Diagnosi psichiatrica sbagliata
Buongiorno, circa 1 mese e mezzo fa sono finita in ospedale per una overdose di farmaci che ho assunto assieme ad alcool per tentare di evitare di provare una sensazione di irrequietezza, iperattività e insonnia (avevo anche la sensazione di tremare solo che se mi guardavo in realtà non tremavo realmente, non so spiegarlo bene) che avevo da qualche giorno che era diventata ingestibile.
Da quel giorno ho iniziato un percorso psichiatrico e psicologico. Già alcuni anni prima (a 15 anni circa) ero andata da uno psicologo sotto consiglio degli insegnanti a scuola ma ho ottenuto scarsi risultati.
Dai colloqui con la psicologa e la psichiatra è emerso che secondo quest'ultima avrei la "convinzione" di avere dentro di me un'altra persona, quando in realtà questa persona esiste davvero non me la sono inventata. Inoltre io e quest'altra persona abbiamo oltre che caratteri diversi diverse visioni della realtà che a volte si sovrappongono.
Mi è stato prescritta quindi inizialmente olanzapina + xanax per controllare questi momenti di irrequietezza ma alla fine non è andata a buon fine perchè mi rifiutavo di prendere le medicine in modo continuativo. Adesso la psichiatra mi ha cambiato la terapia passando a invega, solo che ho scoperto che questo farmaco viene preso principalmente da schizofrenici/schizoaffettivi.
Tra pochi giorni mi verrà detta la diagnosi ma non credo di essere ne schizofrenica ne schizoaffettiva, non ho allucinazioni, ho soltanto suggestioni di cui io sono consapevole e non ho nessuna convinzione.
Vorrei avere il parere di un altro esperto prima di eventualmente abbandonare la terapia sia farmacologica che psicoterapeutica in quanto mi sembra inutile dato che non credo di avere nessun problema così grave.
Grazie mille e buona giornata
Da quel giorno ho iniziato un percorso psichiatrico e psicologico. Già alcuni anni prima (a 15 anni circa) ero andata da uno psicologo sotto consiglio degli insegnanti a scuola ma ho ottenuto scarsi risultati.
Dai colloqui con la psicologa e la psichiatra è emerso che secondo quest'ultima avrei la "convinzione" di avere dentro di me un'altra persona, quando in realtà questa persona esiste davvero non me la sono inventata. Inoltre io e quest'altra persona abbiamo oltre che caratteri diversi diverse visioni della realtà che a volte si sovrappongono.
Mi è stato prescritta quindi inizialmente olanzapina + xanax per controllare questi momenti di irrequietezza ma alla fine non è andata a buon fine perchè mi rifiutavo di prendere le medicine in modo continuativo. Adesso la psichiatra mi ha cambiato la terapia passando a invega, solo che ho scoperto che questo farmaco viene preso principalmente da schizofrenici/schizoaffettivi.
Tra pochi giorni mi verrà detta la diagnosi ma non credo di essere ne schizofrenica ne schizoaffettiva, non ho allucinazioni, ho soltanto suggestioni di cui io sono consapevole e non ho nessuna convinzione.
Vorrei avere il parere di un altro esperto prima di eventualmente abbandonare la terapia sia farmacologica che psicoterapeutica in quanto mi sembra inutile dato che non credo di avere nessun problema così grave.
Grazie mille e buona giornata
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Gentile utente,
"quando in realtà questa persona esiste davvero". : in che senso dice questo ? Come dire che è "come se" in Lei convivessero due personalità diverse, o contraddizioni caratteriali o umorali, oppure afferma che letteralmente ha dentro un'altra persona ?
Dalle cure si direbbe che la cosa sia stata intesa come un delirio, e quindi antipsicotici.
"quando in realtà questa persona esiste davvero". : in che senso dice questo ? Come dire che è "come se" in Lei convivessero due personalità diverse, o contraddizioni caratteriali o umorali, oppure afferma che letteralmente ha dentro un'altra persona ?
Dalle cure si direbbe che la cosa sia stata intesa come un delirio, e quindi antipsicotici.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Poiché la cosa non ha letteralmente un significato, può darsi si tratti appunto di un delirio, ed è per questo che le è stata fatta quella diagnosi e data quella cura.
Evidentemente Lei vive come realtà un qualcosa che non trova però definizione, perché "avere un'altra persona dentro" è cosa che non la trova.
Lei parla di suggestioni, ma questa che esprime parrebbe una convinzione, e che non ne sia consapevole (è consapevole di quel che dice e pensa, ma appunto nonostante la cosa non abbia una definizione).
Evidentemente Lei vive come realtà un qualcosa che non trova però definizione, perché "avere un'altra persona dentro" è cosa che non la trova.
Lei parla di suggestioni, ma questa che esprime parrebbe una convinzione, e che non ne sia consapevole (è consapevole di quel che dice e pensa, ma appunto nonostante la cosa non abbia una definizione).
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.7k visite dal 22/08/2019.
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