Forme d ansia
Buongiorno.
Vorrei chiedere un parere cortesemente.. . poco dopo essere uscito dalla maturità, all’età di 18 anni, ho iniziato piano piano ad avere ossessioni riguardo alla fobia del vomito.. dopo un lungo percorso psicoterapeutico che tutt’ora non ho abbandonato, pian piano si è alleviato fino a scomparire, restandomi solo l’attacco di panico quando ho la sensazione di vomitare..
Passato un po’ di tempo, ad oggi, all’eta di 26 anni, dopo aver iniziato una relazione con una ragazza, sono sempre stato un po’ incerto ma non ho mai voluto porre fine alla relazione.. fatto sta che l’ansia è sfociata in doc da relazione con momenti invalidanti.. così nonostante le sedute settimanali dallo psicologo, mia mamma ha deciso di portarmi da uno Psichiatra al quale ho spiegato questa situazione.. inizialmente mi ha prescritto escitalopram + xanax, dopo avermi riferito i possibili effetti collaterali, tra cui nausea, ho chiesto se potesse esserci un’alternativa.. . così mi diede il sulamid dicendomi che era per preparare lo stomaco.. assumo il sulamid, di giorno sto bene, verso sera inizio ad avere confusione, a non capire niente, con conseguenti attacchi di panico.. vado a letto la sera e mi sveglio il mattino dopo letteralmente terrorizzato dal farmaco; decido allora di contattare il mio psichiatra dicendoGli dello spavento che ho avuto e che non volevo prenderlo.. dopo qualche ora del giorno seguente all’assunzione iniziò a sentire specie delle scosse con conseguente forte irrequietezza e da lì il delirio.. . allora era marzo.. successivamente ho continuato ad andare dal mio psichiatra il quale mi ha scongiurato’ di prendere quantomeno xanax rp 1mg.. la situazione non è cambiata e tutt’ora, avendo abbassato lo xanax a 0, 50 rp, ho queste situazioni quasi giornaliere in cui l’umore oscilla, e dal nulla mi vengono addosso questi cali d’umore con annessi pensieri brutti e paure riguardo al farmaco.. . queste situazioni durano da un’ora a quasi tutto il giorno, fino ad arrivare a sera che mi passa dal nulla.. . in queste situazioni cerco di trovare soluzioni per provare a evitare di averle di nuovo, mentre quando sono sereno è come se fossi un’altra persona, non ci penso e vedo tutto diversamente, tutto nella normalità, senza un’eccessiva Paura e angoscia..
Il mio psicologo sostiene che sia dovuto da situazioni in cui io mi metto in gioco nella vita e che producono cambiamenti radicali nella mia vita.. .
Io allora provo solo con la terapia provando a dimenticarmi della possibile assunzione di un farmaco, e con lo psicologo sono riuscito a capire che il farmaco non è l’unica cura come mi è stato detto, ma solo un aiuto in fase acuta.. ma non riesco proprio ad assumerlo.. . se provo a trovare soluzioni o sfoghi mi si allevia il tutto ma solo per un paio di giorni, finché non mi si presenta di nuovo questo tunnel’ e allora ripenso a dover prendere farmaci in grado di aiutarmi ma non riuscendo ricado nel panico
Chiedo scusa a tutti per la lunghezza ma volevo essere chiaro
Vorrei chiedere un parere cortesemente.. . poco dopo essere uscito dalla maturità, all’età di 18 anni, ho iniziato piano piano ad avere ossessioni riguardo alla fobia del vomito.. dopo un lungo percorso psicoterapeutico che tutt’ora non ho abbandonato, pian piano si è alleviato fino a scomparire, restandomi solo l’attacco di panico quando ho la sensazione di vomitare..
Passato un po’ di tempo, ad oggi, all’eta di 26 anni, dopo aver iniziato una relazione con una ragazza, sono sempre stato un po’ incerto ma non ho mai voluto porre fine alla relazione.. fatto sta che l’ansia è sfociata in doc da relazione con momenti invalidanti.. così nonostante le sedute settimanali dallo psicologo, mia mamma ha deciso di portarmi da uno Psichiatra al quale ho spiegato questa situazione.. inizialmente mi ha prescritto escitalopram + xanax, dopo avermi riferito i possibili effetti collaterali, tra cui nausea, ho chiesto se potesse esserci un’alternativa.. . così mi diede il sulamid dicendomi che era per preparare lo stomaco.. assumo il sulamid, di giorno sto bene, verso sera inizio ad avere confusione, a non capire niente, con conseguenti attacchi di panico.. vado a letto la sera e mi sveglio il mattino dopo letteralmente terrorizzato dal farmaco; decido allora di contattare il mio psichiatra dicendoGli dello spavento che ho avuto e che non volevo prenderlo.. dopo qualche ora del giorno seguente all’assunzione iniziò a sentire specie delle scosse con conseguente forte irrequietezza e da lì il delirio.. . allora era marzo.. successivamente ho continuato ad andare dal mio psichiatra il quale mi ha scongiurato’ di prendere quantomeno xanax rp 1mg.. la situazione non è cambiata e tutt’ora, avendo abbassato lo xanax a 0, 50 rp, ho queste situazioni quasi giornaliere in cui l’umore oscilla, e dal nulla mi vengono addosso questi cali d’umore con annessi pensieri brutti e paure riguardo al farmaco.. . queste situazioni durano da un’ora a quasi tutto il giorno, fino ad arrivare a sera che mi passa dal nulla.. . in queste situazioni cerco di trovare soluzioni per provare a evitare di averle di nuovo, mentre quando sono sereno è come se fossi un’altra persona, non ci penso e vedo tutto diversamente, tutto nella normalità, senza un’eccessiva Paura e angoscia..
Il mio psicologo sostiene che sia dovuto da situazioni in cui io mi metto in gioco nella vita e che producono cambiamenti radicali nella mia vita.. .
Io allora provo solo con la terapia provando a dimenticarmi della possibile assunzione di un farmaco, e con lo psicologo sono riuscito a capire che il farmaco non è l’unica cura come mi è stato detto, ma solo un aiuto in fase acuta.. ma non riesco proprio ad assumerlo.. . se provo a trovare soluzioni o sfoghi mi si allevia il tutto ma solo per un paio di giorni, finché non mi si presenta di nuovo questo tunnel’ e allora ripenso a dover prendere farmaci in grado di aiutarmi ma non riuscendo ricado nel panico
Chiedo scusa a tutti per la lunghezza ma volevo essere chiaro
[#1]
Gentile utente,
Sta semplicemente evitando la cura, con il farmaco che viene inglobato in suo modello generale di paura. I primi giorni può star peggio, anche con l'acqua se è convinto che sia un farmaco e le faccia qualcosa di negativo.
Per quanto concerne la terapia farmacologica, è una sciocchezza che serva solo in fase acuta, non capisco come si possa affermare una cosa del genere.
Sta semplicemente evitando la cura, con il farmaco che viene inglobato in suo modello generale di paura. I primi giorni può star peggio, anche con l'acqua se è convinto che sia un farmaco e le faccia qualcosa di negativo.
Per quanto concerne la terapia farmacologica, è una sciocchezza che serva solo in fase acuta, non capisco come si possa affermare una cosa del genere.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Grazie per la risposta immediata. Ha ragione, se posso essere sincero, ho molta paura di prenderlo! Talmente tanta da non riuscire a farlo! Ma questa dovuta all’ effetto che ho avuto! Se posso essere sincero ero anche contento di provare questa soluzione!Che altra soluzione potrei adottare?
Grazie
Grazie
[#3]
Ma la sua paura è rivolta a ciò il "farmaco" rappresenta come paura, ha poco a che vedere con la sua funzione e i suoi meccanismi.
Le cure ci sono, non ha senso ripiegare su soluzioni che non costituiscono quelle standard.
Le cure ci sono, non ha senso ripiegare su soluzioni che non costituiscono quelle standard.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 26/08/2019.
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