Metabolizzare ludopatia
Buonasera a tutti.. .
Ho quasi 50 anni e son caduto nella ludopatia.. .
Dopo aver sperperato i miei risparmi, in un attimo di lucidità mi son rivolto al sert, durante il periodo dei colloqui, alcuni mesi, ho avuto delle ricadute.. .
Per cercare di non sprofondare in un pozzo senza fondo, ho raschiato il barile delle mie forze, ho cercato di aggrapparmi alla vita, ho cercato di cambiare in meglio, di riscattarmi, per cercare di dare una scossa alla mia autostima, che stava e sta sotto i piedi.. . ho iniziato a fare in maniera assidua, volontariato.
Egoisticamente direte voi, per aiutare me stesso.. . ed avete ragione, ma col tempo devo dire che mi è cambiata la vita. Mi sento più vivo adesso che prima.
Durante le ricadute nel gioco, i medici del sert mi hanno dato una cura di Paroxetina.. . per cercare di alzare la soglia (di ottimismo) per non farmi cascare altre volte e per tenere sotto controllo una certa depressione che vedono loro.
Io per orgoglio ho detto che non me la sentivo, volevo uscirne con le mie forze.
Non so se sono depresso o meno, cerco di pensare sempre alle cose belle della vita, anche le più semplici, è l’unico modo per avere la forza di ricominciare una nuova vita.
Ogni tanto mi fermo e mi scende un po’ di malinconia per aver buttato i miei risparmi, ma so che se mi deprimo, è finita.. . e mi butto in qualcosa di bello, è come se volessi trovare comunque dei lati positivi a questa disgrazia.
Detto questo, adesso credo di esserne uscito, ma ho davvero toccato il fondo.. .
La domanda è se sia normale cercare di aggrapparsi alla vita per non deprimersi o se questo è sinonimo di depressione.
Vi chiedo se vi sono altre strade per metabolizzare questa disgrazia, se avete dei consigli o delle critiche per ciò che ho fatto.. .
Avrò magari sbagliato ma meglio di così non sono riuscito a fare.. . .
Ho quasi 50 anni e son caduto nella ludopatia.. .
Dopo aver sperperato i miei risparmi, in un attimo di lucidità mi son rivolto al sert, durante il periodo dei colloqui, alcuni mesi, ho avuto delle ricadute.. .
Per cercare di non sprofondare in un pozzo senza fondo, ho raschiato il barile delle mie forze, ho cercato di aggrapparmi alla vita, ho cercato di cambiare in meglio, di riscattarmi, per cercare di dare una scossa alla mia autostima, che stava e sta sotto i piedi.. . ho iniziato a fare in maniera assidua, volontariato.
Egoisticamente direte voi, per aiutare me stesso.. . ed avete ragione, ma col tempo devo dire che mi è cambiata la vita. Mi sento più vivo adesso che prima.
Durante le ricadute nel gioco, i medici del sert mi hanno dato una cura di Paroxetina.. . per cercare di alzare la soglia (di ottimismo) per non farmi cascare altre volte e per tenere sotto controllo una certa depressione che vedono loro.
Io per orgoglio ho detto che non me la sentivo, volevo uscirne con le mie forze.
Non so se sono depresso o meno, cerco di pensare sempre alle cose belle della vita, anche le più semplici, è l’unico modo per avere la forza di ricominciare una nuova vita.
Ogni tanto mi fermo e mi scende un po’ di malinconia per aver buttato i miei risparmi, ma so che se mi deprimo, è finita.. . e mi butto in qualcosa di bello, è come se volessi trovare comunque dei lati positivi a questa disgrazia.
Detto questo, adesso credo di esserne uscito, ma ho davvero toccato il fondo.. .
La domanda è se sia normale cercare di aggrapparsi alla vita per non deprimersi o se questo è sinonimo di depressione.
Vi chiedo se vi sono altre strade per metabolizzare questa disgrazia, se avete dei consigli o delle critiche per ciò che ho fatto.. .
Avrò magari sbagliato ma meglio di così non sono riuscito a fare.. . .
[#1]
Se sono presenti dei sintomi essi vanno trattati.
Rifiutare di curarsi e voler, come dice lei, metabolizzare non ha alcun significato clinico.
Eventualmente può rivolgersi ad uno psichiatra in altra sede per far valutare altri aspetti non correlati alla ludopatia.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.ir
Rifiutare di curarsi e voler, come dice lei, metabolizzare non ha alcun significato clinico.
Eventualmente può rivolgersi ad uno psichiatra in altra sede per far valutare altri aspetti non correlati alla ludopatia.
Dr. F. S. Ruggiero
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