Sintomatologia astinenza benzodiazepine

A gennaio scorso, dopo una settimana circa di insonnia praticamente totale, ho assunto Minias a dosaggio 10/15 gocce per circa un mese, ma a causa dell'assunzione non costante e ad un irregolare scalaggio, sono comparsi dei fortissimi sintomi di astinenza (miclonie, irrequietezza, forti brividi, sino a episodi di delirio, depressione e derealizzazione). Rivoltomi ad un neurologo mi ha dato una terapia di depakin 500, Sonirem 20 gocce e xanax 1 mg a rialscio prolungato. Con il passare dei mesi mi sono poi rivolto ad uno psichiatra riuscendo a passare a xanax 0. 5 rp, sostituendo il depakin con il deniban e ancora sonirem che però non riesce a farmi dormire più di 4/5 ore al massimo. Con il trascorrere del tempo i sintomi continuano a peggiorare: mal di testa, confusione mentale, male e bruciore agli occhi, letargia diurna, formicolio alla pelle e parestesie in diversi punti, soprattutto sotto la pianta dei piedi, iperacusia, ipersensibilità alla luce, perdite di memoria, assenza di qualsiasi sintomo e sensazione, irrequietezza e sintomi paragonabili al delirio. Mi sento davvero devastato da questa situazione, sono in un malessere generale pieno di sintomi di astinenza che mi stanno rendendo la vita invivibile. Martedì prossimo ho un nuovo consulto psichiatrico ma temo di fare un ennesimo buco nell'acqua. Vivo nell'angoscia e rimorso di aver cominciato e mal assunto quella maledetta terapia di minias e temo che questa situazione sia irreversibile o che si possano essere determinati danni neurologici irreversibili. Vorrei abbandonare sia lo xanax che il sonirem, ma soprattutto vorrei uscire da questo status che ha fatto maturare persino l'orientamento al pensiero verso il gesto estremo che ponga fine a questo indescrivibile malessere. Spettabili Dottori forse la strada giusta da percorrere potrebbe essere quella di assumere una benzodiazepine ad emivita più lunga e poi scalare lentamente? Le sintomatologie sono reversibili? Può uno stato di astinenza da benzodiazepine essersi determinato stabilmente in maniera cronica?
In attesa ringrazio anticipatamente, Nicola.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

Scusi ma se l'unica cura è stata un sonnifero, la cosa pi
verosimile è che il disturbo che si stava sviluppando e comprendeva l'insonnia non sia stato trattato, per cui la sospensione adesso si è complicata. Strano che solo per 10 gocce abbia avuto intensi sintomi da sospensione, addirittura episodi di "delirio" (forse non intende quello che tecnicamente significa delirio).
Ripartirei dalla diagnosi attuale. Se inoltre sta assumendo ora xanax, il discorso della sospensione non c'entra niente, e probabilmente neanche prima era il fattore fondamentale.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Spettabile Dottore, grazie per l'immediata risposta.
Il fattore iniziale che non trova spiegazione, se non legato ad una astinenza innescata da Minias (ricordo che da 15 gocce ne assunsi 8 poi 5 poi tornai a 10 alternado in maniera non costante) è che all'inizio io riuscivo a fare sport, attività lavorativa e relazioni sociali sino al giorno (primi di febbraio) andai via rapidamente da lavoro con sintomo di forte confusione mentale, irrequietezza con difficoltà di controllo dei movimenti e sensazione di ansia incontrollabile (quello che ho definito delirio), e si ripeterono altri episodi anche nei giorni successivi che mi impedirono di recarmi a lavoro nei giorni successivi sino a che il neurologo non mi prescrisse lo xanax che riusciva un po' a controllare i sintomi. Sono passati mesi e quei sintomi infernali continuano a riempire le mie giornate, anzi peggiorano sempre più e non riesco a darne la minima spiegazione se non derivanti da un'astinenza cronica che si è stabilita: acufene, fastidio alla pelle, confusione mentale, iperacusia con acufene lato sinistro, debolezza e scoordinamento dei movimenti, fastidio della luce del sole, incontrollabilità dei movimenti, depressione e derealizzazione, ma soprattutto il fastidio di non riuscire a percepire nessuna sensazione, emozione o piacere con il solo desiderio di chiudermi in casa e gettarsi sul letto con gli occhi che no riescono a stare aperti ma senza sensazione di sonno. Nelle sedute psichiatriche che ho effettuato mi dà impressione che sia stato dato poco peso ad una situazione molto complessa a parer mio. Mi sento devastato e non riesco a vedere spiragli: quali altri fattori psichiatrici possono determinare suddetti sintomi se non un'astinenza ormai cronica secondo me? Dall'alto della sua esperienza cosa può stabilire un'insieme tale di sintomatologie?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
L'astinenza non è cronica, ora non sussiste neanche, lei sta prendendo benzodiazepine.
Ha un disturbo non trattato che si fa sentire coi suoi sintomi. Questo è il problema.

PS Delirio non è un'ansia incontrollabile, per cui non lo usi per descrivere la cosa perché potrebbe generare confusione.
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Utente
Utente
Spettabile Dottore, cerco di esporle meglio la mia sintomatologia attuale per cercare di darle una definizione: elevata confusione mentale con quasi assoluta difficoltà di concentrazione, forte mal di testa, irrequietezza, parestesie plantari e alle mani con formicolio generalizzato e fastidio al contatto con la pelle, fastidio della luce, iperacusia con acufene lato sinistro, sensazione di mente vuota e difficoltà ad esprimere un concetto con forti vuoti di memoria (dimentico dove parcheggio la macchina o a volte non ricordo i nomi dei colleghi), derealizzazione e depressione, inappetenza con difficoltà digestive e gonfiore alla pancia, difficoltà ad espellere le feci, insonnia totale se non 4/5 ore perché assumo Sonirem. La cosa che più mi strugge è l'assoluta mancanza di sensazioni e sentimenti: non riesco a provare piacere assolutamente in nessun modo, nemmeno dell'abbraccio di mia figlia. Nei vari consulti ho difficoltà persino ad esporre l'insieme di così tante sintomatologie. Mi dia un consiglio o qualche indicazione che possa dare una qualche spiegazione a questa situazione. Parlo di delirio perché la confusione mentale e il fastidio alla pelle è davvero forte, e non riesco a trovare giovamento in nessuna posizione.
La situazione è davvero disperata e le cure continuo a non dare giovamenti. Se prima lo xanax tendeva ad alleviare, ora non avverto nessun cambiamento, forse i 0,5 rp non sono più sufficienti e per questo temo possa essere astinenza. Dalla sua esperienza cosa può sconvolgere tanto il sistema nervoso? Potrebbero anche esser stati errati dosaggi di benzodiazepine? Quale disturbo no trattato potrebbe essere? Come si spiega un totale peggioramento dopo l'assunzione del minias?
Cordialmente, Nicola.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Forse non ci siamo intesi. Le sto indicano che il termine delirio indica altro, quindi se deve descrivere i sintomi usi parole normali che si fa capire meglio.

Lei si sta preoccupando a senso unico di aspetti irrilevanti. e che anche prima non sembrano centrali.

Al momento ha depakin e deniban come cura psichiatrica effettiva, ma non è chiaro se per un disturbo bipolare o se il neurologo lo ha dato per i sintomi di presunta astinenza.

In ogni caso, se con questa cura i risultati dopo alcune settimane sono questi, va rivista. Anche perché la diagnosi non mi pare emerga chiaramente dal suo racconto. E' stata formulata ?
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Utente
Utente
Spettabile Dottore, scusi se non so ben esporre le sintomatologie, ma come indicare una fortissima confusione mentale mista a irrequietezza incontrollabile che porta a contorcermi in alcuni momenti? Potrebbe darmi indicazioni sulle sintomatologie da delirio in modo da farmi chiarezza? Al momento lo specialista ritiene debba trattarsi di ansia depressiva. Ma la cosa non mi convince molto e la mia idea di astinenza è sorretta anche dal mio desiderio di assumere benzodiazepine perché le ritengo al momento che siano l'unica cosa che possa darmi relax e sollievo a questo stato di malessere generale. Dottore da cosa possono derivare le parestesie doloranti alle mani ed ai piedi accompagnate da formicolii sparsi alla pelle? E la forte derealizzazione comparsa dopo qualche settimana di minias? Lei che è specializzato in tema di farmaci non crede che lunghe assunzioni di xanax e sonirem possano aver influito deprimendo il sistema nervoso? Mi scuso se mi esprimo in maniera confusionaria, ma faccio davvero difficoltà a concentrarmi e trovare le parole giuste e in alcuni momenti gli occhi tendono a chiudersi anche se non ho sintomi di sonno. Mi sembra davvero di essere in un tunnel senza uscita, e temo che una forte insonnia con forse lieve depressione iniziale si sia tramutato in qualcosa di complesso dall'assunzione iniziale del minias, che se non erro non va mai assunto assoluto come terapia iniziale. Ho appuntamento martedì prossimo per una nuova visita, ma sinceramente nutro poca fiducia: i sintomi di malessere sono davvero debilitanti. Come ritiene possa essere affrontata la situazione?
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Utente
Utente
Spettabile Dottore, le volevo aggiungere: può influire l'assunzione del minias direttamente con cucchiaino senza essere diluito in acqua? Ricordo vagamente di averlo assunto alcune volte, in dose terapeutica, senza diluirlo in acqua, e l'effetto era più efficace. Non potrebbe essere anche questo un piccolo fattore di errata assunzione del medicinale?
Cordialmente, Nicola.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Dico semplicemente di non usare termini tecnici, usi quelli che vuole. Così si fa in genere. Evita equivoci.
Ha la tendenza a usarli, anche "derealizzazione". Non è che se uno dice derealizzazione si capisce che soffra di quello, è meglio che uno descriva come si sente.

Inoltre, se intende continuare con questo ragionamento a senso unico sul minias che non ha senso, per me è inutile proseguire il discorso.
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Utente
Utente
Spettabile Dottore, non intendo di certo fossilizzare l'argomento sul Minias, ma è a parere mio che l'ho vissuta, un fattore determinante e forse anche scatenante che dovrebbe aiutare ad orientarsi per definire situazione attuale e terapia. Non usando termini tecnici, la sintomatologia comprende: elevata confusione mentale, debolezza fisica, insonnia (attualmente il sonirem riesce a farmi dormire 2/3 soltanto)parestesie plantari e alle mani, formicolii, irrequietezza, poca fluidità nei movimenti (soprattutto quando faccio le scale), vuoti di memoria e difficoltà a gestire le attività anche le più semplici, mal di testa e agli occhi con bruciore e sensazione che gli occhi tendano a chiudersi. Nella seduta di domani vorrei ridefinire la situazione con lo psichiatra e rivedere completamente la terapia ma non credo sia facile. E' davvero difficile andare avanti così: un EEG potrebbe aiutare a comprendere la presenza di problematiche di fondo? Oppure un'eventuale TAC cerebrale? Dottore mi dia qualche indicazione su come orientarmi e come interpretare la situazione. Voglio provare ad essere fiducioso e ottimista ma le assicuro che mi viene difficile. La situazione mi rende difficile relazionarmi persino con i familiari. Voglio tornare a sorridere. Lei che ne avrà visti di casi particolari, quale crede sia la strada da percorrere?
Cordialmente, Nicola.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Come dicevo, ripartirei semplicemente dalla diagnosi. Che sintomi simili non abbiano risposto ai farmaci menzionati fino ad ora non mi pare un elemento che debba destare preoccupazione.
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Utente
Utente
Spettabile dottore la informo del risultato della visita. La psichiatra ritiene che abbia assunto abbastanza benzodiazepine e si procede per toglierle assumendo en gocce 20 mattino e 5 al pomeriggio scalando 2 gtt ogni 2 giorni e ugualmente sonirem 2 gocce in meno ogni 2 giorni. Così in circa 15|20 gg dovrei azzerare. Non crede sia troppo rapida come dismissione? Ha poi tolto il deniban e inserito trittico 150 la sera per dormire e brintellix. Senza indicazioni farmaceutiche ritiene che sia una strada corretta? Spero che quantomeno mi aiutino a riavere la lucidità mentale e stili sufficienti per affrontare il lavoro.
Cordialmente Nicola
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Di solito la riduzione riesce bene quando uno sta bene per effetto di una cura come quella prescritta. Se invece si procede a sospendere mentre si sta introducendo la cura, può darsi riesca con difficoltà o non riesca.
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