Ansia e tristezza immotivata

Salve, sono una ragazza di 21 anni e tutto è incominciato da Novembre circa. In passato ero una persona molto solare, socievole, sempre con mille cose da fare e molto determinata. L'anno scorso ho iniziato l'università, dove studiavo biotecnologie per la salute e dove ho conosciuto delle persone fantastiche. Quest'anno ho cambiato facoltà perché ho realizzato il mio piccolo grande sogno di entrare a medicina, ma ho dovuto lasciare tutti e ricominciare da capo. Ecco, se dovessi dire il momento in cui è iniziato tutto direi dal primo giorno in cui ho ricominciato l'università a medicina. Alle lezioni sono spesso assente, comincio ad avvertire un'ansia immotivata che via via aumenta fin quando ho paura di sentirmi male. Non ho trovato le stesse belle persone a cui ero abituata, ma un ambiente del tutto diverso, dove non regna amicizia ma solo competizione. La stessa cosa succede su un pullman, in metro e in qualsiasi luogo molto affollato. Per esempio, qualche sera fa andammo in discoteca e tra la folla io sentivo mancarmi l'aria. A casa o con i miei amici più stretti sono tranquillissima e non si verifica nessuno di questi episodi. Purtroppo, però, non è tutto. È da un po' di tempo che nel bel mezzo della giornata mi sorge la paura che possa succedere qualcosa ai miei cari, penso a come starò quando magari uno dei miei genitori morirà e ho paura per come potrei reagire. Penso al fatto che passeró una vita con il mio ragazzo e magari un giorno morirà e io sarò sola. Tutto questo a mente lucida mi sembra davvero una follia, eppure si verificano questi episodi che non riesco a gestire e che mi mandano nel panico. Per i primi tempi ho cercato di gestire la cosa, ma ora sembra che stia diventando più grande di me. Ho perso l'interesse in ogni cosa, non riesco a concentrarmi sullo studio, ho perso gli amici perché sto sempre chiusa in casa e sto sempre a piangere senza un motivo ben preciso. Ho paura di deludere i miei genitori con gli esami e da ciò entro in un circolo vizioso che mi fa solo stare peggio. In più ho notato che mi sorgono piccoli dolori improvvisi privi di cause organiche in diverse parti del corpo. Ho provato a parlarne con i miei, ma non sono abituati a certe cose e tendono a minimizzare tutto, pensando che siano solo schiocchezze. La mia domanda è questa: dovrei rivolgermi a qualcuno del settore? La soluzione più adeguata sarebbe una terapia farmacologica o è possibile trovare la forza dentro per poter risolvere? Spero in una vostra risposta e grazie in anticipo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
È utile una visita psichiatrica.

La forza dentro non esiste.

Dr. F. S. Ruggiero

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