Sospensione anafranil
Buongiorno, sono una donna di 33 anni. Ho curato con l'anafranil dal 2010. Ultimamente ho cambiato psichiatra perché la mia si limitava, ormai, semplicemente a scrivere la ricetta senza farmi un minimo di psicanalisi, che avrà si è no fatto per due sedute. Nell'ultimo anno assumevo ogni giorno la metà di una compressa da 75 mg rp. Purtroppo succedeva di dimenticarmi pure di assumerla, fino a che ho interrotto. So benissimo che è assolutamente sbagliato ma non sopportavo più il fatto di prendere una pastiglia ormai inutile per i suoi mancati benefici. Dato che non ha mai risolto il problema a monte. Io ho la fobia di deglutire quando sono agitata e nervosa perché vivo una vita magrissima di soddisfazioni, non sono appagata. Infatti nell'arco degli anni ho avuto numerosi attacchi di panico mentre mangiavo. La sospensione dell'anafranil è avvenuta più di un mese fa. C'è da aggiungere che ho sempre avuto problemi con il ciclo perciò dal 2010 ho assunto per 5 anni la pillola estinette, sempre previa visita dalla mia ginecologa. Dopo 5 anni ho sospeso il trattamento per troppi effetti collaterali. La mia ginecologa mi ha quindi prescritto un cerotto, che poi tre anni fa hanno ritirato dal commercio per cause ignote a noi pazienti. Dunque la ginecologa mi ha prescritto l'anello vaginale. Per tre anni è andato bene fino a tre mesi fa. Ho iniziato ad avere prurito vaginale insopportabile, continue secrezioni, depressione, stanchezza cronica, dolori pelvici, mestruazioni che duravano oltre il previsto e abbondanti. Ovviamente quando toglievo l'anello per la pausa settimanale gli effetti collaterali non si presentavano. Perciò ieri ho chiamato la mia ginecologa e ho tolto l'anello. Abbiamo concordato un appuntamento. In conclusione sono decisamente nervosa, presento un'irritabilità senza precedenti, insonnia ormai da mesi, forte malumore a momenti. Mesi fa sono stata da uno specialista con tutti i referti degli esami che mi aveva chiesto di portare, e dopo la visita mi ha detto che non si tratta assolutamente di disturbi alla tiroide. Sono stanca di non capire cosa non và neanche con l'ausilio di specialisti. E purtroppo in fase premestruale la fobia del mangiare non è mai passata. Datemi un vostro parere, vi ringrazio anticipatamente.
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Se non ha benessere dopo la sospensione della terapia, va introdotta una terapia specifica per i suoi disturbi che possono essere valutati di volta in volta.
Un controllo farmacologico non necessariamente deve prevedere una terapia psicologica connessa, soprattutto se non vi sono accordi in tal senso.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Un controllo farmacologico non necessariamente deve prevedere una terapia psicologica connessa, soprattutto se non vi sono accordi in tal senso.
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 09/11/2019.
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