Sarà bulimia?
Salve,
sono una ragazza di 21 anni, sono alta 1,67 m e peso 58 kg. So di non essere sovrappeso e neanche particolarmente grassa.
Circa sei mesi fa mi hanno diagnosticato una cisti endometriosica e me l’hanno rimossa tramite laparoscopia, però il mio ginecologo mi ha detto chiaramente che dovrò prendere la pillola ormonale per tutta la vita tranne nel momento in cui penserò ad un eventuale concepimento.
Da quando ho iniziato a prendere la pillola, circa sei mesi fa, sono ingrassata circa 4 kg ma la mia costituzione fisica è proprio cambiata e mi sento piuttosto a disagio.
Essendo una persona molto golosa e molto fortunata perché nonostante mangi parecchio non sono mai arrivata a pesare più di 60 kg ma da quando prendo la pillola mi sento particolarmente gonfia. Non riuscendo a rinunciare al cibo (ma solo per golosità) a volte capita che mi stra-abbuffo e poi mi provoco il vomito ma questo succede solo 2-3 volte la settima, non di più.
Avevo già avuto un paio di anni fa un periodo in cui avevo ricorso al vomito per dimagrire ma quando ho raggiunto il peso stimato ho smesso senza alcuna difficoltà.
A quali conseguenze mi può portare questo comportamento?posso considerarmi bulimica?
Grazie per la cortese attenzione.
sono una ragazza di 21 anni, sono alta 1,67 m e peso 58 kg. So di non essere sovrappeso e neanche particolarmente grassa.
Circa sei mesi fa mi hanno diagnosticato una cisti endometriosica e me l’hanno rimossa tramite laparoscopia, però il mio ginecologo mi ha detto chiaramente che dovrò prendere la pillola ormonale per tutta la vita tranne nel momento in cui penserò ad un eventuale concepimento.
Da quando ho iniziato a prendere la pillola, circa sei mesi fa, sono ingrassata circa 4 kg ma la mia costituzione fisica è proprio cambiata e mi sento piuttosto a disagio.
Essendo una persona molto golosa e molto fortunata perché nonostante mangi parecchio non sono mai arrivata a pesare più di 60 kg ma da quando prendo la pillola mi sento particolarmente gonfia. Non riuscendo a rinunciare al cibo (ma solo per golosità) a volte capita che mi stra-abbuffo e poi mi provoco il vomito ma questo succede solo 2-3 volte la settima, non di più.
Avevo già avuto un paio di anni fa un periodo in cui avevo ricorso al vomito per dimagrire ma quando ho raggiunto il peso stimato ho smesso senza alcuna difficoltà.
A quali conseguenze mi può portare questo comportamento?posso considerarmi bulimica?
Grazie per la cortese attenzione.
[#1]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente,
più che soffermarsi sul fatto che lei sia bulimica o meno bisognerebbe arrivare a una soluzione che la porti a non reiterare il suo comportamento.
E' risaputo che la pillola può provocare ritenzione idrica o comunque delle alterazioni metaboliche che con il tempo possono facilitare l'aumento di peso.
Esistono tuttavia altri metodi terapeutici, come l'omeopatia, che spesso sono in grado di tenere sotto controllo il suo problema (la cisti endometriosica) dando al contempo un supporto psicologico, senza dover far ricorso ai farmaci.
Cordiali saluti
più che soffermarsi sul fatto che lei sia bulimica o meno bisognerebbe arrivare a una soluzione che la porti a non reiterare il suo comportamento.
E' risaputo che la pillola può provocare ritenzione idrica o comunque delle alterazioni metaboliche che con il tempo possono facilitare l'aumento di peso.
Esistono tuttavia altri metodi terapeutici, come l'omeopatia, che spesso sono in grado di tenere sotto controllo il suo problema (la cisti endometriosica) dando al contempo un supporto psicologico, senza dover far ricorso ai farmaci.
Cordiali saluti
[#2]
gentile utente,
le incollo i CRITERI DIAGNOSTICI del DSM-IV che è la classificazione delle patologie comportamentali attualmente in uso:
BULIMIA
a) Ricorrenti abbuffate.
Una abbuffata è caratterizzata da entrambe le caratteristiche seguenti:
Mangiare in un definito periodo di tempo (ad es. un periodo di due ore), una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso periodo di tempo ed in circostanze simili).
Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio (ad es. sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando).
b) Ricorrenti e inappropriate condotte compensatorie per prevenire l’aumento di peso, come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, enteroclismi o altri farmaci, digiuno o esercizio fisico eccessivo.
c) Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano entrambe in media almeno due volte alla settimana, per tre mesi.
d) I livelli di autostima sono indebitamente influenzati dalla forma e dal peso corporeo.
e) L’alterazione non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di Anoressia Nervosa.
come vede nel suo caso si può fare diagnosi di Bulimia.
Considerando che la bulimia cosi come l'anoressia nervosa è una patologia di pertinenza psichiatrica le consiglio di rivolgersi allo psichiatra della sua ASL o da uno psicologo esperto in disturbi del comportamento alimentare. Ogni altra terapia sarebbe per lei una perdita di tempo. Deve affrontare il problema alla radice non aspetti.
Cordiali saluti
le incollo i CRITERI DIAGNOSTICI del DSM-IV che è la classificazione delle patologie comportamentali attualmente in uso:
BULIMIA
a) Ricorrenti abbuffate.
Una abbuffata è caratterizzata da entrambe le caratteristiche seguenti:
Mangiare in un definito periodo di tempo (ad es. un periodo di due ore), una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso periodo di tempo ed in circostanze simili).
Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio (ad es. sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando).
b) Ricorrenti e inappropriate condotte compensatorie per prevenire l’aumento di peso, come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, enteroclismi o altri farmaci, digiuno o esercizio fisico eccessivo.
c) Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano entrambe in media almeno due volte alla settimana, per tre mesi.
d) I livelli di autostima sono indebitamente influenzati dalla forma e dal peso corporeo.
e) L’alterazione non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di Anoressia Nervosa.
come vede nel suo caso si può fare diagnosi di Bulimia.
Considerando che la bulimia cosi come l'anoressia nervosa è una patologia di pertinenza psichiatrica le consiglio di rivolgersi allo psichiatra della sua ASL o da uno psicologo esperto in disturbi del comportamento alimentare. Ogni altra terapia sarebbe per lei una perdita di tempo. Deve affrontare il problema alla radice non aspetti.
Cordiali saluti
--
Dott. Mauro Lombardo
Medico Chirurgo
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
www.maurolombardo.it
[#3]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente,
in medicina non esistono verità assolute ma varie metodiche terapeutiche che possono essere altrettanto efficaci pur nella loro diversità.
Il dr. Lombardo le ha indicato la strada convenzionale, la psichiatria (o la psicoterapia) io le consiglio anche la strada non convenzionale (che ha dimostrato la sua efficacia in casi simili pur senza aver avuto la stessa attenzione dal mondo scientifico tradizionale).
Poichè per fortuna viviamo in uno Stato in cui viene riconosciuta la libertà di cura dalla Costituzione, starà a lei decidere a quale metodica affidarsi.
Cordiali saluti e buona fortuna
in medicina non esistono verità assolute ma varie metodiche terapeutiche che possono essere altrettanto efficaci pur nella loro diversità.
Il dr. Lombardo le ha indicato la strada convenzionale, la psichiatria (o la psicoterapia) io le consiglio anche la strada non convenzionale (che ha dimostrato la sua efficacia in casi simili pur senza aver avuto la stessa attenzione dal mondo scientifico tradizionale).
Poichè per fortuna viviamo in uno Stato in cui viene riconosciuta la libertà di cura dalla Costituzione, starà a lei decidere a quale metodica affidarsi.
Cordiali saluti e buona fortuna
[#4]
Per completezza di informazione mi sembra giusto, senza polemica, segnalarle che la psichiatria affronta con successo la cura dei disturbi del comportamento alimentare da molti anni e ha prodotto centinaia di studi scientifici in tutto il mondo. Gli studi sull'omeopatia sono 1 o 2 tra l'altro non ancora completati. Veda un po lei...
Cordiali saluti
ho spostato il suo quesito nella sezione di psichiatria che le ripeto è la più corretta nel suo caso
Cordiali saluti
ho spostato il suo quesito nella sezione di psichiatria che le ripeto è la più corretta nel suo caso
[#5]
Gentile Utente,
come le ha già detto il Dr. Lombardo, i suoi sintomi sono compatibili con un Disturbo Alimentare le cui cause andrebbero ulteriormente approfondite.
Mi sembra di capire che, oltre la sintomatologia attuale (secondo lei correlata all'assunzione ormonale)ci siano già stati degli episodi precedenti.
Le consiglio di rivolgersi ad uno Specialista in Psichiatria che potrà esserle d'aiuto.
Cordialmente,
come le ha già detto il Dr. Lombardo, i suoi sintomi sono compatibili con un Disturbo Alimentare le cui cause andrebbero ulteriormente approfondite.
Mi sembra di capire che, oltre la sintomatologia attuale (secondo lei correlata all'assunzione ormonale)ci siano già stati degli episodi precedenti.
Le consiglio di rivolgersi ad uno Specialista in Psichiatria che potrà esserle d'aiuto.
Cordialmente,
Dr. Giovanni Lo Turco
http://www.giovanniloturco.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 20/02/2009.
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Approfondimento su DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare
I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.