I medici dicono che non devo lasciarlo, parlano
GENTILE DOTTORE TEMPO FA E' INIZIATO IL CALVARIO. MI ALZAVO LA MATTINA CON UN PESO SULLO STOMACO, DOVEVO LASCIARE IL MIO RAGAZZO CON IL QUALE STO DA 13 ANNI. DA QUI NE E' SCATURITA UNA FORTE FORMA DEPRESSIVA. PRENDO ZOLOFT, ABILIFY MEZZA COMPRESSA, TRITTICO 75 E LYRICA 150. I MEDICI DICONO CHE NON DEVO LASCIARLO, PARLANO DI DOC E DEPRESSIONE. ORA STO UN PO' MEGLIO, MA E' RIMASTA UNA FORMA DI ANEDONIA, HO LATESTA GVUOTA, NON MI IMPORTA DI NIENTE E DI NESSUNO, E PERSONE CARE MI SONO INDIFFERENTI E NON PROVO NE' PIACERI, NE' EMOZIONI. LEI COSA NE PENSA? SONO IN CURA FARMACOLOGICA E PSICOTERAPIA DA 2 MESI, FORSE E' ANCORA PRESTO? HO TANTA PAURA DI NON TORNARE LA RAGAZZA SENSIBILE E ALLEGRA DI PRIMA.
ANNA
ANNA
[#1]
Gentile utente,
Se i trattamenti sono adeguati a ridurre i sintomi lamentati vanno mantenuti nel tempo.
La presenza di sintomi come quelli descritti necessita di una rivalutazione per l'eventuale trattamento dell'anedonia.
In tal modo sara' più' certa la diagnosi differenziale.
Se i trattamenti sono adeguati a ridurre i sintomi lamentati vanno mantenuti nel tempo.
La presenza di sintomi come quelli descritti necessita di una rivalutazione per l'eventuale trattamento dell'anedonia.
In tal modo sara' più' certa la diagnosi differenziale.
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[#3]
Gentile utente,
innanzitutto si parte da una diagnosi per poi introdurre un trattamento.
In questo momento l'anedonia e' un sintomo, persistente, di una situazione precedente, oppure e' un nuovo sintomo a seguito dell'introduzione del trattamento.
Per questo motivo, va valutato come tale e se persiste va considerata una rivalutazione del trattamento, nel senso dell'aumento o della diminuzione di quello attuale, e poi eventualmente va cambiata/sostituita qualche molecola al posto di altre.
Non c'e' la ricetta per l'anedonia come non c'e' per gli altri sintomi o disturbi.
Solamente si deve personalizzare il suo trattamento farmacologico.
Parli con i suoi curanti e descriva cio' che lei ritiene essere una anedonia e segua le variazioni che le propongono.
innanzitutto si parte da una diagnosi per poi introdurre un trattamento.
In questo momento l'anedonia e' un sintomo, persistente, di una situazione precedente, oppure e' un nuovo sintomo a seguito dell'introduzione del trattamento.
Per questo motivo, va valutato come tale e se persiste va considerata una rivalutazione del trattamento, nel senso dell'aumento o della diminuzione di quello attuale, e poi eventualmente va cambiata/sostituita qualche molecola al posto di altre.
Non c'e' la ricetta per l'anedonia come non c'e' per gli altri sintomi o disturbi.
Solamente si deve personalizzare il suo trattamento farmacologico.
Parli con i suoi curanti e descriva cio' che lei ritiene essere una anedonia e segua le variazioni che le propongono.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 27/02/2009.
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