Depressione persistente

Salve a tutti. Ho 28 anni, per numerosi anni ho sofferto di una forma piuttosto grave di ipocondria, diagnosticandomi una serie di malattie (diabete, tumori vari, meningite) poi rivelatesi infondate. In più ho sofferto di stati ansiosi che mi colpivano un paio di volte l'anno ma poi si risolvevano da soli. L'anno scorso ho interrotto per mia volontà una relazione amorosa durata 8 anni e ho sofferto molto perché ero molto legato a questa persona, ma mi ero accorto di non amarla più. Qualche giorno dopo ero a casa, uscii fuori al balcone per fumare una sigaretta e fui colto da un pensiero "e se mi lanciassi di sotto". Da quella sera si è aperta una voragine. Ansia a mille con vampate di calore, tremolio, paura di impazzire, di voler morire. Umore depresso e forte angoscia. Dopo una ventina di giorni infernali, mi decido ad andare da uno psichiatra che mi prescrive sulamid 50 e Cymbalta 60. Noto dei grossi migliotamentonti perché l'ansia diminuisce dopo qualche giorno, mi sento più ottimista ma il pensiero del suicidio fa da sottofondo. Penso che se l'ho pensato una volta potrei volerlo fare, che potrebbe essere un mio desiderio nascosto e quando penso queste cose mi agito tanto. Alle volte mi arriva in testa all'improvviso, anche se mi sto divertendo o sto pensando ad altro. A questo pensiero se ne sono sostituiti altri altrettanti invalidanti e ripetitivi "che la vita non aveva senso", che potevo arrivare a non amare la vita e a farla finita ". Pensieri che poi mi portavano agitazione, nervosismo e ansia. Ma la situazione era comunque gestibile e in piu il medico mi diceva di aspettare e che tutto sarebbe passato. Dopo due mesi il medico mi dice di togliere sulamid e nel giro di pochi giorni ripiombo nell'ansia forte e nella paura di potermi suicidare. Reintegriamo sulamid per altre due mesi, sempre accompagnata da Cymbalta. Riesco ad alternare giornate positive a giornate con ansia e brutti pensieri, fino a quando non interrompo di nuovo sulamid. Per un mesetto sono riuscito a stare discretamente, alternando sempre giornate no a giornate più positive, ma poi è tornata l'ansia e i brutti pensieri. Ritorno dal medico e reintegra sulamid per altri due mesi ancora. Adesso l'ho sospesa da una settimana e dopo 3/4giorni mi è tornata l'ansia. Fino a ieri che sono ripiombato in uno stato pietoso, con ansia che poi sfocia in crisi d'ansia con paura di non stare mai bene, di poter impazzire, di suicidarmi a causa del forte dolore, di non trovare stimoli dalla vita. Stamattina mi sono svegliato ancora peggio e appena ho aperto gli occhi ho sentito l'ansia aumentare fino a sfociare in attacchi forti con paura, crisi di pianto, paura di dover andare in ospedale, di impazzire e sempre la solita paura di potermi suicidare. Quello che vi chiedo, è possibile avere questo stati ansiosi nonostante stia assumendo Cymbalta da diversi mesi? la diagnosi di depressione persistente deve farmi preoccupare nel senso che non me ne libererò mai? Io vorrei tanto stare bene
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Evidentemente risponde al sulamid, ci sarebbe da chiarire se risponde al sulamid anche da solo o meno, visto che col solo cymbalta sta sperimentando ricadute maggiori.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Dottore la ringrazio per la risposta. È chiaro che sulamid ha un effetto positivo, per questo ho chiesto al dottore la possibilità di cambiare molebola perché penso che da solo, Cymbalta non funzioni. In più la mia psicologa (so bene che non è un medico) mi ha detto che "depressione persistente" non significa niente, se prima non ho fatto altri tentativi con altre cure. Io sono molto tentato di cambiare medico anche perché con questa cura non ho mai tovato il giusto equilibrio, ed è troppo tempo che ci combatto
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