Depressione e omeopatia?

Gentili dottori soffro da qualche anno di depressione, in virtù della sintomatologia al CIM hanno parlato di depressione maggiore, prescrivendomi antidepressivi in concomitanza di stabilizzatori dell'umore che però non ho mai preso per una certa riluttanza nel prendere farmaci. allora mi sono rivolto ad uno psicologoil quale mi ha detto che avrei ottenuto migliori risultati integrando psicoterapia a farmacologia.Un medico omeopata, iridologo ecc, mi ha detto che avrei potuto coadiuvare con sostanze omeopatiche e fiori da bach e che questi mi sarebbero davvero di aiuto per i miei problemi visto il mio rifiuto degli psicofarmaci. quest'ultimo ha parlato di depressione disperata e mi ha consigliato una dose a settimana di psorinum 30 ch.
vi chiedo se questa scelta potrebbe davvero aiutarmi e sostituire gli antidepressivi
vi prego in un vostra risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
le terapie antidepressive comprendono:
- medicinali, combinati o meno con psicoterapia
- elettrostimolazione (ECT)
- altri interventi sperimentali come la stimolazione vagale, riservati alle depressioni resistenti, o la terapia della luce, riservata ad alcuni sottotipi di depressione

L'omepatia è una teoria. Il termine "depressione disperata" è di invenzione del medico in questione. Non ha corrispondenza nel linguaggio medico corrente.

Non importa se lei rifiuta gli psicofarmaci. Lei deve decidere se seguire una prescrizione. Non ha senso che lei giudici in maniera "magica" la bontà o la non bontà di uno strumento. Strumento che è lì per curare il suo disturbo. Se è alla ricerca di qualcosa che non funzioni o che non si sa neanche che effetto faccia (probabilmente nessuno) per evitare di provare una cura efficace, la risposta non può che essere negativa.

Possiamo essere innamorati di qualsiasi teoria. La farmacoterapia della depressione non ha nessuna teoria, è semplicemente l'insieme di conoscenze sui RISULTATI di alcune molecole su alcuni disturbi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie per l'immediata risposta, tra le righe si evince chiaramente il suo rifiuto nella medicina omeopatica della mia depressione.
Vorrà dire che dovrò farmi forza e prendere le medicine del cim. Ma un tentativo con l'omeptatia che danno mi darebbe?
non è l'unico omeopata che mi consiglia in tal senso. sono anche loro medici giusto? Anche loro parlano di risultati ottenuti con psorinum , fiori di bach e fitoterapie varie. Come comportarsi di fronte a queste opinioni? provare per credere?
che confusione!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non è il mio rifiuto. Non ci sono dimostrazioni di efficacia scientifica. E -cosa importante- non è che si debba dimostrare l'efficacia "dell'omeopatia", si deve dimostrare l'efficacia di uno specifico strumeto. La teoria importa poco. Alcune delle terapie psichiatriche più efficaci (litio, ma funzionano.
Di tante medicine "alternative" si sa come dovrebbero funzionare, ma non si sa se poi funzionano.
I risultati devono avere i riferimenti degli studi in questione. Devono essere espressi in termini statistici negli studi originali. Scrivere che ci sono risultati è facile, può farlo chiunque. Uno studi statistico è un'altra cosa.
Come regolarsi ? Quando la persona si concentra sullo spiegare i principi della sua tecnica, non è un buon segno. L'esistenza di parametri precisi: in quanto tempo, in che misura, quali possibili fastidi iniziali, quali dosi,per quale disturbo etc.
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Utente
Utente
Grazie dottor pacini per la sua disponibilità, quindi dice che non ci sono prove scientifiche sull'omeopatia.
tuttavia mi perdoni ma non mi è per nulla chiara la sua ultima parte (..)

Quando la persona si concentra sullo spiegare i principi della sua tecnica, non è un buon segno. L'esistenza di parametri precisi: in quanto tempo, in che misura, quali possibili fastidi iniziali, quali dosi,per quale disturbo etc.....

cosa intende esattamente?

inoltre se non ci sono prove scientifiche perchè gli omeopati la prescrivono?
io sono completamente ignorante in materia e sto scoprendo solo ora alcune cose, io giro poco su internet anche perchè mi sembra tutto superfluo. Questo sito mi è stato consigliato dalla mia compagna iscritta anche lei.
grazie grazie per la disponibilità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Intendevo dire che di teorie ce ne sono infinite, e non è dalla teoria che deriva la bontà dell'intervento. Inoltre, porsi al di fuori della medicina tradizionale è una invenzione, perché non esiste questo concetto di medicina tradizionale. La medicina è in continua evoluzione, non ci sono tecniche "bandite" in termini teorici, ma ci sono requisiti pratici. Molti operatori delle cosiddette medicine alternative insistono nel seguire determinati filoni perché convinti della teoria, pur in assenza di prove pubbliche. L'esperienza di un singolo medico non è purtroppo una prova sufficiente, a meno che non esprima i suoi risutati secondo un metodo utile a esporsi ad un calcolo statistico, potenzialmente anche fonte di disconferma.
Se dovessimo guardare alla pratica e al tipo di approcci più frequenti ai disturbi psichici, dovremmo concludere che la vera medicina "alternativa" è quella scientifica.
Vale lo stesso per i medici che usano i farmaci in maniera "magica" secondo loro idee su come dovrebbero funzionare a certe dosi o associati tra di loro, senza che in realtà ve ne siano prove.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

le parlo di omeopatia in quanto conoscitore della materia.

La teoria dell'omeopatia fa alcune considerazioni sul soggetto e sulla sua malattia individuando le problematiche interiori che in qualche modo hanno reso i canali di energia dell'organismo bloccati ed utilizza delle sostanze che liberano questi canali attraverso un iniziale peggioramento dei sintomi.

Questo e' in linea teorica cio' che accade, poi chi applica l'omeopatia puo' non essere un reale conoscitore di alcune patologie e pertanto le definisce a suo piacimento (ho sentito addirittura affermare che la nevrosi diventa psicosi, cosa falsa ma anche molto grave).
Se decide di utilizzare un trattamento non convenzionale non deve avere aspettative magiche e fuori luogo, in quanto la maggiore azione del trattamento omeopatico e' soprattutto di "relazione" con il medico prescrittore.

Quindi, non deve considerare che guarira' dalle sue patologie psichiatriche diversamente da come avrebbe fatto se avesse utilizzato gli psicofarmaci.
Allo stesso modo, lei introduce nel suo organismo un "farmaco" seppure omeopatico, quindi non sta introducendo acqua o sostanze inerti, che avra' su di lei un effetto di qualche tipo, anche nulla.

Stabilisca la strada da intraprendere senza porre sempre il dubbio su cio' che le viene prescritto.
Se vuole prende gli psicofarmaci, se vuole prende i farmaci omeopatici, perseguendo quella strada e vedendo di volta in volta cosa accade.

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Utente
Utente
grazie infinite delle vostre risposte. da quel che ho capito le conclusioni che posso trarre sono:

con i farmaci classici qualcosa si ottiene perchè provato,
con l'omeopatia se si ottiene qualcosa è solo per effetto del caso.

Gli psicofarmaci danno risultati quantificabili statisticamente.
Le medcicne omeopatiche si basano sull'esperienza personale ma non hanno nulla di statistico ed in medicina quindi non danno prove di efficacia.

bene ora ho una opinione informata in merito. si tratta solo di accettare di assumere psicofarmaci o meno.
io voglio guarire non provare.
grazie ancora.

ps. non capisco allora con quale diritto un medico omeopata prescrive cose che non funzionano.Se uno le prende e peggiora con chi deve prendersela con la propria ignoranza? e dove sta scritto che un paziente debba essere un esperto in materia? chi deve tutelarlo?
saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Quando si iniziano queste polemiche sinceramente sono dubbioso se rispondere o meno.

Il medico omeopata non prescrive cose che non funzionano, prescrive cio' in cui crede e perche' ci sono alcune persone che hanno avuto miglioramenti clinici per i sintomi lamentati.

L'omeopatia e' sempre un atto medico, pertanto la prescrizione puo' essere solo di un medico e non di altri.

Lei entra in polemica dubbiosa, perche' probabilmente e' portato a fare in questo modo, od anche perche' i suoi sintomi la portano a fare cosi'.

Ha avuto una prescrizione di psicofarmaci che ha deciso di non assumere, poi si e' rivolto ad un omeopata e, a quanto pare, non ha assunto neanche quelli.

Ora mi faccia capire
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Utente
Utente
gentilissimo dottore
lei è esattamente nel giusto ad affermare che il mio siaun atteggiamento dubbioso. sono semptre stato cosi', sapesse quanti dubbi e problemi mi sono fatto prima di rivolgermi al CIM. Ogni volta che faccio qualcosa cerco di avere maggiori informazioni sulle mie scelte e spesso dubito addirittura selamia ricerca mi porterà ad ottenere informazioni giuste o sbagliate. Per questo cercare su internet mi sembra inutile e quando ho il sentore che forse le fonti delle mie ricerche possono essee autorevoli ne approfitto. In effetti non ho acora preso gli psicofarmaci perchè volevo avere anche informazioni sui medicinali omeopatici. So che se voglio guarire una scelta la devo fare. come si dice mi devo dare una smossa. Ma sulla base di ciò che mi avete riportato credo di fare una scelta giusta se mi affiderò allo psichiatra del cim piuttosto che all'omeopata vero?. Capisco che l'omeopata crede in quel che prescrive ci mancherebbe che non ci credesse ma mi convinco che creda più per fede alla teoria come diceva il suo collega pacini. Ora una cosa è certa, so che devo correre a fare qualcosa prima che altri dubbi mi fermino e mi spingono a chiedere informazioni su altri trattamenti.
grazie per aver risposto ancora.
cordialissimi saluti