Bulimia e anoressia
salve...ho trovato questo sito per caso, tramite un motore di ricerca.credo di essere bulimica, o meglio, alterno periodi di bulimia a periodi di anoressia.ho solo 22,sono una studentessa universitaria. per descrivere quello che sento,che provo, che reprimo ogni giorno, non bastano i 3000 caratteri che ho disposizione...sono ossessionata dal cibo. è la mia droga...mi dà piacere ma anche infinita sofferenza...il mio corpo va in una direzione, la mia mente in un'altra. c'è un eterno conflitto in me...c'è un'altra me, che prende il sopravvento e mi fa sprofondare in un inferno da cui non sò uscire!!fino a pochi mesi fa riuscivo a controllare la mia alimentazione;poi, all'improvviso ho iniziato a sentire un forte bisogno di dolci (che ho sempre adorato), un'esigenza, una dipendenza!mangio tanto da far schifo, mi vergogno di me stessa e evito di farlo davanti agli altri perchè odio vedere espressioni di disprezzo e di stupore verso una ragazza che è sempre stata definita da tutti bella,intelligente, simpatica, con una marcia in più...ma nessuno capisce il perchè di queste mie continue abbuffate...pensano sia semplice golosità e fame. ma la mia è una fame d'affetto, quello che non ho mai ricevuto dalla mia famiglia, dagli uomini e forse quello delle mie amiche, che sono la cosa più importante che ho, non è abbastanza.mi sento vuota, insignificante, non ho più motivazioni, stimoli.nn studio più, non ho voglia di uscire, di sentire e vedere nessuno.ho paura che vedano quello che sto vedendo io...un'altra!nn c'è più il fisico esile, la gioia nei miei occhi, il mio sorriso che per tutti è contagioso. mi assento, sto in un mondo tutto mio, penso solo al cibo!al risveglio, durante il giorno, la notte....sogno i miei dolci preferiti.li cucino, li nascondo e qaundo posso li mangio da sola!corro in pasticceria, al supermercato.spendo molti soldi,di mia madre, per comprare vari tipi di cibo che poi magari getto o regalo, quando mi assalgono i sensi di colpa che mi portano a vomitare e a piangere!!!soffro di attacchi d'ansia,di ira per non chiamarla isteria.ho paura di finire in un qualche stato depressivo.vorrei solo essere aiutata...sto cercando di mettermi in contatto con una psicologa, dietro consiglio del medico di famiglia..è l'unica persona con cui ne ho parlato. sto male, dentro e fuori....voglo tornare ad essere quella che ero fino a poco tempo fa.... ma non ci riesco da sola, l'altra me sta vincendo!!!!vorrei riuscire a spiegarmi meglio, ma scrivere queste poche righe mi agita e continuo ad avere un gran voglia di dolce.confesso di pensare spesso alla morte....metterebbe fine ad ogni mio problema, finirebbero le crisi, le paure!grazie della considerazione.....
kikka......
kikka......
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Gentile utente,
Il quadro che descrive richiama ad un rapporto con il cibo in cui è stato perso il controllo secondo un meccanismo comune anche alle droghe o a comportamenti gratificanti. Ho cercato di spiegare questo in un articolo su MinForma intitolato "dipendenza da cibo", concetto che insieme alle classiche descrizioni della bulimia e dell'anoressia trova spazio nei dibattiti sui disturbi dell'alimentazione perché fornisce una spiegazione forse più soddisfacente del problema del cibo come fonte fasulla e problematica di gratificazione. Non in tutti e non da sempre, ma da un certo punto in poi. I disturbi alimentari con crisi bulimiche sono trattabili, comunque. Esistono schemi di farmacoterapia associata a psicoterapia che danno buoni risultati. Naturalmente va fatta prima una diagnosi psichiatrica che chiarisca altri aspetti, per esempio quello sull'umore e sull'impulsività. Si faccia valutare da uno specialista. Una soluzione è possibile.
Il quadro che descrive richiama ad un rapporto con il cibo in cui è stato perso il controllo secondo un meccanismo comune anche alle droghe o a comportamenti gratificanti. Ho cercato di spiegare questo in un articolo su MinForma intitolato "dipendenza da cibo", concetto che insieme alle classiche descrizioni della bulimia e dell'anoressia trova spazio nei dibattiti sui disturbi dell'alimentazione perché fornisce una spiegazione forse più soddisfacente del problema del cibo come fonte fasulla e problematica di gratificazione. Non in tutti e non da sempre, ma da un certo punto in poi. I disturbi alimentari con crisi bulimiche sono trattabili, comunque. Esistono schemi di farmacoterapia associata a psicoterapia che danno buoni risultati. Naturalmente va fatta prima una diagnosi psichiatrica che chiarisca altri aspetti, per esempio quello sull'umore e sull'impulsività. Si faccia valutare da uno specialista. Una soluzione è possibile.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Va benissimo la psicologa, ma non da sola. La diagnosi deve farla un medico, è importante per due motivi. Primo perché i risultati migliori si ottengono associando le terapie. Secondo perché la diagnosi è un necessario punto di partenza, ed è una diagnosi che va posta in termini medici.
[#4]
Aggiungo alla condivisibile opinione del Dott. Pacini che il medico è essenziale anche per il monitoraggio delle condizioni organiche, che possono subire dei danni in seguito alle anomale condotte alimentari.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 27/02/2009.
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