia. Una dismetria funzionale può essere una prova diagnostica.
Una ottimizzazione di queste imformazioni (neuro posturale e meuropsicofisica) può correggere queste disfunzioni.
F. Vianini (www.irf.it)
franco vianini
[#2]
Ex utente
Grazie mille per il consulto esaustivo, anche se ci capisco pochissimo. A chi potrei rivolgermi per un consulto o per questo tipo di analisi? certo non al mio medico personale. Magari essendo di Milano mi può dare un suggerimento?
Tra le vari amenità mi é riafforato un piccolo ricordo. Sui 12 (perché il problema di concentrazione mi si poneva già alle scuole elementari) andai a fare una ginnastica per la scogliosi e ricordo che il dottore mi toccava spesso il diaframma dicendo che ci sarebbe stata più ossigenazione al cervello, sembra che per quel breve periodo sia stato meglio a livello mentale. Non capisco se é una stupidata o qualcosa di effettivamente "Medico".
Grazie ancora
Tra le vari amenità mi é riafforato un piccolo ricordo. Sui 12 (perché il problema di concentrazione mi si poneva già alle scuole elementari) andai a fare una ginnastica per la scogliosi e ricordo che il dottore mi toccava spesso il diaframma dicendo che ci sarebbe stata più ossigenazione al cervello, sembra che per quel breve periodo sia stato meglio a livello mentale. Non capisco se é una stupidata o qualcosa di effettivamente "Medico".
Grazie ancora
[#3]
Gentile utente,
il primo passo e' proprio rivolgersi al proprio medico di famiglia che sicuramente puo' e deve indirizzarla al meglio piuttosto che cercare di trovare soluzione in cose che fino ad oggi non hanno riscontro clinico.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
il primo passo e' proprio rivolgersi al proprio medico di famiglia che sicuramente puo' e deve indirizzarla al meglio piuttosto che cercare di trovare soluzione in cose che fino ad oggi non hanno riscontro clinico.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Aggiungo inoltre, che voler curare sintomi psichiatrici senza l'aiuto di uno psichiatra e' un fattore prognostico negativo per la riuscita di una eventuale terapia futura.
Non puo' pensare di avere dei sintomi che descrive con dovizia di particolari e poi non curarsi pur comprendendo la sintomatologia psichiatrica.
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Non puo' pensare di avere dei sintomi che descrive con dovizia di particolari e poi non curarsi pur comprendendo la sintomatologia psichiatrica.
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#6]
Le consiglio sicuramente una visita psichiatrica in quanto la sintomatologia da lei lamentata potrebbe richiedere un trattamento psicofarmacologico mirato. A grandi linee (con i limiti di un giudizio espresso senza visitare direttamente un paziente) potrebbe trattarsi di un Disturbo Bipolare associato ad un Disturbo di panico con fenomeni di derealizzazione/depesonalizzazione. Quest'ultimo quadro richiede tuttavia un approfondimento diagnostico strumentale con l'esecuzione di un elwettroencefalogramma possibilmente a mappatuta computerizzata che Lei potrebbe senz'altro eseguire all'Ospedale Besda a Milano o al S. Raffaele.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
[#7]
Psichiatra
Immagino la Sua delusione per la mia risposta e per quelle dei miei colleghi, ma il problema, che presenta un certo tasso di complessità (che non significa necessariamente gravità della malattia)non può essere affrontato a distanza, ma va approfondito presso uno specialista. Il Suo medico di famiglia può sicuramente consigliarLe in merito.
Dott. Valerio Giannattasio
http://www.luoghidellamente.it
Dott. Valerio Giannattasio
http://www.luoghidellamente.it
[#8]
Concordo pienamente con quanto affermato dai Colleghi. Su Milano può rivolgersi per una valutazione neurologica all'Istituto Neurologico Besta, mentre per una valutazione psichiatrica può anche rivolgersi allo studio del dr. Mario Savino (www.mariosavino.com).
Auguri
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Auguri
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#9]
Ex utente
Grazie a tutti per le risposte, cercherò a breve di contattare qualche specialista che mi avete indicato.
Non sono particolarmente deluso, ormai ho deciso di affrontare il problema e da qualche parte bisognava pur cominciare, cercando di superare lo scetticismo o più che altro il timore di affrontare cure psichiatriche e il Fai da te che, ahimè, non ha dato buoni frutti e mi lascia qui, nello studio, nel lavoro, a vacillare senza capire cosa mi succede. Grazie.
Non sono particolarmente deluso, ormai ho deciso di affrontare il problema e da qualche parte bisognava pur cominciare, cercando di superare lo scetticismo o più che altro il timore di affrontare cure psichiatriche e il Fai da te che, ahimè, non ha dato buoni frutti e mi lascia qui, nello studio, nel lavoro, a vacillare senza capire cosa mi succede. Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 25.7k visite dal 14/06/2006.
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