Pensieri ossessivi
Buonasera,
spero di porre il quesito nella giusta sezione e di essere abbastanza chiaro. Premetto che in passato ho sofferto di fortissimi attacchi di panico ed ansia generalizzata ed invalidante, curati con la collaborazione tra psichiatra e psicologo ed ausilio farmacologico che tra il 2012 e il 2014 mi ha portato a rinascere e non avere più attacchi di panico. La terapia è stata zoloft 100 mg, presa per circa 2 anni poi scalata ed interrotta.
Premesso questo da circa due anni e mezzo attraverso un periodo difficile, causa problemi lavorativi e un rapporto con la mia compagna difficile ed a mio avviso compromesso. Tanti cambiamenti nella mia vita, da quando lei è rimasta incinta, ho dovuto lasciare la mia città e trasferirmi da lei che vive in un piccolo paesino di poco più di 1000 anime, molto diverso dalla grande città dove vivevo. Prima della gravidanza stavamo progettando di venire a vivere a casa mia, in città, che stavo ristrutturando, ma una volta rimasta incinta non ne ha più voluto sapere e mi obbligato a venire a stare da lei che vive in casa che una volta fu dei suoi genitori. Mi sono sentito tradito ma ho voluto assumere le mie responsabilita per mia figlia che oggi ha 14 mesi. Vivo circondato dai suoi parenti, nonni, zii, cugini, tutti nello stesso palazzo e non sopporto più questo via vai e sentire tutto il giorno le loro voci. Ho fatto presente alla mia compagna le mie difficoltà ma lei mi ha chiaramente detto: se non ti sta bene te ne vai. Tutto ciò ha generato in me un profondo odio nei suoi confronti e un continuo di pensieri ossessivi: ogni mattina mi sveglio e rimurgino quello che mi ha fatto, io lo definisco inganno e tradimento, questi pensieri sono fissi e continui e mi portano ad impazzire e non controllarmi più, non sono padrone della mia testa. Penso sempre ai problemi che mi ha creato. Ho pensato che se lei morisse fosse la cosa migliore, ho fatto dei pensieri brutti anche su mia figlia, come se anche lei fosse causa di questa brutta situazione. Ho pensato di uccidermi, ma so che non lo farei mai. In virtù di ciò ho assunto spontaneamente un tranquillante, xanax 0, 25, 3 volte al giorno per trovare un po’ di quiete, lo assumo da circa 6 mesi. Da pochi giorni ho finalmente trovato la forza di rivolgermi al mio medico che mi ha consigliato di abbinare allo xanax nuovamente lo zoloft in modo da poter curare lo stato depressivo, dicendomi inoltre che una volta ottenuta la risposta dello zoloft non avrei più avuto bisogno dello xanax. Mi ha detto di procedere con dose 50 per due mesi e poi vedere come va. Lo assumo da circa 20 gg, ma ad oggi nessuna risposta positiva, anzi oltre ai classici effetti collaterali mi sento svogliato ed ancora più giù. Scusate se mi sono dilungato, mi rivolgo ai professionisti del settore se hanno dei consigli da darmi sarei ben lieto di apprenderli. Grazie
spero di porre il quesito nella giusta sezione e di essere abbastanza chiaro. Premetto che in passato ho sofferto di fortissimi attacchi di panico ed ansia generalizzata ed invalidante, curati con la collaborazione tra psichiatra e psicologo ed ausilio farmacologico che tra il 2012 e il 2014 mi ha portato a rinascere e non avere più attacchi di panico. La terapia è stata zoloft 100 mg, presa per circa 2 anni poi scalata ed interrotta.
Premesso questo da circa due anni e mezzo attraverso un periodo difficile, causa problemi lavorativi e un rapporto con la mia compagna difficile ed a mio avviso compromesso. Tanti cambiamenti nella mia vita, da quando lei è rimasta incinta, ho dovuto lasciare la mia città e trasferirmi da lei che vive in un piccolo paesino di poco più di 1000 anime, molto diverso dalla grande città dove vivevo. Prima della gravidanza stavamo progettando di venire a vivere a casa mia, in città, che stavo ristrutturando, ma una volta rimasta incinta non ne ha più voluto sapere e mi obbligato a venire a stare da lei che vive in casa che una volta fu dei suoi genitori. Mi sono sentito tradito ma ho voluto assumere le mie responsabilita per mia figlia che oggi ha 14 mesi. Vivo circondato dai suoi parenti, nonni, zii, cugini, tutti nello stesso palazzo e non sopporto più questo via vai e sentire tutto il giorno le loro voci. Ho fatto presente alla mia compagna le mie difficoltà ma lei mi ha chiaramente detto: se non ti sta bene te ne vai. Tutto ciò ha generato in me un profondo odio nei suoi confronti e un continuo di pensieri ossessivi: ogni mattina mi sveglio e rimurgino quello che mi ha fatto, io lo definisco inganno e tradimento, questi pensieri sono fissi e continui e mi portano ad impazzire e non controllarmi più, non sono padrone della mia testa. Penso sempre ai problemi che mi ha creato. Ho pensato che se lei morisse fosse la cosa migliore, ho fatto dei pensieri brutti anche su mia figlia, come se anche lei fosse causa di questa brutta situazione. Ho pensato di uccidermi, ma so che non lo farei mai. In virtù di ciò ho assunto spontaneamente un tranquillante, xanax 0, 25, 3 volte al giorno per trovare un po’ di quiete, lo assumo da circa 6 mesi. Da pochi giorni ho finalmente trovato la forza di rivolgermi al mio medico che mi ha consigliato di abbinare allo xanax nuovamente lo zoloft in modo da poter curare lo stato depressivo, dicendomi inoltre che una volta ottenuta la risposta dello zoloft non avrei più avuto bisogno dello xanax. Mi ha detto di procedere con dose 50 per due mesi e poi vedere come va. Lo assumo da circa 20 gg, ma ad oggi nessuna risposta positiva, anzi oltre ai classici effetti collaterali mi sento svogliato ed ancora più giù. Scusate se mi sono dilungato, mi rivolgo ai professionisti del settore se hanno dei consigli da darmi sarei ben lieto di apprenderli. Grazie
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Ciò che definisce pensiero ossessivo in realtà è generato dal suo malessere per la situazione che sta vivendo per la quale deve porre una soluzione che certamente non può essere una terapia farmacologica che pare sia prescritta un poco a caso.
La situazione va valutata nello specifico in modo più pertinente.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
La situazione va valutata nello specifico in modo più pertinente.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Dt buonasera,
li definisco ossessivi magari in gerco tecnico non proprio idoneo, poiché sono fissi e pimpanti nella mia testa, tali da non riuscire a non pensarci e mi determinano sbandamento mentale, sudorazione eccessiva, perdita di lucidità, salivazione eccessiva etc etc. Mi mandano nel panico e in confusione. Io capisco , come consigliatami da molti amici , forse dovrei porre fine a questa relazione che mi fa vivere male ma non vorrei perdere il rapporto padre figlia e limitarlo alle visite stabilite da un tribunale.
Il mio medico asseriva che questa terapia mi avrebbe permesso di vedere le cose con maggiore razionalità, di ridurre l’ansia e il panico e di permettermi di essere più sereno nell’attesa di prendere altre decisioni. Lei esclude potrei trarne benefici ? Come vedrebbe un percorso di psicoterapia ?
Grazie per il tempo dedicatomi.
li definisco ossessivi magari in gerco tecnico non proprio idoneo, poiché sono fissi e pimpanti nella mia testa, tali da non riuscire a non pensarci e mi determinano sbandamento mentale, sudorazione eccessiva, perdita di lucidità, salivazione eccessiva etc etc. Mi mandano nel panico e in confusione. Io capisco , come consigliatami da molti amici , forse dovrei porre fine a questa relazione che mi fa vivere male ma non vorrei perdere il rapporto padre figlia e limitarlo alle visite stabilite da un tribunale.
Il mio medico asseriva che questa terapia mi avrebbe permesso di vedere le cose con maggiore razionalità, di ridurre l’ansia e il panico e di permettermi di essere più sereno nell’attesa di prendere altre decisioni. Lei esclude potrei trarne benefici ? Come vedrebbe un percorso di psicoterapia ?
Grazie per il tempo dedicatomi.
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Se non c’è una diagnosi non si può stabilire un trattamento. A me non pare che ci siano elementi diagnostici tali da poter stabilire un trattamento di questo tipo.
Tra l’altro la presenza di idee auto ed eterolesive esclude l’uso degli antidepressivi fino alla definizione diagnostica.
Tra l’altro la presenza di idee auto ed eterolesive esclude l’uso degli antidepressivi fino alla definizione diagnostica.
[#6]
Utente
Chiedo venia, ma a questo punto mi sorge un dubbio plausibile, poniamo il caso come lei suggerisce che la terapia farmacologica sia scritta a caso e quindi errata, l’utilizzo di Sertralina cosa potrebbe provocare nella mia testa? Assumere questo farmaco, potenzialmente non necessario, potrebbe generare problemi o squilibri su di me?
Grazie
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.9k visite dal 21/09/2019.
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