Ipocondria
Buongiorno cari Dottori, sono un ragazzo di 21 anni e ho deciso di chiedervi consulto per un problema che mi attanaglia ormai da più di un anno: la mia ipocondria. Inizio col dire che sono sempre stato un ragazzo particolarmente "attento" al mio stato di salute ma nell'ultimo anno sono passato da un'attenzione (direi) giustificata ad una vera e propria ossessione. Ogni piccolo malessere o sintomo percepito mi porta a pensare a malattie gravissime di qualsiasi tipo. In particolare, negli ultimi 6 mesi la mia preoccupazione assoluta era data dal fatto che avessi potuto contrarre l'HIV e ciò mi ha portato ad effettuare più test di controllo (tutti negativi). Recentemente a causa di un linfonodo sottomandibolare gonfio ed a continui mal di gola ho pensato di avere un tumore orofaringeo, e proprio in questi giorni a causa di una sensazione di pesantezza all'occhio destro ho pensato ad un possibile glaucoma. Tutto ciò mi porta, ovviamente, a voler consultare numerosi specialisti.
Tuttavia, ho dei sintomi concreti, da circa un mese e mezzo il linfonodo si gonfia e sgonfia a giorni alterni (sono stato da un otorinolaringoiatra, il quale mi ha diagnosticato una tonsilla criptica), la parte interna del labbro inferiore è costantemente gonfia e mi sento sempre affaticato e stanco. Da aggiungere la sensazione di pesantezza all'occhio destro ed una leggera nausea. Ho cercato di spiegare ai miei genitori la mia situazione ed anche al mio medico curante al quale ho chiesto di darmi una mano per la mia ipocondria. Niente da fare, mi ha risposto di essere meno ansioso, di togliermi questi brutti pensieri dalla testa e di godermi la mia giovinezza. I miei genitori, neanche sotto mia esplicita richiesta, intendono mandarmi da uno psicoterapeuta e non essendo indipendente economicamente non posso andarci. Non so neanche se sia l'eccessivo studio per gli esami universitari e l'ansia che ne deriva ad accentuare questa mia problematica. Tutto ciò mi impedisce di godermi la vita, influenza negativamente i miei rapporti interpersonali e mi porta ad uno stato di isolamento.
Cari dottori, grazie in anticipo per il vostro supporto, aspetto consigli su come poter affrontare questa situazione nel migliore dei modi.
Tuttavia, ho dei sintomi concreti, da circa un mese e mezzo il linfonodo si gonfia e sgonfia a giorni alterni (sono stato da un otorinolaringoiatra, il quale mi ha diagnosticato una tonsilla criptica), la parte interna del labbro inferiore è costantemente gonfia e mi sento sempre affaticato e stanco. Da aggiungere la sensazione di pesantezza all'occhio destro ed una leggera nausea. Ho cercato di spiegare ai miei genitori la mia situazione ed anche al mio medico curante al quale ho chiesto di darmi una mano per la mia ipocondria. Niente da fare, mi ha risposto di essere meno ansioso, di togliermi questi brutti pensieri dalla testa e di godermi la mia giovinezza. I miei genitori, neanche sotto mia esplicita richiesta, intendono mandarmi da uno psicoterapeuta e non essendo indipendente economicamente non posso andarci. Non so neanche se sia l'eccessivo studio per gli esami universitari e l'ansia che ne deriva ad accentuare questa mia problematica. Tutto ciò mi impedisce di godermi la vita, influenza negativamente i miei rapporti interpersonali e mi porta ad uno stato di isolamento.
Cari dottori, grazie in anticipo per il vostro supporto, aspetto consigli su come poter affrontare questa situazione nel migliore dei modi.
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" Niente da fare, mi ha risposto di essere meno ansioso, di togliermi questi brutti pensieri dalla testa e di godermi la mia giovinezza"
Cioè come si fa a togliersi i pensieri dalla testa ? Uno dovrebbe avere questo potere, di decidere come deve girargli il cervello ?
Prima di decidere che tipo di cure fare, poiché per l'ipocondria ne esistono, e non è detto che l'impegno economico debba essere di chissà quale portata, una visita psichiatrica mi sembra il passo più sensato.
Cioè come si fa a togliersi i pensieri dalla testa ? Uno dovrebbe avere questo potere, di decidere come deve girargli il cervello ?
Prima di decidere che tipo di cure fare, poiché per l'ipocondria ne esistono, e non è detto che l'impegno economico debba essere di chissà quale portata, una visita psichiatrica mi sembra il passo più sensato.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Ex utente
Buongiorno Dottore, la ringrazio per la celere risposta. Ho chiesto ai miei genitori di farmi fare una visita psichiatrica ma credono che io iperbolizzi la mia problematica. Ho deciso, dunque, di andare da solo da uno psichiatra per farmi visitare.
Volevo chiederle in cosa potrebbe consistere la cura.. lo psichiatra potrebbe somministrarmi dei farmaci? Perché non sono molto propenso ad assumere psicofarmaci. Opterei maggiormente, qualora fosse utile, per la psicoterapia.
Volevo chiederle in cosa potrebbe consistere la cura.. lo psichiatra potrebbe somministrarmi dei farmaci? Perché non sono molto propenso ad assumere psicofarmaci. Opterei maggiormente, qualora fosse utile, per la psicoterapia.
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Ex utente
Buonasera Dottore, la ringrazio infinitamente per la risposta e mi scusi per non averle risposto in tempi celeri.
Ho deciso di aspettare prima di prendere qualsiasi tipo di decisione ma si è ripresentata la fobia del HIV (nonostante non abbia avuto nessun tipo di rapporto sessuale negli ultimi mesi). Ho deciso dunque di prendere appuntamento presso uno psichiatra per debellare una volta per tutte questo problema che mi sta distruggendo, in senso stretto, psicologicamente.
Ho deciso di aspettare prima di prendere qualsiasi tipo di decisione ma si è ripresentata la fobia del HIV (nonostante non abbia avuto nessun tipo di rapporto sessuale negli ultimi mesi). Ho deciso dunque di prendere appuntamento presso uno psichiatra per debellare una volta per tutte questo problema che mi sta distruggendo, in senso stretto, psicologicamente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.1k visite dal 03/09/2019.
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