Escitalopram effetto immediato 5 mg da 10 giorni.. come e per quanto continuare?
Salve dottori,
Da circa 10 giorni assumo 5 gocce di escitalopram al giorno, a causa di un forte disturbo d'ansia e leggeri sintomi depressivi, probabilmente causati dall'eccessivo abuso di cannabis (praticamente giornaliero). Sin dal primo giorno ho avuto degli effetti incredibili, e non mi è risultato difficile evitare di fumare per diversi giorni. Tuttavia ho notato che fumando più di una volta e per più di un giorno, nei giorni seguenti ho il morale a terra. Ciò ha rafforzato la mia convinzione che a scatenare i miei sintomi sia stata la cannabis. Ne sto limitando quindi il consumo al minimo anche per evitare interazioni con il farmaco.
In ogni caso, cosciente che la strada per uscire dalla situazione di disagio sia limitare al minimo e magari eliminare del tutto la cannabis, mi chiedo per quanto tempo pensate sia per me il caso di continuare a usare escitalopram. Vorrei tenere le dosi al minimo finché l'effetto è soddisfacente, e cercare il prima possibile di eliminare anche il farmaco. Tra quanto tempo credete potrei provare ad abbassare le dosi.
In questo momento non sono seguito da uno specialista, ma solo dal medico di base.
Grazie anticipate a chiunque mi risponderà. Cordialmente.
Da circa 10 giorni assumo 5 gocce di escitalopram al giorno, a causa di un forte disturbo d'ansia e leggeri sintomi depressivi, probabilmente causati dall'eccessivo abuso di cannabis (praticamente giornaliero). Sin dal primo giorno ho avuto degli effetti incredibili, e non mi è risultato difficile evitare di fumare per diversi giorni. Tuttavia ho notato che fumando più di una volta e per più di un giorno, nei giorni seguenti ho il morale a terra. Ciò ha rafforzato la mia convinzione che a scatenare i miei sintomi sia stata la cannabis. Ne sto limitando quindi il consumo al minimo anche per evitare interazioni con il farmaco.
In ogni caso, cosciente che la strada per uscire dalla situazione di disagio sia limitare al minimo e magari eliminare del tutto la cannabis, mi chiedo per quanto tempo pensate sia per me il caso di continuare a usare escitalopram. Vorrei tenere le dosi al minimo finché l'effetto è soddisfacente, e cercare il prima possibile di eliminare anche il farmaco. Tra quanto tempo credete potrei provare ad abbassare le dosi.
In questo momento non sono seguito da uno specialista, ma solo dal medico di base.
Grazie anticipate a chiunque mi risponderà. Cordialmente.
[#1]
Gentile utente,
Non sono cose che deve chiedere qui, queste sono parte della prescrizione del suo medico: la dose, la durata della cura, la dose da raggiungere. Non ha senso che decida Lei su questo, secondo una strategia in cui pare che abbia fretta di smettere la cura, senza neanche aver concluso se le è utile o meno.
Non sono cose che deve chiedere qui, queste sono parte della prescrizione del suo medico: la dose, la durata della cura, la dose da raggiungere. Non ha senso che decida Lei su questo, secondo una strategia in cui pare che abbia fretta di smettere la cura, senza neanche aver concluso se le è utile o meno.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Dottore la ringrazio per la risposta,
Non ho alcuna intenzione di decidere io, non capisco da cosa evinca questa mia volontà. Consulto il medico ogni volta, ovviamente, non si scherza con queste cose.
Non ho fretta, o meglio ne ho avuta tanta e sto imparando a gestirla (sono pur sempre un soggetto ansioso eheh).
Tuttavia, dato che il mio medico non è uno psichiatra, volevo semplicemente una risposta a grandi linee da uno specialista sui miei dubbi riguardo il farmaco.
Sottolineo che la mia volontà non è concludere in fretta, ma semplicemente utilizzando il farmaco il meno possibile (sia in termini di dosi che di quantità).
Quindi fermo restando che consulterò il medico per qualsiasi cambiamento cerco di porte qualche domanda più concreta:
1) Pensate sia possibile portare avanti una terapia a base di escitalopram con soli 5 mg al giorno, in generale?
2) In base alle vostre conoscenze e ai vari casi pratici affrontati, qual'è il periodo minimo di utilizzo di escitalopram?
Chiaro, ripeto, che le mie domande vorrebbero una risposta puramente teorica: se nel corso della terapia il medico penserà sia giusto aumentare la dose, o se tra 50 anni dovrò ancora utilizzare questo farmaco lo farò :) (ma spero tanto che non ne avrò bisogno!)
Grazie ancora, cordialmente
Non ho alcuna intenzione di decidere io, non capisco da cosa evinca questa mia volontà. Consulto il medico ogni volta, ovviamente, non si scherza con queste cose.
Non ho fretta, o meglio ne ho avuta tanta e sto imparando a gestirla (sono pur sempre un soggetto ansioso eheh).
Tuttavia, dato che il mio medico non è uno psichiatra, volevo semplicemente una risposta a grandi linee da uno specialista sui miei dubbi riguardo il farmaco.
Sottolineo che la mia volontà non è concludere in fretta, ma semplicemente utilizzando il farmaco il meno possibile (sia in termini di dosi che di quantità).
Quindi fermo restando che consulterò il medico per qualsiasi cambiamento cerco di porte qualche domanda più concreta:
1) Pensate sia possibile portare avanti una terapia a base di escitalopram con soli 5 mg al giorno, in generale?
2) In base alle vostre conoscenze e ai vari casi pratici affrontati, qual'è il periodo minimo di utilizzo di escitalopram?
Chiaro, ripeto, che le mie domande vorrebbero una risposta puramente teorica: se nel corso della terapia il medico penserà sia giusto aumentare la dose, o se tra 50 anni dovrò ancora utilizzare questo farmaco lo farò :) (ma spero tanto che non ne avrò bisogno!)
Grazie ancora, cordialmente
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La evinco dal fatto che lo sta chiedendo.
A grandi linee la risposta ha poco senso se ha già un medico con cui confrontarsi in un caso specifico.
Le risposte, a grandi linee, non sono molto utili, perché la domanda uno "è possibile", non si capisce esattamente a quale ipotesi alternativa fa riferimento (perché non dovrebbe essere possibile ?). E la domanda 2 è un problema che non ci si pone, "periodo minimo" che deve essere minimo perché, per rendere statisticamente peggiore la riuscita, o ... ?
MI pare quindi che siano domande alla fine talmente aspecifiche che non le chiariscono certo cosa avverrà, né le forniscono strumenti per capire meglio, perché si avvicinano a ragionamenti di buon senso.
A grandi linee la risposta ha poco senso se ha già un medico con cui confrontarsi in un caso specifico.
Le risposte, a grandi linee, non sono molto utili, perché la domanda uno "è possibile", non si capisce esattamente a quale ipotesi alternativa fa riferimento (perché non dovrebbe essere possibile ?). E la domanda 2 è un problema che non ci si pone, "periodo minimo" che deve essere minimo perché, per rendere statisticamente peggiore la riuscita, o ... ?
MI pare quindi che siano domande alla fine talmente aspecifiche che non le chiariscono certo cosa avverrà, né le forniscono strumenti per capire meglio, perché si avvicinano a ragionamenti di buon senso.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 26/10/2019.
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