Ansia generalizzata ipocondria

Ho già chiesto un vostro consulto in materia al quale sto cercando di attenermi per cui non mi dilungo.
Come consigliatomi, tramite le normali procedure ASL, ho ottenuto un appuntamento con uno psichiatra fra oltre due mesi.
La mia condizione purtroppo è rimasta ovviamente piuttosto "grave" nel senso che trovo difficoltà anche nelle cose più semplici come guidare l'auto e qualsiasi impegno, anche banale come andare al supermercato) mi scatena quasi (e potrei togliere il quasi) attacchi di panico frequentissimi.
Il segnale fisico più devastante è la sensazione di mancato equilibrio e vista sfocata.
Non parliamo quindi di visitare cantieri edili, che fa parte il mio lavoro.
Lo psicologo (da cui sono in cura da tre anni) sostiene che è conseguente alla terapia di accentuazione dei segnali fisici (e psicologici) e che mi devo accontentare di essere al 30% delle mie capacità per un periodo purtroppo indefinito.
Poiché non posso permettermi di fare lo zombie né di rinunciare al lavoro, per il quale chi paga pretende risultati (e purtroppo non posso permettermi i costi di una "visita privata") il medico di base, nel frattempo, mi ha prescritto lo Xanax nelle dosi "minime da foglietto illustrativo" (10 gocce tre volte al giorno).
Ciò fino alla visita psichiatrica (momento in cui sarà lo specialista a stabilire la più adeguata prescrizione).
In passato ho già usato lo Xanax "al bisogno" e non ho mai avuto effetti collaterali.
La domande sono:
1) la prescrizione (pur provvisoria) è corretta?
2) se la prescrizione è corretta (con i limiti di cui sopra) quanto tempo mediamente serve perché una simile cura cominci a dare qualche effetto positivo in una persona fortemente "stressata"?
In ogni caso grazie per l'attenzione e buon pomeriggio.