Paroxetina e betabloccante
Buongiorno, avrei gentilmente bisogno di un chiarimento.
Sono una ragazza di 22 anni.
A causa di problemi di ansia e attacchi di panico che ho portato avanti per anni, il neurologo mi ha prescritto una terapia con Daparox: 5 gocce per i primi 7 giorni, da aumentare poi gradualmente fino a 10 gocce e poi valutare un eventuale ad ulteriore aumento. Mi ha poi consigliato di intraprendere una psicoterapia cognitivo-comportamentale. È la prima volta che assumo farmaci di questo tipo, ma ormai sono arrivata al punto tale che gli attacchi di panico mi impediscono di svolgere anche le più banali attività quotidiane.
Inoltre da ormai molti mesi assumo CONGESCOR 1,25mg come betabloccante, prescrittomi dal cardiologo, per tenere a bada la frequenza un po’ alta e delle fastidiose extrasistoli ventricolari per le quali ho già fatto tutti i dovuti accertamenti anche da un aritmologo.
Veniamo al dunque, il neurologo mi ha detto che non vi è interferenza tra questi due farmaci. Chiedo quindi di avere un’ulteriore conferma o dei chiarimenti al riguardo, giusto per stare più tranquilla ed intraprendere questa terapia con la maggiore serenità possibile.
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione e pongo cordiali saluti.
Sono una ragazza di 22 anni.
A causa di problemi di ansia e attacchi di panico che ho portato avanti per anni, il neurologo mi ha prescritto una terapia con Daparox: 5 gocce per i primi 7 giorni, da aumentare poi gradualmente fino a 10 gocce e poi valutare un eventuale ad ulteriore aumento. Mi ha poi consigliato di intraprendere una psicoterapia cognitivo-comportamentale. È la prima volta che assumo farmaci di questo tipo, ma ormai sono arrivata al punto tale che gli attacchi di panico mi impediscono di svolgere anche le più banali attività quotidiane.
Inoltre da ormai molti mesi assumo CONGESCOR 1,25mg come betabloccante, prescrittomi dal cardiologo, per tenere a bada la frequenza un po’ alta e delle fastidiose extrasistoli ventricolari per le quali ho già fatto tutti i dovuti accertamenti anche da un aritmologo.
Veniamo al dunque, il neurologo mi ha detto che non vi è interferenza tra questi due farmaci. Chiedo quindi di avere un’ulteriore conferma o dei chiarimenti al riguardo, giusto per stare più tranquilla ed intraprendere questa terapia con la maggiore serenità possibile.
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione e pongo cordiali saluti.
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Gentile utente,
Avere informazioni da più fonti in genere non dà come risultato una maggiore serenità, ma l'opposto. Comunque,
potenziali interazioni consistono sia in quelle cardiologiche (elettriche), sia nel possibile aumento dell'effetto del betabloccante per associazione con la paroxetina, per un motivo di competizione per il metabolismo reciproco.
Avere informazioni da più fonti in genere non dà come risultato una maggiore serenità, ma l'opposto. Comunque,
potenziali interazioni consistono sia in quelle cardiologiche (elettriche), sia nel possibile aumento dell'effetto del betabloccante per associazione con la paroxetina, per un motivo di competizione per il metabolismo reciproco.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Infatti non era mia intenzione chiederle una conferma in merito alla cura, come già premesso nella mia precedente risposta. Semplicemente avrei voluto sapere se, dal suo punto di vista, l'interazione tra i due farmaci fosse tale da rendersi necessaria una rivalutazione della terapia.Ma a questo punto credo sia più utile rivolgermi al neurologo che mi ha in cura.
Arrivederci.
Arrivederci.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.8k visite dal 27/06/2019.
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