Sono passato dall'ansia alla depressione
Salve,
Mi chiamo Nicola, ho 29 anni e sono di Torino. Volevo esporvi gentilemente il mio problema perchè ne ho tanto bisogno. (Nella sezione "psicologia non ho avuto grandi risposte, lo ammetto)
Sono un ragazzo abbastanza timido, che ha sempre pensato a studiare (ho una laurea) e ho sempre avuto difficoltà ad accettare i "canoni" che la vita moderna ci impone. Infatti, a parte qualche uscita nel cortile di casa da piccolo, non sono mai uscito con gli amici il sabato e la domenca perchè stavo (e stò!) bene in casa. All'interno delle mura domestiche ho sempre trovato la tranquillità che mi dava la forza di andare avanti. I miei genitori (molto all'antica!!!) mi hanno sempre iperprotetto facendomi stare bene con loro. Ero comunque consapevole di essere diverso dagli altri, ma la cosa non mi dava granchè fastidio. C'è da aggiungere poi che soffro anche di una cardiopatia congenita scoperta a 17 anni che mi limita un po', nel senso che mi provoca stanchezza. Inoltre, grazie alle medicine che prendo da molti anni per controllare la pressione, ho scoperto che queste a lungo andare possono provocare la comparsa della depressione. Ma questa non vuole essere una scusa...certo!
Ho anche un fratellino, più piccolo di me (19 anni) affetto dalla nascita di una Emiparesi spastica. La sua malattia mi ha legato tantissimo a lui vedendolo più come un figlio che come un fratello.
Ma, a parte questa situazione familiare cui sono abituato, come vi dicevo sono rimasto troppo attaccato alla mia famiglia! Questo non mi ha permesso di fare molte esperienze di vita purtroppo...esempi? Non potevo avere una ragazza, non potevo prendere la macchina per andare in città (mio padre mi ha messo tante di quelle paure...ma ho quasi 30 anni diamine!!!)...insomma mi sentivo comunque diverso dai miei coetanei.
La ragazza...già...un problema cui cercavo di non pensarci tuffandomi nei miei (numerosi e piacevoli) hobby che mi distoglievano dal pensiero. Ho anche provato vari "approcci" ma...buchi nell'acqua continui. Ero arrivato al punto di dirmi:"il destino mio si vede che è quello di rimanere single a vita!Pazienza...tanto ho la mia famiglia". Alcuni miei amici dicevano che non era possibile pensarla così ma ormai ne ero davvero convinto. Ero arrivato al punto di odiare le ragazze!! Incredibile ma vero!
Comunque, siccome la vita è imprevedibile, proprio quando avevo gettato la spugna trovo finalmente una ragazza che mi corrisponde! Immaginatevi che è la figlia del mio datore di lavoro!!
All'inizio, quando gli chiesi di uscire ero davvero contento. Tutto sembrava andare a meraviglia. Finalmente usciamo, sto bene con lei. Torno la sera stessa a casa e comincia a prendermi uno strana sensazione di nervosismo. La verità? Avevo paura di dirlo ai miei! Ebbene sì! Con i miei non avevo mai trattato questi argomenti perchè essendo molto timido avevo paura di dirglielo. Lo sò, sembra assurdo ma è così...mi vergogno a dirlo! Comunque la cosa andò avanti per 5 giorni. Poi d'improvviso mi assalì la paura, l'ansia, l'angoscia di dover cambiare forzatamente il mio stile di vita. Il mio cervello si era autoconvinto che dovevo lasciare questa relazione perchè rappresentava nel mio inconscio un cambiamento radicale nella mia vita.(ancora adesso mi chiedo se l'amo o meno dato che mi son comportato così...) Tutto quello che avevo sempre desiderato pochi giorni prima era diventato di colpo un muro insormontabile. La lascio credendo di recuperare la mia vita in pochi giorni. Dopo poche ore ho cominciato ad avere ripensamenti perchè lo trovavo assurdo. ma Per rispetto nei suoi confronti ho voluto chiarirmi con lei su questa cosa e per fortuna mi ha capito. Le ho detto che volevo solo rimanerli amico..ma in realtà non ho mai capito se dicevo una bugia a me stesso perchè provavo PAURA di intraprendere questa relazione o se semplicemente non l'amavo davvero (il cervello fa brutti scherzi quando si rifiuta a priori un cambio di vita!)! Voi non sapete le ore passate al telefono con questa ragazza a parlare del mio problema...io volevo troncare la storia ma in un certo senso volevo solo rimandarla a tempi "migliori". Volevo cioè assicurarmi il suo affetto ma non volevo impegnarmi. Siamo andati avanti così fino all'inizio di quest'anno. Morale...ci siamo rimessi insieme credendo di aver vinto alcune paure! Ho passato due mesi terribili, mi credetemi! Sono passato dall'ansia alla depressione. Adesso che ne ho parlato coi miei ma la cosa non è del tutto risolta perchè continuo a star male. La mattina mi alzo con un senso di spossatezza e depressione incredibile. La sera invece mi rilasso di più e sembra quasi che i problemi vadano via. Se non fosse perchè lavoro (con grande fatica pur non facendo niente di particolare...son sempre seduto!) passerei le mie giornate a letto...Ma perchè faccio così? Ho paura di tutto ormai. Desideravo TANTO avere una ragazza e ora che l'ho trovata non riesco a "godermi" l'attimo. Vivo sempre rimuginando sul mio stato d'animo che vede la relazione come un pericolo, un qualcosa che mi ha cambiato la vita...il mio cervello sembra che voglia inconsciamente tornare allo stato precedente! Ma sò che come prima non è possibile ritornare. Il mio medico di base mi ha dato una pastiglia di Xanax 0,25mg da prendere la sera per dormire. Poi ne ho preso una anche al mattino ma di giorno stò male. Tempo fà ho avuto anche un attacco di panico notturno (mai successo in vita mia!).
Io non sò cosa possa avere. Se ho un blocco emotivo, se sono le medicine che prendevo per il cuore (Atenol e Prevex), o altro. Non lo sò. L'unica cosa è che sto male davvero! Cosa devo fare? Sto cercando di vincere le mie paure ma non è facile. Vivo sempre pensando troppo a quello che potrebbe succedere e non riesco a vivere il momento. Ho paura di affrontare il futuro.
Comunque, anche prima di intraprendere questa relazione c'era già qualcosa che non andava. Infatti era già da un annetto circa che ho cominciato pian piano a disinteressarmi dei miei hobby, ma la cosa sembrava solo passeggera e legata al passaggio dallo studio al lavoro. E comunque non ero apatico come adesso! Ero nervoso, mi arrabbiavo spesso, ma riuscivo ancora vivere...ora non più.
I miei poi mi hanno sempre inculcato senza volerlo delle idee a cui poi io mi sono adattato. Non mi lasciavano uscire, da piccolo mi sgridavano per ogni cosa, mi mettevano paure infondate! Loro mi vogliono bene, ripeto, ma proteggendomi così mi hanno chiuso al mondo esterno! Il bello che mia mamma mi diceva sempre:"non capisco perchè il sabato non esci con gli amici"...Dopo tutte le cose che mi diceva e mi inculcava come potevo farlo? Ne avevo paura, non mi sentivo (e non mi sento) a mio agio. Solo a casa stavo bene!
Poi c'è da dire che questa storia più va avanti e più ne ho la NAUSEA! Alla fine sta povera ragazza la sto inconsciamente odiando invece di amarla perchè in fondo la mia depressione è venuta da quando l'ho conosciuta.
Sono stato da una psicologa dicendomi che in realtà ho solo paura di affrontare la nuova situazione e che il problema non è la ragazza. Mah...
Ne ho parlato con un'altra psicologa che conosco (l'ennesima...) e mi ha detto che semplicemente non sono innamorato e dunque devo lasciarla. Il fatto è che quando sono fidanzato con lei vorrei piantare tutto subito (per i motivi detti sopra), ma quando tento di lasciarla improvvisamente ne ho paura perchè so che mi mancherebbe (ripenso ai bei momenti passati insieme, ai suoi sguardi, alle sue attenzioni...). Inoltre se la lascio mi vedo lei con un'altro ragazzo (gelosia) e la cosa mi infastidisce. Ma se ritorno da lei mi sembra di star peggio....insomma....La verità? NON CI CAPISCO PIU' NIENTE!!! Le uniche cose certe sono:
1) La mattina mi alzo con una fatica immensa e depressione assurda.
2) Lavoro in ufficio con una svogliatezza da far paura (non so se ritirarmi ma che dire ai miei?)
3) A volte mi passano delle idee in testa terribili (menomale che son credente altrimenti non so!)
4) Passo le giornate svogliatamente con l'incubo di uscire di casa
5) Se sto in casa ci son i miei e devo fingere che tutto sia apposto (difficilissimo!)
6) Comicncio ad odiare anche questa povera ragazza anche se quando sto con lei gli effetti si smorzano un po'
7) Il sabato uscire è diventata una tragedia
8) Vorrei scappare da tutto e da tutti ma so che non posso farlo
9) Vedo mio fratello e provo una pena terribile perchè sto meno con lui
10) Abbandono praticamente totale dei miei hobby
11) I miei mi riempiono di dubbi...suggestionabile come sono poi...
12) Sensi di colpa verso tutto e verso tutti
Grazie per le vostre risposte.
Mi chiamo Nicola, ho 29 anni e sono di Torino. Volevo esporvi gentilemente il mio problema perchè ne ho tanto bisogno. (Nella sezione "psicologia non ho avuto grandi risposte, lo ammetto)
Sono un ragazzo abbastanza timido, che ha sempre pensato a studiare (ho una laurea) e ho sempre avuto difficoltà ad accettare i "canoni" che la vita moderna ci impone. Infatti, a parte qualche uscita nel cortile di casa da piccolo, non sono mai uscito con gli amici il sabato e la domenca perchè stavo (e stò!) bene in casa. All'interno delle mura domestiche ho sempre trovato la tranquillità che mi dava la forza di andare avanti. I miei genitori (molto all'antica!!!) mi hanno sempre iperprotetto facendomi stare bene con loro. Ero comunque consapevole di essere diverso dagli altri, ma la cosa non mi dava granchè fastidio. C'è da aggiungere poi che soffro anche di una cardiopatia congenita scoperta a 17 anni che mi limita un po', nel senso che mi provoca stanchezza. Inoltre, grazie alle medicine che prendo da molti anni per controllare la pressione, ho scoperto che queste a lungo andare possono provocare la comparsa della depressione. Ma questa non vuole essere una scusa...certo!
Ho anche un fratellino, più piccolo di me (19 anni) affetto dalla nascita di una Emiparesi spastica. La sua malattia mi ha legato tantissimo a lui vedendolo più come un figlio che come un fratello.
Ma, a parte questa situazione familiare cui sono abituato, come vi dicevo sono rimasto troppo attaccato alla mia famiglia! Questo non mi ha permesso di fare molte esperienze di vita purtroppo...esempi? Non potevo avere una ragazza, non potevo prendere la macchina per andare in città (mio padre mi ha messo tante di quelle paure...ma ho quasi 30 anni diamine!!!)...insomma mi sentivo comunque diverso dai miei coetanei.
La ragazza...già...un problema cui cercavo di non pensarci tuffandomi nei miei (numerosi e piacevoli) hobby che mi distoglievano dal pensiero. Ho anche provato vari "approcci" ma...buchi nell'acqua continui. Ero arrivato al punto di dirmi:"il destino mio si vede che è quello di rimanere single a vita!Pazienza...tanto ho la mia famiglia". Alcuni miei amici dicevano che non era possibile pensarla così ma ormai ne ero davvero convinto. Ero arrivato al punto di odiare le ragazze!! Incredibile ma vero!
Comunque, siccome la vita è imprevedibile, proprio quando avevo gettato la spugna trovo finalmente una ragazza che mi corrisponde! Immaginatevi che è la figlia del mio datore di lavoro!!
All'inizio, quando gli chiesi di uscire ero davvero contento. Tutto sembrava andare a meraviglia. Finalmente usciamo, sto bene con lei. Torno la sera stessa a casa e comincia a prendermi uno strana sensazione di nervosismo. La verità? Avevo paura di dirlo ai miei! Ebbene sì! Con i miei non avevo mai trattato questi argomenti perchè essendo molto timido avevo paura di dirglielo. Lo sò, sembra assurdo ma è così...mi vergogno a dirlo! Comunque la cosa andò avanti per 5 giorni. Poi d'improvviso mi assalì la paura, l'ansia, l'angoscia di dover cambiare forzatamente il mio stile di vita. Il mio cervello si era autoconvinto che dovevo lasciare questa relazione perchè rappresentava nel mio inconscio un cambiamento radicale nella mia vita.(ancora adesso mi chiedo se l'amo o meno dato che mi son comportato così...) Tutto quello che avevo sempre desiderato pochi giorni prima era diventato di colpo un muro insormontabile. La lascio credendo di recuperare la mia vita in pochi giorni. Dopo poche ore ho cominciato ad avere ripensamenti perchè lo trovavo assurdo. ma Per rispetto nei suoi confronti ho voluto chiarirmi con lei su questa cosa e per fortuna mi ha capito. Le ho detto che volevo solo rimanerli amico..ma in realtà non ho mai capito se dicevo una bugia a me stesso perchè provavo PAURA di intraprendere questa relazione o se semplicemente non l'amavo davvero (il cervello fa brutti scherzi quando si rifiuta a priori un cambio di vita!)! Voi non sapete le ore passate al telefono con questa ragazza a parlare del mio problema...io volevo troncare la storia ma in un certo senso volevo solo rimandarla a tempi "migliori". Volevo cioè assicurarmi il suo affetto ma non volevo impegnarmi. Siamo andati avanti così fino all'inizio di quest'anno. Morale...ci siamo rimessi insieme credendo di aver vinto alcune paure! Ho passato due mesi terribili, mi credetemi! Sono passato dall'ansia alla depressione. Adesso che ne ho parlato coi miei ma la cosa non è del tutto risolta perchè continuo a star male. La mattina mi alzo con un senso di spossatezza e depressione incredibile. La sera invece mi rilasso di più e sembra quasi che i problemi vadano via. Se non fosse perchè lavoro (con grande fatica pur non facendo niente di particolare...son sempre seduto!) passerei le mie giornate a letto...Ma perchè faccio così? Ho paura di tutto ormai. Desideravo TANTO avere una ragazza e ora che l'ho trovata non riesco a "godermi" l'attimo. Vivo sempre rimuginando sul mio stato d'animo che vede la relazione come un pericolo, un qualcosa che mi ha cambiato la vita...il mio cervello sembra che voglia inconsciamente tornare allo stato precedente! Ma sò che come prima non è possibile ritornare. Il mio medico di base mi ha dato una pastiglia di Xanax 0,25mg da prendere la sera per dormire. Poi ne ho preso una anche al mattino ma di giorno stò male. Tempo fà ho avuto anche un attacco di panico notturno (mai successo in vita mia!).
Io non sò cosa possa avere. Se ho un blocco emotivo, se sono le medicine che prendevo per il cuore (Atenol e Prevex), o altro. Non lo sò. L'unica cosa è che sto male davvero! Cosa devo fare? Sto cercando di vincere le mie paure ma non è facile. Vivo sempre pensando troppo a quello che potrebbe succedere e non riesco a vivere il momento. Ho paura di affrontare il futuro.
Comunque, anche prima di intraprendere questa relazione c'era già qualcosa che non andava. Infatti era già da un annetto circa che ho cominciato pian piano a disinteressarmi dei miei hobby, ma la cosa sembrava solo passeggera e legata al passaggio dallo studio al lavoro. E comunque non ero apatico come adesso! Ero nervoso, mi arrabbiavo spesso, ma riuscivo ancora vivere...ora non più.
I miei poi mi hanno sempre inculcato senza volerlo delle idee a cui poi io mi sono adattato. Non mi lasciavano uscire, da piccolo mi sgridavano per ogni cosa, mi mettevano paure infondate! Loro mi vogliono bene, ripeto, ma proteggendomi così mi hanno chiuso al mondo esterno! Il bello che mia mamma mi diceva sempre:"non capisco perchè il sabato non esci con gli amici"...Dopo tutte le cose che mi diceva e mi inculcava come potevo farlo? Ne avevo paura, non mi sentivo (e non mi sento) a mio agio. Solo a casa stavo bene!
Poi c'è da dire che questa storia più va avanti e più ne ho la NAUSEA! Alla fine sta povera ragazza la sto inconsciamente odiando invece di amarla perchè in fondo la mia depressione è venuta da quando l'ho conosciuta.
Sono stato da una psicologa dicendomi che in realtà ho solo paura di affrontare la nuova situazione e che il problema non è la ragazza. Mah...
Ne ho parlato con un'altra psicologa che conosco (l'ennesima...) e mi ha detto che semplicemente non sono innamorato e dunque devo lasciarla. Il fatto è che quando sono fidanzato con lei vorrei piantare tutto subito (per i motivi detti sopra), ma quando tento di lasciarla improvvisamente ne ho paura perchè so che mi mancherebbe (ripenso ai bei momenti passati insieme, ai suoi sguardi, alle sue attenzioni...). Inoltre se la lascio mi vedo lei con un'altro ragazzo (gelosia) e la cosa mi infastidisce. Ma se ritorno da lei mi sembra di star peggio....insomma....La verità? NON CI CAPISCO PIU' NIENTE!!! Le uniche cose certe sono:
1) La mattina mi alzo con una fatica immensa e depressione assurda.
2) Lavoro in ufficio con una svogliatezza da far paura (non so se ritirarmi ma che dire ai miei?)
3) A volte mi passano delle idee in testa terribili (menomale che son credente altrimenti non so!)
4) Passo le giornate svogliatamente con l'incubo di uscire di casa
5) Se sto in casa ci son i miei e devo fingere che tutto sia apposto (difficilissimo!)
6) Comicncio ad odiare anche questa povera ragazza anche se quando sto con lei gli effetti si smorzano un po'
7) Il sabato uscire è diventata una tragedia
8) Vorrei scappare da tutto e da tutti ma so che non posso farlo
9) Vedo mio fratello e provo una pena terribile perchè sto meno con lui
10) Abbandono praticamente totale dei miei hobby
11) I miei mi riempiono di dubbi...suggestionabile come sono poi...
12) Sensi di colpa verso tutto e verso tutti
Grazie per le vostre risposte.
[#1]
Gentile utente,
leggendo con attenzione la sua lettera si nota che non c'è stato un intervento medico, mentre diversi sintomi di tipo depressivo e ansioso ci sono. La prescrizione di un ansiolitico senza altra indicazione è priva di utilità nella gestione di quadri che durano nel tempo, l'ansiolitico è un farmaco di emergenza e non cambia il corso del suo rapporto con il mondo.
Lei faccia una valutazione psichiatrica. Sarà fatta una diagnosi, che servirà per sapere in che direzione è opportuno agire. Le terapie per i disturbi d'ansia e dell'umore ci sono e sono affidabili.
leggendo con attenzione la sua lettera si nota che non c'è stato un intervento medico, mentre diversi sintomi di tipo depressivo e ansioso ci sono. La prescrizione di un ansiolitico senza altra indicazione è priva di utilità nella gestione di quadri che durano nel tempo, l'ansiolitico è un farmaco di emergenza e non cambia il corso del suo rapporto con il mondo.
Lei faccia una valutazione psichiatrica. Sarà fatta una diagnosi, che servirà per sapere in che direzione è opportuno agire. Le terapie per i disturbi d'ansia e dell'umore ci sono e sono affidabili.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4k visite dal 19/02/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.