Problemi emotivi psichiatrici
Salve, gentilissimi dottori vorrei esporre un problema che ritengo drammatico anche se per molta gente potrebbe essere superficiale. Sono una ragazza di 25 anni, ho avuto un passato davvero difficile. Sono cresciuta nelle comunità alloggio per minori da quando avevo 4 anni. Ho incontrato ogni tipo di gente, ho fatto qualsiasi esperienza. Ma il punto non è questo. Questa è solo una premessa. Dopo un ricovero, circa due anni fa, a causa di una psicosi mi hanno diagnosticato il disturbo schizoaffettivo che ancora adesso non capisco cosa sia. Comunque dopo il ricovero mi hanno ricoverato in una comunità riabilitativa. Ormai sono passati due anni e attualmente vivo ancora in comunità. Il mio problema enorme, talmente grande da portarmi a pensare che l'unica soluzione fosse il suicidio è questo: Non riesco più a pensare è come se nella testa non avessi pensieri, non riesco a fare conti o ragionamenti anche superficiali, quando voglio esprimermi non riesco a trovare le parole perché è come se non le avessi più. Non ricordo nulla o ricordo a spezzoni.. . Il mio dramma è che non riesco ad esprimermi a dire esattamente cosa ho dentro cosa provo.. Non riesco a capire le frasi di un testo anche più banali.. . A svolgere piccoli compiti.. Non so fare più nulla, non sono più autonoma.. . Il mio dramma più grande (anche se sicuramente anche voi starete pensando che non è così o che sono problemi banali) è non potermi liberare. Ho fatto ogni tipo di visita sono stata da molti psichiatri e terapeuti, ho fatto visite neurologiche ma tutti mi dicono che non c'è alcun problema.. Ma io so che c'è. Ci sono delle volte in cui rimango zitta ad una domanda perché non riesco ad accedere al pensiero.. e a ricordare le parole. Mi sento un sordomuto che vorrebbe dire che sta male.. Solo nel sonno mi libero e riesco ad esprimere tutto ciò che voglio.. . Vi prego di ascoltarmi e se non fossi stato chiaro di farmi delle domande.. Scusate per come mi esprimo ma non so fare di meglio.. . Grazie in anticipo
[#1]
come da lei richiesto le pongo alcune domande:
La diagnosi è quella all'atto delle dimissioni dall'ospedale?
E' stata in seguito confermata?
Che terapie sta assumendo o praticando e presso chi?
Usa un linguaggio pertinente e oltremodo adeguato, come di chi ha una buona conoscenza della materia e non sa cosa sia almeno in senso generale un disturbo schizoaffettivo?
La diagnosi è quella all'atto delle dimissioni dall'ospedale?
E' stata in seguito confermata?
Che terapie sta assumendo o praticando e presso chi?
Usa un linguaggio pertinente e oltremodo adeguato, come di chi ha una buona conoscenza della materia e non sa cosa sia almeno in senso generale un disturbo schizoaffettivo?
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
[#3]
Le due diagnosi comunque non sarebbero in antitesi e la terapia è composta da diversi farmaci di diversa classe.
Dovrebbe specificarne i dosaggi.
E' anche probabile che alcuni sintomi possano essere conseguenza della terapia.
Dovrebbe specificarne i dosaggi.
E' anche probabile che alcuni sintomi possano essere conseguenza della terapia.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.4k visite dal 20/08/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Suicidio
I dati del suicidio in Italia e nel mondo, i soggetti a rischio, i fattori che spingono a comportamenti suicidari, cosa fare e come prevenire il gesto estremo.