Conseguenze escitalopram
Buonasera dottori, scrivo qui a voi nella speranza di avere delucidazioni su quanto capitato.
Circa 7 mesi fa stavo assumendo escitalopram per trattare ansia e attacchi di panico.
L effetto curativo su questo lato si è dimostrato efficace, poiché nel giro di 1 mese sono svaniti completamente.
Il vero problema sorge dopo, al secondo mese.
Il dosaggio era piuttosto alto, iniziato con 40 mg e salito al dosaggio massimo di 50 mg.
Successivamente ho ridotto in pochi giorni a 20 mg.
Tuttavia continuavo a sentire che si stava accumulando.
Avevo un dolore al fegato continuo e altri sintomi.
La situazione è precipitata quando negli ultimi giorni di terapia, dopo l assunzione del farmaco accusavo sintomi alla testa.
Nello specifico, un restringimento o irrigidimento nella nuca, come ci fosse un forte stress all interno, poi proprio una sensazione di instupidimento mentale, con declino delle funzioni cognitive, non riesco più a ragionare, a pensare, difficoltà a immaginare, nella comprensione sia scritta che verbale, blocco della memoria sia a breve che a lungo termine, la mia personalità non è più espressa, difficoltà nei più semplici dialoghi con le persone, con un blocco nell avviare un qualsiasi discorso, problemi sessuali e infine un ticchio nervoso alla bocca (chiaro segnale di una compromissione del sistema nervoso).
Non mi riconosco più.
La domanda che vi pongo è questa, si può sapere (a livello biologico, neurologico) che cosa diamine è successo?
Cosa può aver causato quest elevato dosaggio nella mia testa?
Possibile infiammazione e danno alla guaina mielinica?
Aggiungo che non può trattarsi di una malattia preesistente poiché prima di quest episodio a livello psicologico stavo motko bene ed ero l opposto di ciò che sono ora.
Spero possiate aiutarmi.
In attesa di una vostra risposta, grazie in anticipo.
Circa 7 mesi fa stavo assumendo escitalopram per trattare ansia e attacchi di panico.
L effetto curativo su questo lato si è dimostrato efficace, poiché nel giro di 1 mese sono svaniti completamente.
Il vero problema sorge dopo, al secondo mese.
Il dosaggio era piuttosto alto, iniziato con 40 mg e salito al dosaggio massimo di 50 mg.
Successivamente ho ridotto in pochi giorni a 20 mg.
Tuttavia continuavo a sentire che si stava accumulando.
Avevo un dolore al fegato continuo e altri sintomi.
La situazione è precipitata quando negli ultimi giorni di terapia, dopo l assunzione del farmaco accusavo sintomi alla testa.
Nello specifico, un restringimento o irrigidimento nella nuca, come ci fosse un forte stress all interno, poi proprio una sensazione di instupidimento mentale, con declino delle funzioni cognitive, non riesco più a ragionare, a pensare, difficoltà a immaginare, nella comprensione sia scritta che verbale, blocco della memoria sia a breve che a lungo termine, la mia personalità non è più espressa, difficoltà nei più semplici dialoghi con le persone, con un blocco nell avviare un qualsiasi discorso, problemi sessuali e infine un ticchio nervoso alla bocca (chiaro segnale di una compromissione del sistema nervoso).
Non mi riconosco più.
La domanda che vi pongo è questa, si può sapere (a livello biologico, neurologico) che cosa diamine è successo?
Cosa può aver causato quest elevato dosaggio nella mia testa?
Possibile infiammazione e danno alla guaina mielinica?
Aggiungo che non può trattarsi di una malattia preesistente poiché prima di quest episodio a livello psicologico stavo motko bene ed ero l opposto di ciò che sono ora.
Spero possiate aiutarmi.
In attesa di una vostra risposta, grazie in anticipo.
[#1]
Gentile Utente,
il dato oggettivo presente nel suo discorso è che il farmaco andrebbe utilizzato normalmente fino a 20 mg / die, non si dovrebbe quindi iniziare una terapia di questo tipo con 40 mg / die e portala a 50; una ipotesi pertanto è che i sintomi e distubi lamentati siano dovuti a questo ma è necessario per chiarire il tutto procedere con una visita specialistica,
Saluti
il dato oggettivo presente nel suo discorso è che il farmaco andrebbe utilizzato normalmente fino a 20 mg / die, non si dovrebbe quindi iniziare una terapia di questo tipo con 40 mg / die e portala a 50; una ipotesi pertanto è che i sintomi e distubi lamentati siano dovuti a questo ma è necessario per chiarire il tutto procedere con una visita specialistica,
Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
[#2]
Utente
Grazie per la rapida risposta dottore.
L ho scoperto solo dopo che il dosaggio giusto era di 20 mg. Comunque ho già provato a presentare la mia problematica ad uno specialista di zona, ma senza successo. Non crede a questo dato di fatto e attribuisce il tutto ad altro. Anche per tale motivo mi rivolgo a voi. Cerco di comprendere cosa si è bloccato dentro la mia testa, nello specifico a livello biologico cellulare. Quale sarebbe la sua opinione? Recettori bloccati o cosa? È Come se il mio cervello non si attivasse più. O mi suggerisce di rivolgermi a qualche neurologo? È più indicato secondo lei ? Scusi il disturbo, la ringrazio
L ho scoperto solo dopo che il dosaggio giusto era di 20 mg. Comunque ho già provato a presentare la mia problematica ad uno specialista di zona, ma senza successo. Non crede a questo dato di fatto e attribuisce il tutto ad altro. Anche per tale motivo mi rivolgo a voi. Cerco di comprendere cosa si è bloccato dentro la mia testa, nello specifico a livello biologico cellulare. Quale sarebbe la sua opinione? Recettori bloccati o cosa? È Come se il mio cervello non si attivasse più. O mi suggerisce di rivolgermi a qualche neurologo? È più indicato secondo lei ? Scusi il disturbo, la ringrazio
[#3]
Gentile Utente,
se dopo la visita specialistica si dovesse valutare il tutto come un problema di accumulo con conseguenti effetti collaterali, normalmente sospendendo o riducendo il farmaco in un lasso di tempo adeguato dovrebbe migliorare la condizione, tenendo conto però che qualche volta è difficile distinguere i sintomi di astinenza dagli stessi effetti collaterali, quindi qualsiasi riduzione andrebbe fatta lentamente,
Saluti
se dopo la visita specialistica si dovesse valutare il tutto come un problema di accumulo con conseguenti effetti collaterali, normalmente sospendendo o riducendo il farmaco in un lasso di tempo adeguato dovrebbe migliorare la condizione, tenendo conto però che qualche volta è difficile distinguere i sintomi di astinenza dagli stessi effetti collaterali, quindi qualsiasi riduzione andrebbe fatta lentamente,
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 953 visite dal 15/11/2019.
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