Psichiatria

Buongiorno ho scritto altre volte per il mio disturbo d'ansia, con cui convivo da 12 anni. Ho fatto varie cure farmacologiche, che nel momento hanno più o meno funzionato.
Venlafaxina per 1 anno e mezzo (75) ha funzionato molto bene, ma al momento della sospensione è ritornata l'ansia.
Anafranil, (75? ) ha funzionato meno bene ed effetti collaterali disturbanti, discreto benessere. Ma alla sospensione d'accapo.
Sertralina (zoloft) (100 - 50 - 25) per vari anni (forse 5) fasi molto alterne, periodi lunghi sia di benessere che di malessere, ma con ansia non altissima (gestibile), al momento della sospensione (5 mesi fa) , è andata molto bene, poi, piano piano, è peggiorata la situazione, anche se sono riuscito ad andare avanti senza niente (con qualche raro xanax).

Consultando il mio psichiatra, ha deciso di prescrivermi la paroxetina. A questo punto ho capito che il farmaco non ti guarisce, ma ti serve per stare nel miglior modo possibile, e condurre una vita più dignitosa, evitando che l'ansia ti blocchi nel tuo vivere.
Ho capito che purtroppo questo problema me lo dovrò portare dietro per sempre, quindi conviverci ed accettare di avere questa patologia come se fosse il diabete o altro che si deve curare.
Il mio disturbo non porta a reazioni fisiche, ma sintomi psicologici (stati di disagio, irrealtà, ecc.) , con conseguente preoccupazione del problema fino ad arrivare ad un'angoscia vera e propria (il problema sul problema o ansia dell'ansia), il cane che si morde la coda, quindi un circolo vizioso, dove il mio controllo dei sintomi non porta altro che ad averli.

Non ho deciso di reiniziare la cura, perchè ho paura che dopo tutte ste prove, non mi faccia niente nessun prodotto. Anche se ad essere sincero in questo momento non sto un granchè, anzi nell'ultimo mese l'ansia è molto alta e mi condiziona molto nel valutare i vari pensieri catastrofici.

Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
In verità una volta fatta la prima sospensione le successive non andavano fatte in quanto la presenza di ricadute depone per un disturbo cronico che richiede terapia continuativa.

In teoria l'utilizzo di una stessa molecola che aveva funzionato ne consentiva nuovamente l'uso.


Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
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Sinceramente, la sospensione è stata sempre forzata da me, il professionista in cui sono in cura non l'aveva mai proposta.
Il dubbio ora è se incominciare di nuovo con il farmaco, non so se ormai sono assuefatto a qualsiasi prodotto, anche se capisco che anche questo è un pensiero ansioso.
Sicuramente non sono stato molto ligio alla cura: con la sertralina ad esempio quando trovavo dei momenti benessere, incominciavo a diminuire il dosaggio .
Sono un po' restio si farmaci.
Ora sono consapevole che se iniziò , mi devo rassegnare a tenermela a vita.
Non se mi può dare alcune indicazioni sul l'efficacia o delle notizie sulla paroxetina.
Grazie
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Dott. Ruggero, allora lei mi dice che il mio disturbo d'ansia , ormai si è cronicizzato e me lo porterò sempre con me ?
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