Ansia, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno
Sono uno studente universitario prossimo alla laurea.
Quest'estate ho sofferto di colite da stress (le analisi mediche non hanno evidenziato altre possibili cause) a causa di un intensa attività di tirocinio.
Ora sto scrivendo la tesi e i "sintomi fisici" della mia ansia hanno lasciato posto a sintomi di tipo psicologico, i quali consistono in:
-costante stato di ansia accompagnato da incapacità di concentrazione e stanchezza/stancabilità mentale
-difficoltà a dormire sia di giorno che di notte (con sonno frammentario e pieno di risvegli accompagnato da scatti e inrequietezza).
Sottolineo che da sempre tendo a soffrire di fenomeni di tipo depressivo (non diagnosticati) che si accompagnano a un senso profondo di tristezza, un senso di vuoto e di assenza di significato della vita.
Tuttavia questi in passato tendevano a passare da soli; data la mia maturata consapevolezza che si trattava di stati mentali passeggeri della durata massima di pochi giorni. Inoltre avendo già richiesto supporto psicologico per gestire l'ansia ho sempre fatto affidamento su del "training autogeno". Ora invece è ormai un quasi un mese che il problema non solo non tende a risolvere ma peggiora (inoltre il training autogeno sembra non funzionare più).
Premetto che un po' di nodi stanno venendo al pettine.
-Il lutto di un parente al quale ero molto legato (che non ho mai affrontato),
-la presa di consapevolezza che uno dei miei genitori mi ha abbandonato per rifarsi una vita altrove,
-molti familiari che si sono ingannati tra loro per denaro,
-la scarsa autostima,
-l'incapacità intraprendere con le persone rapporti di amicizia appaganti.
-In fine l'incapacità di relazionarmi con il sesso opposto in ambito sessuale
Mi sento solo, abbattuto e con una forte fame d'aria (spesso mi sento soffocare). Ero sempre stato inarrestabile nello studio, ora faccio fatica a trovare le forze e la concentrazione necessaria per scrivere anche una sola pagina. Sono pericolosamente vicino alla fine del mio percorso di studi e sono estremamente indietro con tutto (cosa che non mi era mai capitata).
Detto ciò "ora faccio le domande per le quali sto scrivendo".
Premesso che ora come ora non posso iniziare una terapia (sarà rimandata a quando avrò un po' più di tempo).
1) Esistono dei farmaci per agire da supporto, arginando i sintomi di questo mio stato di disagio, in modo da permettermi di concludere il percorso di studi secondo i miei obiettivi?
2) A chi devo rivolgermi per poter avere questo tipo di supporto?
3) Prossimamente ho intenzione di affrontare i miei problemi irrisolti per migliorare la mia qualità di vita, per farlo, che tipo di terapie sono possibili?
A che specialisti posso rivolgermi?
Quest'estate ho sofferto di colite da stress (le analisi mediche non hanno evidenziato altre possibili cause) a causa di un intensa attività di tirocinio.
Ora sto scrivendo la tesi e i "sintomi fisici" della mia ansia hanno lasciato posto a sintomi di tipo psicologico, i quali consistono in:
-costante stato di ansia accompagnato da incapacità di concentrazione e stanchezza/stancabilità mentale
-difficoltà a dormire sia di giorno che di notte (con sonno frammentario e pieno di risvegli accompagnato da scatti e inrequietezza).
Sottolineo che da sempre tendo a soffrire di fenomeni di tipo depressivo (non diagnosticati) che si accompagnano a un senso profondo di tristezza, un senso di vuoto e di assenza di significato della vita.
Tuttavia questi in passato tendevano a passare da soli; data la mia maturata consapevolezza che si trattava di stati mentali passeggeri della durata massima di pochi giorni. Inoltre avendo già richiesto supporto psicologico per gestire l'ansia ho sempre fatto affidamento su del "training autogeno". Ora invece è ormai un quasi un mese che il problema non solo non tende a risolvere ma peggiora (inoltre il training autogeno sembra non funzionare più).
Premetto che un po' di nodi stanno venendo al pettine.
-Il lutto di un parente al quale ero molto legato (che non ho mai affrontato),
-la presa di consapevolezza che uno dei miei genitori mi ha abbandonato per rifarsi una vita altrove,
-molti familiari che si sono ingannati tra loro per denaro,
-la scarsa autostima,
-l'incapacità intraprendere con le persone rapporti di amicizia appaganti.
-In fine l'incapacità di relazionarmi con il sesso opposto in ambito sessuale
Mi sento solo, abbattuto e con una forte fame d'aria (spesso mi sento soffocare). Ero sempre stato inarrestabile nello studio, ora faccio fatica a trovare le forze e la concentrazione necessaria per scrivere anche una sola pagina. Sono pericolosamente vicino alla fine del mio percorso di studi e sono estremamente indietro con tutto (cosa che non mi era mai capitata).
Detto ciò "ora faccio le domande per le quali sto scrivendo".
Premesso che ora come ora non posso iniziare una terapia (sarà rimandata a quando avrò un po' più di tempo).
1) Esistono dei farmaci per agire da supporto, arginando i sintomi di questo mio stato di disagio, in modo da permettermi di concludere il percorso di studi secondo i miei obiettivi?
2) A chi devo rivolgermi per poter avere questo tipo di supporto?
3) Prossimamente ho intenzione di affrontare i miei problemi irrisolti per migliorare la mia qualità di vita, per farlo, che tipo di terapie sono possibili?
A che specialisti posso rivolgermi?
[#1]
Intanto deve rivolgersi ad uno specialista in psichiatria che potrà stabilire il percorso di cura più utile per il suo caso specifico.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 748 visite dal 09/10/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.