Ansia relativa al mondo delle malattie. è necessario intervenire su di essa?

Salve e vi ringrazio immediatamente per la pazienza nel leggere questo messaggio.
Da circa un anno penso di soffrire di ansia scatenata da un principale fattore: la paura dell'ospedale, delle malattie e dei dottori.
La prima volta che ho riscontrato questo attacco di ansia è stata quando, tre anni fa, con un mio amico visitai un compagno di classe in ospedale dopo un intervento al fine di controllare come stesse e semplicemente avere una chiacchierata. Premetto che non avevo nessun ricordo di come un ospedale fosse, era la mia prima volta che ricordavo (ma in realtà da piccola partecipai a due interventi, di quali non ho assolutamente memoria) e quindi quando entrai in ospedale e vidi la stanza del mio compagno ebbi una crisi di panico, pressione bassa e fatica a respirare ero sul punto di svenire tanto che i dottori lì presenti cercavano di aiutarmi a mantenermi sveglia.
Da quel giorno in poi, ogni qualvolta un argomento inerente veniva accennato (esempi: donazione del sangue, primo soccorso, malattie, sintomi di una malattia, visite mediche, parlare dell'ansia stessa, interventi raccontati da amici) un simil attacco di ansia avviene quale si manifesta come: fatica a respirare, sentire un fastidio nel petto, tremori e brividi di freddo, giramenti di testa e in casi estremi mi avvicino a svenire e quindi pressione bassa, vista mancante.
Considerando che ne conosco la causa riesco comunque a limitare il tutto nei limiti chiedendo alle persone intorno a me di evitare di menzionare tali argomenti, ma non riesco a convincermi ad andare a fare visite che dovrei fare, pensare ad eventuali analisi del sangue e ho il terrore che potrei svenire una volta arrivata davanti al dottore.
In più tali fastidi adesso si presentano per ulteriori cause, quali sentirmi sola in ambienti affollati o sul bus, non capendo se è l'ansia che già possiedo o se sta semplicemente peggiorando il tutto.
Se fosse legato solamente ad un problema di fobia non so se sia necessario l'intervento di un terapista. Il mio unico timore è che questi sintomi, che sospetto siano ansia, possano peggiorare se non presi in tempo e se dunque sia necessario per me richiedere un consulto.
Volevo capire come esattamente verrà combattuta, e se ha una causa che ovviamente non sto chiedendo nella richiesta scritta a voi.
Sono indecisa se continuare ad ignorarla o meno e sopratutto non vorrei confondere una semplice fobia per una patologia d'ansia.
Lo scopo principale di questo testo è dunque chiedere a degli esperti se nel mio caso è necessario chiedere aiuto il prima possibile considerando che vivo da sola e che non vorrei viverla sapendo che potrebbe peggiorare col tempo.

Grazie mille ancora per la pazienza
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Il fatto di voler mandar via dei sintomi dipende ovviamente da una valutazione soggettiva, cioè quanto sono pesanti, interferenti. Non è che sta ignorando la cosa, diciamo che ci si è adattato in vari modi e l'adattamento magari non le pesa più di tanto. A decidere se voglia eliminare queste limitazioni o meno è Lei.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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