Ricaduta disturbo ossessivo
Salve, una decina di giorni fa, tornando dal mare, ho avuto una ricaduta da DOC mentre visualizzavo notifiche su Facebook. In pratica, vedendo chi avesse messo mi piace a un mio post mi si è scatenata ansia e paura e mi veniva da compulsare. Ho ricontrollato un paio di volte poi ho deciso di dire basta. A distanza di 10 giorni, dove mi sentivo triste, stanco, sfiduciato, stamane ho ceduto e ho controllato più di una volta di nuovo anche se ormai il post lo avevo eliminato credendo che cosi l'ossessione sarebbe sparita. Invece ho sempre la sensazione di dover controllare PUR sapendo che compulsare non fa affatto bene. Sono in cura con Depakin (500 mg al di) e fevarin 100 (100 mg al di) e ho seguito un pò di terapia cognitiva con una psicologa. Io so che compulsare non è una cosa positiva perchè alimento solo l'ansia e il pensiero ossessivo ma mi sento davvero in crisi. Mi sto vedendo con una ragazza dopo che da circa un mesetto mi sono lasciato con la mia ex dopo 8 anni e ho paura di buttare tutto all'aria a causa di questo maledetto DOC. In più dovrei studiare per un concorso ma in questa situazione mi risulta impossibile. HO da poco fatto anche un colloquio di lavoro e ho paura che se non compulso l'esito potrebbe essere negativo (anche se la ragazza mi ha detto che con alte probabilità mi assumeranno) . In più ora si aggiunge il senso di colpa di aver ceduto all'ennesima compulsione e di aver 'buttato' 10 giorni tentando di resistere inutilmente. Sto uscendo, cerco di distrarmi ma la sensazione di malessere rimane. Come decisione estrema ho deciso di cancellare l'account facebook definitivamente (ma ci vogliono 30 gg perchè avvenga) e nonostante ciò ho la paura di dover ricompulsare nuovamente: (Cosa mi consigliate? Compulsare o resistere e star male? In 10 gg il pensiero sembrava persistere più strenuamente anzichè diminuire. Grazie per eventuali suggerimenti
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Gentile utente,
La quota di pensiero è ancora ridondante, pensa molto "sopra" quello che fa, prima di quello che fa, dopo quello che fa, insomma c'è una quota ossessiva che effettivamente ancora ingolfa la situazione. E' in cura, la dose non è piena (di fevarin), però forse perché c'è anche un disturbo dell'umore associato (il depakin sarà per questo). In ogni caso la cura va adeguata o va atteso che funzioni, le modifiche esterne non è che siano cruciali, se "si aiuta" tagliando via gli inneschi delle ossessioni va bene, ma sostanzialmente significa che già ne ha un parziale controllo.
La quota di pensiero è ancora ridondante, pensa molto "sopra" quello che fa, prima di quello che fa, dopo quello che fa, insomma c'è una quota ossessiva che effettivamente ancora ingolfa la situazione. E' in cura, la dose non è piena (di fevarin), però forse perché c'è anche un disturbo dell'umore associato (il depakin sarà per questo). In ogni caso la cura va adeguata o va atteso che funzioni, le modifiche esterne non è che siano cruciali, se "si aiuta" tagliando via gli inneschi delle ossessioni va bene, ma sostanzialmente significa che già ne ha un parziale controllo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Certo, potendo scegliere sì. Spesso è semplicemente una lotta in cui alla fine si rimane di qua, pur soffrendo, o si scivola di là, pur soffrendo. Però chiaramente come meccanismo, il fatto di non controllare non alimenta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.8k visite dal 30/07/2019.
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