Allucinazioni?
da alcuni giorni, specialmente la notte, mi capita qualche volta di vedere 3-4 volte al giorno un puntino brillante che scompare immediatamente appena provo a fissarci lo sguardo.
Più ci penso, più fa capolino.
Sono in cura per disturbo da sintomi somatici e disturbo d'ansia generalizzato da uno psichiatra con Zoloft 50 mg.
La causa è ancora l'ansia? O devo rivolvermi ad un oculista?
Grazie
Più ci penso, più fa capolino.
Sono in cura per disturbo da sintomi somatici e disturbo d'ansia generalizzato da uno psichiatra con Zoloft 50 mg.
La causa è ancora l'ansia? O devo rivolvermi ad un oculista?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
Disturbo da sintomi somatici cosa sarebbe ? Che ha sintomi somatici o si fissa su elementi somatici, come potrebbe essere ad esempio in questo caso ?
Disturbo da sintomi somatici cosa sarebbe ? Che ha sintomi somatici o si fissa su elementi somatici, come potrebbe essere ad esempio in questo caso ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Spesso "entrambi" è per un compromesso, cioè per dar buono che comunque dei sintomi ci sono anche se uno poi se ne preoccupa in maniera esagerata. Ma spesso questa è una visione dall'interno del disturbo, in realtà il sintomo è di per sé definito da chi lo riferisce, per cui può sparire insieme alla preoccupazione.
[#4]
Ex utente
Tutto nasce dal timore di avere una grave malattia: questo comporta sia da un'attenzione ossessiva al proprio corpo perfettamente sano (nei, vista, digestione) sia somatizzazioni di vario genere (dolori muscolari, fascicolazioni, scosse etc), spesso causate dall'attenzione ossessiva al corpo. Il tutto spesso è accentuato dallo stress e attenuato dalla rassicurazione delle visite mediche negative.
E' chiaramente un circolo vizioso che si autoalimenta: paura malattie genera somatizzazioni o "patologizzazione" di sintomi fisiologici.
Faccio anche psicoterapia ma non è semplice capire cosa suscita questa paura per la propria salute.
E non è neppure semplice capire quando un sintomo è psigogeno o perfettamente fisiologico: ad esempio, al 99 % so benissimo che quel puntino luminoso non è niente ma questo non toglie che io sia veramente roso nel mio intimo dal terrore di un distacco della retina ergo cecità per quanto pensandoci razionalmente la cosa sia chiaramente ridicola.
Quindi il mio dilemma è:tornare dall'oculista?
Ci andai un anno fa perché ebbi panico per le mosche volanti.
I terrori sono tumori, cecità e malattie neurologiche.
E' successo decine di volte:
1) sintomo "ambiguo" ed associabile, in linea PURAMENTE teorica (cioè catastrofista) ad una malattia grave;
2) catastrofizzazione e pensieri rimuginanti su malattie gravi;
3) rassicurazione da parte di un medico e\o cessazione spontanea del sintomo, quasi per "esaurimento".
4) Nuovo sintomo "ambiguo" e si ricomincia da capo.
Prendo Zoloft 50 mg ed ebbi dei miglioramenti (anche se mi provocò all'inizio dei disturbi del sonno..quelli in realtà sembra che fossero veri) che però sembrano cessati e fra qualche settimana dovrò tornare dello psichiatra.
Qual è il problema? Che, in queste condizioni, è difficile capire quando un sintomo sia reale e non è molto ragionevole fare una visita medica per ogni sintomo anomalo.
Lo psichiatra e lo psicoterapeuta tendono a sminuire tutto dicendo che sono sano e devo convincerne ma niente toglie che, a forza di gridare al lupo, alla fine il lupo venga. Anche se sono benissimo che questo è un ragionamento intra ipocondriaco, per quanto non necessariamente fallace.
Distaccarsi dall'ipocondria per dare un giudizio sereno non è possibile e qualunque medico, appena sente quei sintomi, li prende per veri e per scrupolo mi fa fare analisi sui analisi.
E' chiaramente un circolo vizioso che si autoalimenta: paura malattie genera somatizzazioni o "patologizzazione" di sintomi fisiologici.
Faccio anche psicoterapia ma non è semplice capire cosa suscita questa paura per la propria salute.
E non è neppure semplice capire quando un sintomo è psigogeno o perfettamente fisiologico: ad esempio, al 99 % so benissimo che quel puntino luminoso non è niente ma questo non toglie che io sia veramente roso nel mio intimo dal terrore di un distacco della retina ergo cecità per quanto pensandoci razionalmente la cosa sia chiaramente ridicola.
Quindi il mio dilemma è:tornare dall'oculista?
Ci andai un anno fa perché ebbi panico per le mosche volanti.
I terrori sono tumori, cecità e malattie neurologiche.
E' successo decine di volte:
1) sintomo "ambiguo" ed associabile, in linea PURAMENTE teorica (cioè catastrofista) ad una malattia grave;
2) catastrofizzazione e pensieri rimuginanti su malattie gravi;
3) rassicurazione da parte di un medico e\o cessazione spontanea del sintomo, quasi per "esaurimento".
4) Nuovo sintomo "ambiguo" e si ricomincia da capo.
Prendo Zoloft 50 mg ed ebbi dei miglioramenti (anche se mi provocò all'inizio dei disturbi del sonno..quelli in realtà sembra che fossero veri) che però sembrano cessati e fra qualche settimana dovrò tornare dello psichiatra.
Qual è il problema? Che, in queste condizioni, è difficile capire quando un sintomo sia reale e non è molto ragionevole fare una visita medica per ogni sintomo anomalo.
Lo psichiatra e lo psicoterapeuta tendono a sminuire tutto dicendo che sono sano e devo convincerne ma niente toglie che, a forza di gridare al lupo, alla fine il lupo venga. Anche se sono benissimo che questo è un ragionamento intra ipocondriaco, per quanto non necessariamente fallace.
Distaccarsi dall'ipocondria per dare un giudizio sereno non è possibile e qualunque medico, appena sente quei sintomi, li prende per veri e per scrupolo mi fa fare analisi sui analisi.
[#5]
"Anche se sono benissimo che questo è un ragionamento intra ipocondriaco, per quanto non necessariamente fallace."
Il ragionamento ipocondriaco non può essere in assoluto assurdo, in quanto iper-razionale. Anticipa e rende sempre importante ciò che non lo è mai o quasi mai. Peraltro la reazione alla malattia non è quasi mai ipocondriaca.
Il punto 3) del suo percorso alimenta l'ipocondria.
Il ragionamento ipocondriaco non può essere in assoluto assurdo, in quanto iper-razionale. Anticipa e rende sempre importante ciò che non lo è mai o quasi mai. Peraltro la reazione alla malattia non è quasi mai ipocondriaca.
Il punto 3) del suo percorso alimenta l'ipocondria.
[#6]
Ex utente
Lo so bene.
Ad ogni modo se avessi un forte dolore fisico, non la prenderei per somatizzazione e avrei una risposta "normale" come pure se mi comparisse un lampo nel campo visivo o diventassi incapace di parlare (salvo uno sia Anna O.)
Sono sintomi ben difficilmente causati dall'ansia salvo casi rarissimi..
Ma c'è una gamma di sintomi in cui oggettivamente anche per un medico è difficile distinguere la natura psichica o organica.
Qui infatti parliamo di un puntino, forse perfino immaginario.
In attesa di tornare dallo psichiatra a fine mese per vedere come reimpostare la terapia, la mia strategia è questa: tentare di ignorare, per il momento, il sintomo sfruttando la sua natura spesso temporanea.
Se però continua, -facciamo 7-10 giorni-, sentire un medico.
Ad ogni modo se avessi un forte dolore fisico, non la prenderei per somatizzazione e avrei una risposta "normale" come pure se mi comparisse un lampo nel campo visivo o diventassi incapace di parlare (salvo uno sia Anna O.)
Sono sintomi ben difficilmente causati dall'ansia salvo casi rarissimi..
Ma c'è una gamma di sintomi in cui oggettivamente anche per un medico è difficile distinguere la natura psichica o organica.
Qui infatti parliamo di un puntino, forse perfino immaginario.
In attesa di tornare dallo psichiatra a fine mese per vedere come reimpostare la terapia, la mia strategia è questa: tentare di ignorare, per il momento, il sintomo sfruttando la sua natura spesso temporanea.
Se però continua, -facciamo 7-10 giorni-, sentire un medico.
[#7]
La natura psichica è organica. Il cervello si esprime con certi segni, cioè pensieri, modi di presentare le cose, comportamenti rispetto a ciò che si denuncia come sintomo etc.
Purtroppo, non è sempre chiaro e codificato in maniera chiara, si entra nel vicolo cieco del "sarà organico o non organico", per poi spesso finire a metà, magari senza comprendere il meccanismo proprio dell'ipocondria.
Purtroppo, non è sempre chiaro e codificato in maniera chiara, si entra nel vicolo cieco del "sarà organico o non organico", per poi spesso finire a metà, magari senza comprendere il meccanismo proprio dell'ipocondria.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.6k visite dal 09/09/2019.
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