Problema psichiatrico?
Buonasera, ho un pensiero che mi attanaglia da anni.
Riguarda mia mamma.
Ho proprio difficoltà a descriverla.
Poco più di 20 anni fa quando ad esempio morì improvvisamente d incidente stradale mio padre (io avevo 20 anni e mia sorella 6 e mia madre 40) lei non mi è mai stata vicino, non mi ha mai consolato e ha continuato la sua vita come se nulla fosse successo.
Non mi ha mai chiesto come io mi sentissi, che cosa stessi provando ecc (così per tutto nella mia vita), ed io sono comunque sempre andata avanti ma con fastidio per il suo far finta di niente, fastidio che tutt ora provo.
Agli occhi degli altri è risultata una persona forte anche perché ha portato avanti un progetto che era di mio padre, e lei rimboccandosi le maniche e non facendoci mancare niente è andata avanti.
Dopo 6 anni si è rifatta una vita con una persona molto sensibile, generosa e altruista.
Ora "mio padre" ha causa di una brutta malattia non se la passa molto bene.
Secondo me lei non ha capito la situazione in quanto minimizza.
Non le da le giuste attenzioni che merita e che per il suo stato di salute dovrebbe avere insomma.
Purtroppo lui non può parlare, lei le fa le domande ma poi non le guarda il labiale e quindi non vede cosa lui stia dicendo.
Non le porta in ospedale il cibo idoneo, insomma sembra che se ne freghi.
Quando le chiedono il marito come sta dice sempre bene anche quando bene non va.
Abbiamo paura quando verrà dimesso a lasciarlo nelle sue mani, riteniamo non sia la persona giusta.
Sembra che faccia tutto per dovere (per apparire agli occhi degli altri) .
Ho dimenticato di dire inoltre che da sempre praticamente (anche se ora è più accentuato) ripete le cose più volte e nonostante le fai notare che me lo ha già detto continua lo stesso a raccontare.
Sembra che viva in un suo mondo non vedendo i problemi.
In generale nella vita è sempre stata così.
Io la vedo superficiale, anaffettiva e sopratutto incosciente.
Ce una patologia con queste caratteristiche oppure è soltanto caratteriale?
Grazie.
Buona serata
Riguarda mia mamma.
Ho proprio difficoltà a descriverla.
Poco più di 20 anni fa quando ad esempio morì improvvisamente d incidente stradale mio padre (io avevo 20 anni e mia sorella 6 e mia madre 40) lei non mi è mai stata vicino, non mi ha mai consolato e ha continuato la sua vita come se nulla fosse successo.
Non mi ha mai chiesto come io mi sentissi, che cosa stessi provando ecc (così per tutto nella mia vita), ed io sono comunque sempre andata avanti ma con fastidio per il suo far finta di niente, fastidio che tutt ora provo.
Agli occhi degli altri è risultata una persona forte anche perché ha portato avanti un progetto che era di mio padre, e lei rimboccandosi le maniche e non facendoci mancare niente è andata avanti.
Dopo 6 anni si è rifatta una vita con una persona molto sensibile, generosa e altruista.
Ora "mio padre" ha causa di una brutta malattia non se la passa molto bene.
Secondo me lei non ha capito la situazione in quanto minimizza.
Non le da le giuste attenzioni che merita e che per il suo stato di salute dovrebbe avere insomma.
Purtroppo lui non può parlare, lei le fa le domande ma poi non le guarda il labiale e quindi non vede cosa lui stia dicendo.
Non le porta in ospedale il cibo idoneo, insomma sembra che se ne freghi.
Quando le chiedono il marito come sta dice sempre bene anche quando bene non va.
Abbiamo paura quando verrà dimesso a lasciarlo nelle sue mani, riteniamo non sia la persona giusta.
Sembra che faccia tutto per dovere (per apparire agli occhi degli altri) .
Ho dimenticato di dire inoltre che da sempre praticamente (anche se ora è più accentuato) ripete le cose più volte e nonostante le fai notare che me lo ha già detto continua lo stesso a raccontare.
Sembra che viva in un suo mondo non vedendo i problemi.
In generale nella vita è sempre stata così.
Io la vedo superficiale, anaffettiva e sopratutto incosciente.
Ce una patologia con queste caratteristiche oppure è soltanto caratteriale?
Grazie.
Buona serata
[#1]
"Non le da le giuste attenzioni che merita"
Cioè, non si capisce bene, non "gli" dà...lei a lui intende ? Anche dopo ripete "le" ma sembra che parli di cose che non fanno nei riguardi di lui (suo padre).
Quindi descrive in maniera negativa sua madre. Ma dove sta il punto sul piano medico ?
Cioè, non si capisce bene, non "gli" dà...lei a lui intende ? Anche dopo ripete "le" ma sembra che parli di cose che non fanno nei riguardi di lui (suo padre).
Quindi descrive in maniera negativa sua madre. Ma dove sta il punto sul piano medico ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Ma fatta eventualmente questa distinzione, laddove caratteriale vorrebbe alla fine dire semplicemente che è uno stato abituale, presente da sempre, non scindibile dalla persona come la si conosce... a livello pratico quale sarebbe la differenza ?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 619 visite dal 06/11/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.