Soffro di anedonia da un anno e mezzo
Soffro da un anno e mezzo di anedonia, causata dal fatto di avere vissuto all'estero un anno e mezzo e dopo essere tornata in Italia, all'estero mi sentivo piuttosto animata, con amici, un lavoro, desiderio di vivere, di viaggiare, la pecca principale era però il mio rapporto con gli uomini, vedevo che non avevo successo ed ero molto frustrata.
Ero molto indecisa se tornare in Italia o no, alla fine ho deciso di sì, per iniziare la Magistrale, ma appena tornata mi sono subita resa conto di sentirmi totalmente alienata, spaesata e che la mia vita era finita in Italia.
Nonostante ciò non ho reagito, non ho alzato un dito per tornare a vivere all'estero, secondo me perché in Italia non avendo una vita sociale mi sentivo protetta e lontano da delusioni con gli amici e soprattutto con gli uomini, ma questo ha significato la mia condanna a "morte", portandomi giorno dopo giorno a sentirmi sempre più alienata e sola fino a che dopo 10 mesi ho lasciato l'università perché non riuscivo a studiare, dopo sono partita ma arrivata in un paese in cui desideravo tanto andare, mi sono resa conto che qualcosa era cambiato in me, avevo perso l'entusiasmo, la fiducia in me stessa e tutto mi era indifferente, non sentivo più la connessione con la vita e il pensiero della morte non mi spaventava più, anzi quasi lo desideravo e angosciata al pensiero che mi mancassero ancora tantissimi anni da vivere e io già volevo morire.
Dopodiché sono partita per il paese dove vivevo prima, stando di nuovo con i miei vecchi amici, trovando un lavoro, andando in palestra, facendo una vita divertente e sì, mi sono sentita meglio rispetto che in Italia, ma questo non ha cambiato il mio stato, la mia anedonia.
Attualmente è già passato un anno e mezzo da quando sento questa anedonia, che si manifesta come un vuoto totale nel cuore, nel cervello un'indifferenza a tutto, ok qualcosa sento, ma sono per lo più emozioni che il mio corpo ricorda dai tempi in cui mi sentivo viva, comunque dall'esterno nessuno si accorge di come sto, sembro normalissima.
Ci sono dei farmaci per curarmi?
Ho già provato a prendere dei farmaci ma gli psichiatri sembrano prendere il mio malessere sotto gamba, dicendomi che posso continuare così con l'anedonia, almeno mi sentirò protetta, un altro dicendomi che quello che ho io è una perdita della libido e problemi con gli uomini e che dovrei parlarne con uno psicoterapeuta.
Comunque I farmaci che ho provato io erano molto leggeri e non hanno funzionato.
Voi cosa mi dite?
Ho qualche speranza di curarmi con i farmaci o rimarrò così per sempre?
Ero molto indecisa se tornare in Italia o no, alla fine ho deciso di sì, per iniziare la Magistrale, ma appena tornata mi sono subita resa conto di sentirmi totalmente alienata, spaesata e che la mia vita era finita in Italia.
Nonostante ciò non ho reagito, non ho alzato un dito per tornare a vivere all'estero, secondo me perché in Italia non avendo una vita sociale mi sentivo protetta e lontano da delusioni con gli amici e soprattutto con gli uomini, ma questo ha significato la mia condanna a "morte", portandomi giorno dopo giorno a sentirmi sempre più alienata e sola fino a che dopo 10 mesi ho lasciato l'università perché non riuscivo a studiare, dopo sono partita ma arrivata in un paese in cui desideravo tanto andare, mi sono resa conto che qualcosa era cambiato in me, avevo perso l'entusiasmo, la fiducia in me stessa e tutto mi era indifferente, non sentivo più la connessione con la vita e il pensiero della morte non mi spaventava più, anzi quasi lo desideravo e angosciata al pensiero che mi mancassero ancora tantissimi anni da vivere e io già volevo morire.
Dopodiché sono partita per il paese dove vivevo prima, stando di nuovo con i miei vecchi amici, trovando un lavoro, andando in palestra, facendo una vita divertente e sì, mi sono sentita meglio rispetto che in Italia, ma questo non ha cambiato il mio stato, la mia anedonia.
Attualmente è già passato un anno e mezzo da quando sento questa anedonia, che si manifesta come un vuoto totale nel cuore, nel cervello un'indifferenza a tutto, ok qualcosa sento, ma sono per lo più emozioni che il mio corpo ricorda dai tempi in cui mi sentivo viva, comunque dall'esterno nessuno si accorge di come sto, sembro normalissima.
Ci sono dei farmaci per curarmi?
Ho già provato a prendere dei farmaci ma gli psichiatri sembrano prendere il mio malessere sotto gamba, dicendomi che posso continuare così con l'anedonia, almeno mi sentirò protetta, un altro dicendomi che quello che ho io è una perdita della libido e problemi con gli uomini e che dovrei parlarne con uno psicoterapeuta.
Comunque I farmaci che ho provato io erano molto leggeri e non hanno funzionato.
Voi cosa mi dite?
Ho qualche speranza di curarmi con i farmaci o rimarrò così per sempre?
[#1]
Gentile utente,
Intanto partirei dalla diagnosi ricevuta, visto che "anedonia" è il nome di un sintomo, mentre la malattia come è stata chiamata, e che cure le sono state indicate ?
Intanto partirei dalla diagnosi ricevuta, visto che "anedonia" è il nome di un sintomo, mentre la malattia come è stata chiamata, e che cure le sono state indicate ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 19/11/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.