Schizofrenia
Salve. Ho scritto gia’ un consulto in passato per problemi legati all’ ansia e alla depressione , anche se in particolare il problema che mi attanaglia e mi causa notevole disagio e’quello relativo al timore di essere schizofrenico. Siccome , mosso dalla fobia circa la malattia ho letto molte informazioni mediche a riguardo in questi mesi/anni, mi sono soffermato in particolare sul modello dei sintomi di base che potrebbero manifestarsi anche dieci anni prima l effettivo esordio della malattia . Questa cosa mi ha molto scosso , in quanto in presenza di questi sintomi il paziente dovrebbe mantenere ancora conservato l insight circa le modificazioni sensoriali a cui sta andando incontro , per cui mi ha tolto la tranquillita’ della solita frase che si sente in maniera ricorrente sul fatto che lo schizofrenico non ha alcuna consapevolezza di essere malato e che quindi non potrebbe chiedersi o dubitare di avere una malattia . Tanto e’ vero che secondo quanto letto , la malattia potrebbe essere prevista attraverso le descrizioni fatte dal paziente stesso , permettendo cosi di effettuare un intervento precoce . Ora la mia domanda e’ questa : prendendo per vere queste affermazioni ,intervenendo in tempo puo’ essere evitata/alleviata la malattia ? Oppure si va incontro nel tempo comunque al destino inevitabile della destrutturazione personale tipica di questa condizione ? Le letture svolte che mi hanno portato a formulare queste domande dovrebbero provenire da fonti scientifiche molto attendibili in letteratura psichiatrica ( studi di Parna’s / scuola di Bonn) . Grazie in anticipo per l eventuale risposta , saluti
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Lei parte da una falsa credenza per cercare di giungere alle conclusioni che desidera.
In evidenza di dubbio di malattia, qualunque essa sia, il passaggio utile è farsi visitare da uno specialista in psichiatria in modo da ricevere una diagnosi ed un trattamento appropriati.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
In evidenza di dubbio di malattia, qualunque essa sia, il passaggio utile è farsi visitare da uno specialista in psichiatria in modo da ricevere una diagnosi ed un trattamento appropriati.
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Utente
Dr Ruggiero non metto in dubbio la sua idea di una forte suggestione che mi ha portato a creare una serie di false credenze circa la possibilita’ di avere questa malattia. Mi chiedevo solo se nel caso appunto di evidenza del dubbio di un male simile , con una certa consapevolezza circa i suoi sintomi e intervenendo in tempo sia possibile avere una prognosi diversa e favorevole rispetto ai casi piu comuni e magari se nella pratica le siano capitati casi del genere, siccome come lei sa ovviamente meglio di me trattasi di una patologia ad andamento cronico. Grazie
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Utente
Secondo lei questo sintomo a che patologia rimanda ? Poi comunque era anche una curiosita’ quella di capire se fosse possibile davvero nella pratica intervenire precocemente con un disturbo del genere e in maniera piu’ adeguata : almeno se fosse il mio caso mi troverei difronte a una speranza di poter guarire
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.3k visite dal 24/06/2019.
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