I sintomi che gli descrivo sono quelli
Ho 40 anni, e sono stato già più volte in cura per problemi di ansia (principalmente, ipocondria e forte preoccupazione per lo stato di salute dei miei congiunti, specialmente dei miei anziani genitori). Ho preso per vari anni la sertralina (50mg. al giorno) e ho anche seguito delle psicoterapie.
A settembre dello scorso anno, credendo di stare meglio, ho chiesto al mio terapeuta di smettere con la sertralina e con le terapie.
Per qualche tempo sono stato bene, ma da Natale ho ricominciato a stare male: risveglio precoce, tristezza profonda al risveglio che dura tutta la mattina e sovente anche oltre, angoscia e pensieri negativi ricorrenti, mal di stomaco.
Sperando che la cosa si risolvesse da sola, ho lasciato passare un po' di tempo. Ora però sto per partire per l'estero, dove mi fermerò per alcuni mesi per motivi di lavoro, e temendo in un ulteriore peggioramento ho chiesto al mio medico di prescrivermi di nuovo la sertralina, che sto prendendo da una settimana.
Negli ultimi giorni, però, il mio stato è ulteriormente peggiorato: il risveglio precoce è costante, mi sveglio madido di sudore e di giorno lo stato ansioso è costante e non mi dà tregua, e sono completamente inappetente. Ieri ho deciso di tornare dal mio psichiatra per un consiglio (anche se sto per partire fra due giorni). Lui mi ha detto che i sintomi che gli descrivo sono quelli di una depressione importante, e questo mi ha molto allarmato. Mi ha anche tranquillizzato sul fatto che la sertralina ha bisogno di più tempo per dare i suoi effetti, e che all'inizio può peggiorare i sintomi ansiosi.
Per fortuna, all'estero non sarò solo (ci sarà anche il mio compagno), e questo mi rassicura.
Ho però nonostante questo molta paura: che cosa farò se i farmaci non faranno effetto? mi troverò all'estero, bloccato e senza la possibilità di risolvere il problema?
A settembre dello scorso anno, credendo di stare meglio, ho chiesto al mio terapeuta di smettere con la sertralina e con le terapie.
Per qualche tempo sono stato bene, ma da Natale ho ricominciato a stare male: risveglio precoce, tristezza profonda al risveglio che dura tutta la mattina e sovente anche oltre, angoscia e pensieri negativi ricorrenti, mal di stomaco.
Sperando che la cosa si risolvesse da sola, ho lasciato passare un po' di tempo. Ora però sto per partire per l'estero, dove mi fermerò per alcuni mesi per motivi di lavoro, e temendo in un ulteriore peggioramento ho chiesto al mio medico di prescrivermi di nuovo la sertralina, che sto prendendo da una settimana.
Negli ultimi giorni, però, il mio stato è ulteriormente peggiorato: il risveglio precoce è costante, mi sveglio madido di sudore e di giorno lo stato ansioso è costante e non mi dà tregua, e sono completamente inappetente. Ieri ho deciso di tornare dal mio psichiatra per un consiglio (anche se sto per partire fra due giorni). Lui mi ha detto che i sintomi che gli descrivo sono quelli di una depressione importante, e questo mi ha molto allarmato. Mi ha anche tranquillizzato sul fatto che la sertralina ha bisogno di più tempo per dare i suoi effetti, e che all'inizio può peggiorare i sintomi ansiosi.
Per fortuna, all'estero non sarò solo (ci sarà anche il mio compagno), e questo mi rassicura.
Ho però nonostante questo molta paura: che cosa farò se i farmaci non faranno effetto? mi troverò all'estero, bloccato e senza la possibilità di risolvere il problema?
[#1]
Gentile utente,
il trattamento prescritto avra' il suo effetto a dose piena dopo 3-4 settimane di trattamento.
A secondo del paese dove si trovera' potra' eventualmente chiedere una visita psichiatrica qualora il suo trattamento non dovesse funzionare.
E' comunque utile fare controlli periodici.
il trattamento prescritto avra' il suo effetto a dose piena dopo 3-4 settimane di trattamento.
A secondo del paese dove si trovera' potra' eventualmente chiedere una visita psichiatrica qualora il suo trattamento non dovesse funzionare.
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[#2]
Ex utente
Grazie per la celerità.
In effetti, la frase del mio medico ("una depressione importante") mi risuona in testa e questo amplifica ulteriormente l'ansia preesistente: in effetti, da quando sono stato dal mio psichiatra mi sento decisamente peggio.
Sebbene sia stato in cura in passato, non è mai stato per una "depressione" (o per lo meno non è mai stato usato questo termine), e sentirlo riferire a me mi ha allarmato: sarà l'effetto dei mass media, ma intorno alla depressione si è creato un alone terribile, per cui una diagnosi del genere suona come definitiva e senza speranza, come quella di un tumore o di una grave malattia incurabile.
Specie su un ipocondriaco come il sottoscritto.
Ho una domanda: il medico mi ha prescritto anche del Lorazepam per dormire (20 gocce). Per quanto lo posso prendere? E inoltre: lo posso prendere anche di giorno, oppure causa troppa sonnolenza?
In effetti, la frase del mio medico ("una depressione importante") mi risuona in testa e questo amplifica ulteriormente l'ansia preesistente: in effetti, da quando sono stato dal mio psichiatra mi sento decisamente peggio.
Sebbene sia stato in cura in passato, non è mai stato per una "depressione" (o per lo meno non è mai stato usato questo termine), e sentirlo riferire a me mi ha allarmato: sarà l'effetto dei mass media, ma intorno alla depressione si è creato un alone terribile, per cui una diagnosi del genere suona come definitiva e senza speranza, come quella di un tumore o di una grave malattia incurabile.
Specie su un ipocondriaco come il sottoscritto.
Ho una domanda: il medico mi ha prescritto anche del Lorazepam per dormire (20 gocce). Per quanto lo posso prendere? E inoltre: lo posso prendere anche di giorno, oppure causa troppa sonnolenza?
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