Ipocondrismo
Salve dottore.
Scrivo per chiedere consiglio su mio marito.Siamo sposati da poco più di 2 anni e abbiamo una bellissima bambina di 21mesi.La nostra vita è abbastanza tranquilla,fortunatamente non abbiamo problemi di tipo economico,nè di salute,insomma siamo una famiglia molto fortunata.
Mio marito ha 35anni,laureato in matematica,ora lavora come responsabile dell'ufficio logistico presso un'importante azienda nel settore agricolo.E' molto gratificato e soddisfatto del suo lavoro.
Ama molto la sua famiglia e sopratutto sua figlia per cui stravede.E' una persona premurosa e molto umile anche.Abbiamo parecchi battibecchi,dovuti secondo me dai nostri caratteri opposti,ma una grande risorsa ci unisce,il non saper tenere il muso e il riconoscere gli sbagli.entrambi sappiamo chiederci scusa e non andiamo mai a letto arrabiati...
Lui è una persona molto taciturna,un così detto riccio,io sono molto espansiva ma insieme stiamo bene.
Nonostante questo quadretto che sembra sfiorare la perfezione,con gli anni in lui sta sempre più predominando un lato del suo carattere che mi preoccupa.La sua paura per le malattie,per lo star male.Ho notato che è un po' una fissazione della sua famiglia,sua mamma soprattutto...ogni minimo malesse è sempre una cosa grave.Per fare un esempio un pomeriggio mia suocera mi disse:-Ho un mal di gola fastidiossissimo da qualche giorno.....speriamo non sia un tumore!-Lo disse con una naturalezza che mi lascò basita,le risposi.-magari un semplice colpo d'aria no???-
Io non sono per nulla una persona ansiosa,nemmeno con mia figlia,forse un po' sbaglio,ma sento lontano da me,o meglio dalla mia quotidianetà malattie molto gravi.
Mio marito invece per un non nulla è sempre in ansia(solo su se stesso però),e sono sempre e solo tumori i suoi malesseri.Inizialmente ci ridevo su,poi ho provato a rinquorarlo,ora mi arrabbio,perchè diventa davvero pesante.
Ho provato parlandoci dolcemente a dirgli di andare da un psicoterapeuta,e se vuole di andarci anche insieme,ma appena entro nel discorso,lui alza un muro,non vuole più parlare e tronca qualsiasi cosa.
Io sinceramente non so più come prenderlo,ma questa situazione deve essere risolta.Ogni giorno ha paura,una semplice influenza e pensa al peggio,e non vuole nemmeno fare visite più specializzate(che gli ho proposto per tranquillizzarlo),perchè dice di aver paura degli esiti.
Mi preoccupo anche per mia figlia,è piccola ma non è stupida e piano piano capirà tutte queste ansie,a volte nei momenti più buii si chiedeva perfino se riuscirà a veder crescere la figlia...
Non so davvero più che fare,ho bisogno di aiuto,poichè mio marito è una persona davvero in gamba e io lo amo molto,ma questo suo atteggiamento oltre a stancarmi mi fa stare male,perchè vedo ce lui non vive bene...
Non sono un medico ma credo che il fattore scatenante di tutto ciò sia dovuto al fatto che 13anni fa scoprì di avere l'epatiteC,probabilmente presa a seguito di un'operazione fatta a 10 anni a cuore aperto per una sutura diretta degli atri.Ora percepisce anche un indenizzo per questo motivo.L'epatite dopo le cure si è cronicizzata,ed ora è controllato ogni anno con esami ed ecografie,e non ci sono stati più problemi.
Mi scuso se mi sono dilungata,ma volevo cercare di rendere più chiaro possibile il quadro,anche se forse ce ne sarennero ancora tante di cose da menzionare.
Infinitamente ringrazio
Alessia
Scrivo per chiedere consiglio su mio marito.Siamo sposati da poco più di 2 anni e abbiamo una bellissima bambina di 21mesi.La nostra vita è abbastanza tranquilla,fortunatamente non abbiamo problemi di tipo economico,nè di salute,insomma siamo una famiglia molto fortunata.
Mio marito ha 35anni,laureato in matematica,ora lavora come responsabile dell'ufficio logistico presso un'importante azienda nel settore agricolo.E' molto gratificato e soddisfatto del suo lavoro.
Ama molto la sua famiglia e sopratutto sua figlia per cui stravede.E' una persona premurosa e molto umile anche.Abbiamo parecchi battibecchi,dovuti secondo me dai nostri caratteri opposti,ma una grande risorsa ci unisce,il non saper tenere il muso e il riconoscere gli sbagli.entrambi sappiamo chiederci scusa e non andiamo mai a letto arrabiati...
Lui è una persona molto taciturna,un così detto riccio,io sono molto espansiva ma insieme stiamo bene.
Nonostante questo quadretto che sembra sfiorare la perfezione,con gli anni in lui sta sempre più predominando un lato del suo carattere che mi preoccupa.La sua paura per le malattie,per lo star male.Ho notato che è un po' una fissazione della sua famiglia,sua mamma soprattutto...ogni minimo malesse è sempre una cosa grave.Per fare un esempio un pomeriggio mia suocera mi disse:-Ho un mal di gola fastidiossissimo da qualche giorno.....speriamo non sia un tumore!-Lo disse con una naturalezza che mi lascò basita,le risposi.-magari un semplice colpo d'aria no???-
Io non sono per nulla una persona ansiosa,nemmeno con mia figlia,forse un po' sbaglio,ma sento lontano da me,o meglio dalla mia quotidianetà malattie molto gravi.
Mio marito invece per un non nulla è sempre in ansia(solo su se stesso però),e sono sempre e solo tumori i suoi malesseri.Inizialmente ci ridevo su,poi ho provato a rinquorarlo,ora mi arrabbio,perchè diventa davvero pesante.
Ho provato parlandoci dolcemente a dirgli di andare da un psicoterapeuta,e se vuole di andarci anche insieme,ma appena entro nel discorso,lui alza un muro,non vuole più parlare e tronca qualsiasi cosa.
Io sinceramente non so più come prenderlo,ma questa situazione deve essere risolta.Ogni giorno ha paura,una semplice influenza e pensa al peggio,e non vuole nemmeno fare visite più specializzate(che gli ho proposto per tranquillizzarlo),perchè dice di aver paura degli esiti.
Mi preoccupo anche per mia figlia,è piccola ma non è stupida e piano piano capirà tutte queste ansie,a volte nei momenti più buii si chiedeva perfino se riuscirà a veder crescere la figlia...
Non so davvero più che fare,ho bisogno di aiuto,poichè mio marito è una persona davvero in gamba e io lo amo molto,ma questo suo atteggiamento oltre a stancarmi mi fa stare male,perchè vedo ce lui non vive bene...
Non sono un medico ma credo che il fattore scatenante di tutto ciò sia dovuto al fatto che 13anni fa scoprì di avere l'epatiteC,probabilmente presa a seguito di un'operazione fatta a 10 anni a cuore aperto per una sutura diretta degli atri.Ora percepisce anche un indenizzo per questo motivo.L'epatite dopo le cure si è cronicizzata,ed ora è controllato ogni anno con esami ed ecografie,e non ci sono stati più problemi.
Mi scuso se mi sono dilungata,ma volevo cercare di rendere più chiaro possibile il quadro,anche se forse ce ne sarennero ancora tante di cose da menzionare.
Infinitamente ringrazio
Alessia
[#1]
Gentile utente,
certamente la valutazione di suo marito merita una particolare attenzione in quanto vanno differenziati i vari quadri clinici possibili in virtu' di una serie di sintomi che si presentano.
In particolare, anche la valutazione epatica e' particolarmente importante, in quanto alcuni scompensi epatici possono comportare anche alterazioni del comportamento a seguito della mancata processazione di alcuni metaboliti.
Faccia visitare suo marito da uno psichiatra in modo da poter valutare la situazione globalmente.
certamente la valutazione di suo marito merita una particolare attenzione in quanto vanno differenziati i vari quadri clinici possibili in virtu' di una serie di sintomi che si presentano.
In particolare, anche la valutazione epatica e' particolarmente importante, in quanto alcuni scompensi epatici possono comportare anche alterazioni del comportamento a seguito della mancata processazione di alcuni metaboliti.
Faccia visitare suo marito da uno psichiatra in modo da poter valutare la situazione globalmente.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
credo che la problematica di suo marito vada indagata meglio. Come già espresso dal collega, una valutazione in tal senso appare opportuna. Detto ciò, e a fronte di una valutazione specifica per suo marito, non escludo una successiva valutazione inerente la coppia e volta a migliorare la vostra "intesa a due".
Cordialmente
credo che la problematica di suo marito vada indagata meglio. Come già espresso dal collega, una valutazione in tal senso appare opportuna. Detto ciò, e a fronte di una valutazione specifica per suo marito, non escludo una successiva valutazione inerente la coppia e volta a migliorare la vostra "intesa a due".
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#3]
Utente
Ringrazio per la tempestività della risposta.
Io sono cosciente che a mio marito serva una pesona copentente per aiutarlo a superare queste sue ansie.Ma il punto è che lui non crede di avere un problema,o mieglio mi correggo,non un problema che va risolto e discusso con uno pscicoterapeuta.
ho provato più volte a entrare in argomento quando vedevo situazioni potenzialmente favorevoli per affrontare il discorso ma lui si rifiuta;ho provato a convincerlo proponendogli di andarci anche insieme.Ma niente su questo punto non si riesce nemmeno a costruire un discorso perchè lui alza un muro.Non sente e non risponde...
mi trovo in difficoltà...
Io sono cosciente che a mio marito serva una pesona copentente per aiutarlo a superare queste sue ansie.Ma il punto è che lui non crede di avere un problema,o mieglio mi correggo,non un problema che va risolto e discusso con uno pscicoterapeuta.
ho provato più volte a entrare in argomento quando vedevo situazioni potenzialmente favorevoli per affrontare il discorso ma lui si rifiuta;ho provato a convincerlo proponendogli di andarci anche insieme.Ma niente su questo punto non si riesce nemmeno a costruire un discorso perchè lui alza un muro.Non sente e non risponde...
mi trovo in difficoltà...
[#6]
Gentile utente,
L'ipocondria è un'ipotesi, e rientra generalmente nei disturbi d'ansia. L'ipocondria va ricercata e diagnosticata come tale, e non semplicemente per esclusione di altre malattie, altrimenti si segue la linea mentale dell'ipocondriaco: escludere le malattie temute, che ogni volta cambiano o si riproducono su sintomi diversi.
La rassicurazione non è, per quanto intuitivamente corretta, la via utile a placare un'ansia ipocondriaca nel tempo. Infatti, per rassicurare un soggetto che è ossessionato da timori, si finisce per fornirgli materiale su cui riflettere e sviluppare nuovamente un dubbio su qualcosa, o semplicemente sulla stessa cosa.
La rassicurazione può passare attraverso approfondimenti diagnostici, che invece devono essere fatti sulla base del sospetto diagnostico del medico, e non su quello del paziente.
Una valutazione psichiatrica è comunque indicata dopo la valutazione iniziale del medico di base.
L'ipocondria è un'ipotesi, e rientra generalmente nei disturbi d'ansia. L'ipocondria va ricercata e diagnosticata come tale, e non semplicemente per esclusione di altre malattie, altrimenti si segue la linea mentale dell'ipocondriaco: escludere le malattie temute, che ogni volta cambiano o si riproducono su sintomi diversi.
La rassicurazione non è, per quanto intuitivamente corretta, la via utile a placare un'ansia ipocondriaca nel tempo. Infatti, per rassicurare un soggetto che è ossessionato da timori, si finisce per fornirgli materiale su cui riflettere e sviluppare nuovamente un dubbio su qualcosa, o semplicemente sulla stessa cosa.
La rassicurazione può passare attraverso approfondimenti diagnostici, che invece devono essere fatti sulla base del sospetto diagnostico del medico, e non su quello del paziente.
Una valutazione psichiatrica è comunque indicata dopo la valutazione iniziale del medico di base.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#7]
Utente
Gentile dott. Pacini,
lei è stato davvero utile;e forse credo di aver capito,che anche se in buona fede le rasicurazioni che cercavo di dare a mio marito servivano a poco,se non a peggiorare la situazione.
Gli approfondimenti diagnostici per mio marito,non vengono richiesti dal medico,in quanto non sembrano sintomi gravi che comportano altre malattie.Per questo lui si sente profondamente incompreso.
Credo di fatto non si fidi neppure molto della figura del medico,e avendo cambiato residenza pochi anni fa,ha cambiato anche medico di base,quindi credo che non sia mancanza di fiducia del medico soggetto,ma forse della categoria.
Avendo un buon dialogo con il mio medico di base,sicramente metterò a corrente dell'ansia di mio marito,che non manifesta fuori l'ambito familiare,anche se penso che un po' lo abbia compreso ugualmente,e con lui magari opterò una soluzione ideale.
Poichè il mio medico di base è stato molto utile a indirizzare anche mio padre su una sua depressione che non riusciva a riconoscere e che ora invece sta affrontando con una psicoterapeuta.
Infinitamente ringrazio
lei è stato davvero utile;e forse credo di aver capito,che anche se in buona fede le rasicurazioni che cercavo di dare a mio marito servivano a poco,se non a peggiorare la situazione.
Gli approfondimenti diagnostici per mio marito,non vengono richiesti dal medico,in quanto non sembrano sintomi gravi che comportano altre malattie.Per questo lui si sente profondamente incompreso.
Credo di fatto non si fidi neppure molto della figura del medico,e avendo cambiato residenza pochi anni fa,ha cambiato anche medico di base,quindi credo che non sia mancanza di fiducia del medico soggetto,ma forse della categoria.
Avendo un buon dialogo con il mio medico di base,sicramente metterò a corrente dell'ansia di mio marito,che non manifesta fuori l'ambito familiare,anche se penso che un po' lo abbia compreso ugualmente,e con lui magari opterò una soluzione ideale.
Poichè il mio medico di base è stato molto utile a indirizzare anche mio padre su una sua depressione che non riusciva a riconoscere e che ora invece sta affrontando con una psicoterapeuta.
Infinitamente ringrazio
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.2k visite dal 16/02/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.