Stati ansiosi - lavoro
Buongiorno,
sono una ragazza di 28 anni, e da circa 5 anni mi vengono stati ansiosi, ovviamente sempre motivati da qualcosa; per circa 2 anni ho preso l'elopram in gocce, ma dal 2004 ho smesso e oggi mi capita di prendere, al momento del bisogno, mezza compressa di xanax da 0.25. Ad esempio se si tratta di fare la fila ad un supermercato o dal medico, mi capita, soprattutto se dentro di me ci comincio a pensare, di avere stati ansiosi, comincio a sudare in generale, mi vengono delle vampate e divento rossa, aumenta molto il battito cardiaco, e a volte mi gira anche un pò la testa. Con questa cosa cerco di conviverci ormai, ma non mi precludo niente, esco da sola, guido, vado nei locali, nei ristoranti, ma al supermercato da sola ancora no!prima o poi mi decido...ma la questione è che da circa 7 mesi sono disoccupata e sto gran parte della giornata in casa, sto nervosa, un pò depressa e i miei stati ansiosi sono aumentati ovviamente,e quando mi capita di dover andare da qualche parte mi agito un pò. Ultimamente ho avuto dei colloqui di lavoro e spero proprio che ne venga fuori qualcosa; durante i colloqui sono andata piuttosto bene, il pensiero di trovare lavoro e di cominciare a fare qualcosa mi entusiasma, ma sono anche molto preoccupata. Dovrò passare 8 ore, in mezzo a persone che non conosco, e anche un ora di pausa pranzo dovrò passarla lì, mangiare con altre ragazze.....e allora il mio pensiero è: e se mi sentissi male?se mi venissero stati ansiosi e qualcuno se ne dovesse accorgere?che figura ci farei?anche nel lavoro che avevo prima a volte mi prendeva un pò di tachicardia, sudavo in particolari momenti, soprattutto se pensavo:oddio adesso mi sento poco bene...e allora succedeva!
Insomma spero davvero di trovare presto lavoro, ma al contempo la cosa mi spaventa perchè essendo un tipo molto ansioso ho paura, paura di stare male lì, a chi lo direi?se mi dovessi sentire male...non voglio che gli altri si accorgano di questa mia situazione e allora starò tutto il tempo tesa, e magari la cosa influirà negativamente sul mio rendimento....
Che ne pensate?sono stupida eh?
Grazie
sono una ragazza di 28 anni, e da circa 5 anni mi vengono stati ansiosi, ovviamente sempre motivati da qualcosa; per circa 2 anni ho preso l'elopram in gocce, ma dal 2004 ho smesso e oggi mi capita di prendere, al momento del bisogno, mezza compressa di xanax da 0.25. Ad esempio se si tratta di fare la fila ad un supermercato o dal medico, mi capita, soprattutto se dentro di me ci comincio a pensare, di avere stati ansiosi, comincio a sudare in generale, mi vengono delle vampate e divento rossa, aumenta molto il battito cardiaco, e a volte mi gira anche un pò la testa. Con questa cosa cerco di conviverci ormai, ma non mi precludo niente, esco da sola, guido, vado nei locali, nei ristoranti, ma al supermercato da sola ancora no!prima o poi mi decido...ma la questione è che da circa 7 mesi sono disoccupata e sto gran parte della giornata in casa, sto nervosa, un pò depressa e i miei stati ansiosi sono aumentati ovviamente,e quando mi capita di dover andare da qualche parte mi agito un pò. Ultimamente ho avuto dei colloqui di lavoro e spero proprio che ne venga fuori qualcosa; durante i colloqui sono andata piuttosto bene, il pensiero di trovare lavoro e di cominciare a fare qualcosa mi entusiasma, ma sono anche molto preoccupata. Dovrò passare 8 ore, in mezzo a persone che non conosco, e anche un ora di pausa pranzo dovrò passarla lì, mangiare con altre ragazze.....e allora il mio pensiero è: e se mi sentissi male?se mi venissero stati ansiosi e qualcuno se ne dovesse accorgere?che figura ci farei?anche nel lavoro che avevo prima a volte mi prendeva un pò di tachicardia, sudavo in particolari momenti, soprattutto se pensavo:oddio adesso mi sento poco bene...e allora succedeva!
Insomma spero davvero di trovare presto lavoro, ma al contempo la cosa mi spaventa perchè essendo un tipo molto ansioso ho paura, paura di stare male lì, a chi lo direi?se mi dovessi sentire male...non voglio che gli altri si accorgano di questa mia situazione e allora starò tutto il tempo tesa, e magari la cosa influirà negativamente sul mio rendimento....
Che ne pensate?sono stupida eh?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
non specifica quante gocce di elopram ha assunto.
Comunque e' possibile che dopo tanto tempo ci possa essere una riesacerbazione di patologia o una nuova sintomatologia presente.
Deve considerare la possibilita' di farsi visitare nuovamente da uno psichiatra per poter introdurre il trattamento piu' opportuno al suo caso.
non specifica quante gocce di elopram ha assunto.
Comunque e' possibile che dopo tanto tempo ci possa essere una riesacerbazione di patologia o una nuova sintomatologia presente.
Deve considerare la possibilita' di farsi visitare nuovamente da uno psichiatra per poter introdurre il trattamento piu' opportuno al suo caso.
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[#2]
Oltre a quello che ha già detto il collega Ruggiero e che condivido, tenga presente che se trova un lavoro gli sconosciuti dopo qualche ora non saranno più tali. Se una persona è educata, collaborativa e competente, o comunque cerca di applicarsi nel lavoro, in genere riesce a crearsi intorno un ambiente positivo e l'ansia si riduce. Se si immagina sola in mezzo a sconosciuti critici e ostili, allora sì che le viene l'ansia ancor prima di cominciare.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Franca Scapellato
[#3]
Non direi che avere ansia sia una cosa stupida. Diversamente saremmo tutti stupidi. I disturbi d'ansia, viceversa, sono una delle patologie più sottostimate, anche se hanno un elevato potere invalidante.
Viceversa è frequente che lo stesso paziente si senta "stupido" perché attribuisce la comparsa dei sintomi d'ansia alla "banalità" delle situazioni in cui questi solitamente insorgono in una sorta di relazione causa-effetto.
Le suggerirei (come già il collega) di prendere in considerazione una rivalutazione della Sua situazione, o presso uno psichiatra o presso altro terapeuta.
Il disturbo, infatti, può prevedere sia approcci farmacologici, sia approcci psicoterapici.
Cordiali saluti
Gabriele Tonelli
Viceversa è frequente che lo stesso paziente si senta "stupido" perché attribuisce la comparsa dei sintomi d'ansia alla "banalità" delle situazioni in cui questi solitamente insorgono in una sorta di relazione causa-effetto.
Le suggerirei (come già il collega) di prendere in considerazione una rivalutazione della Sua situazione, o presso uno psichiatra o presso altro terapeuta.
Il disturbo, infatti, può prevedere sia approcci farmacologici, sia approcci psicoterapici.
Cordiali saluti
Gabriele Tonelli
Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.
[#4]
Utente
Buongiorno,
vi ringrazio per avermi risposto in modo così celere, si in effetti anch'io vorrei tornare dallo psicologo, già parlare a volte di certe cose me le fa sentire meno pesanti, ma lo psicologo che avevo prima è stato trasferito e quindi dovrei andare da un altro medico e ricominciare da capo, a raccontare di me....valuterò l'idea, è sempre utile un pò di psicoterapia, anche se non voglio tornare a prendere antidepr., rispetto a prima sto molto meglio, e credo di potercela fare anche senza medicine, a parte qualche rossore o momenti particolari dove mi prende un pò d'ansia....
Per il lavoro spero davvero che mi chiami qualcuno, sono laureata e credo proprio di meritarmelo un lavoro decente, anche se di questi periodi!!
E'vero, gli sconosciuti a lavoro lo sono solo per i primi giorni, poi ci si fa amicizia, e non lo sono più....sentire che ho vicino qualcuno di cui potermi fidare, se magari dovessi avere stati ansiosi, mi fa sentire meglio.
Speriamo bene, che ansia stare in attesa che qualcuno ti chiami....sempre se mi chiami qualcuno!!!e l'ansia e la paura di non essere all'altezza dei compiti affidati, dell'ambiente in cui si lavora!!dovrei esser più sicura di me stessa, forse questa può essere la chiave di tutto, la mia insicurezza..
Grazie
vi ringrazio per avermi risposto in modo così celere, si in effetti anch'io vorrei tornare dallo psicologo, già parlare a volte di certe cose me le fa sentire meno pesanti, ma lo psicologo che avevo prima è stato trasferito e quindi dovrei andare da un altro medico e ricominciare da capo, a raccontare di me....valuterò l'idea, è sempre utile un pò di psicoterapia, anche se non voglio tornare a prendere antidepr., rispetto a prima sto molto meglio, e credo di potercela fare anche senza medicine, a parte qualche rossore o momenti particolari dove mi prende un pò d'ansia....
Per il lavoro spero davvero che mi chiami qualcuno, sono laureata e credo proprio di meritarmelo un lavoro decente, anche se di questi periodi!!
E'vero, gli sconosciuti a lavoro lo sono solo per i primi giorni, poi ci si fa amicizia, e non lo sono più....sentire che ho vicino qualcuno di cui potermi fidare, se magari dovessi avere stati ansiosi, mi fa sentire meglio.
Speriamo bene, che ansia stare in attesa che qualcuno ti chiami....sempre se mi chiami qualcuno!!!e l'ansia e la paura di non essere all'altezza dei compiti affidati, dell'ambiente in cui si lavora!!dovrei esser più sicura di me stessa, forse questa può essere la chiave di tutto, la mia insicurezza..
Grazie
[#5]
Gentile utente,
Quella di "non tornare a prendere un antidepressivo" è una sua posizione, che riduce le probabilità di risolvere il suo problema. Non è lei a decidere quali strumenti sono efficaci o quando deve finire il disturbo, pertanto come in ogni problema medico la cosa più saggia è seguire le prescrizioni di uno specialista, non "evitarle".
Quella di "non tornare a prendere un antidepressivo" è una sua posizione, che riduce le probabilità di risolvere il suo problema. Non è lei a decidere quali strumenti sono efficaci o quando deve finire il disturbo, pertanto come in ogni problema medico la cosa più saggia è seguire le prescrizioni di uno specialista, non "evitarle".
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 25/02/2009.
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