Bipolare/borderline
Buongiorno
Nel 2001, a 19 anni, ebbi un esordio psicotico caratterizzato principalmente da forte paranoia e calo del tono dell umore. Mi rivolsi ad un professionista che mi diagnosticò disturbo borderline somministrandomi olanzapina.Ebbi subito un netto miglioramento. Mi iscrissi subito all università. Una volta stabilizzatomi dopo due tre anni lasciai i farmaci, su consiglio dello psicoterapeuta, per continuare solo con la terapia psicologica che si protrasse per circa sette-otto anni, con effetti positivi sugli aspetti sociali ed affettivi. Fidanzato e quasi laureato decisi di concludere questa terapia cercando di camminare con le gambe. Sono seguiti due tre anni felici fin quando sentii di nuovo l'esigenza di lavorare su me stesso per migliorare la mia qualità della vita. Infatti ero di nuovo un pò giù con il tono dell umore, inibito socialmente (ansia sociale).
Conobbi così il mio attuale psicanalista. Scattò subito un bel rapporto.
Ricominciai la terapia farmacologica con olanzapina a basso dosaggio e cipralex a 20 mg congiuntamente ad una psicoterapia settimanale.
In breve tempo sono scomparsi i sintomi che mi facevano tanto soffrire in situazioni sociali (ansia forte, vomito) ed ebbi un netto miglioramento della qualità della vita. Mi laureai a pieni voti e consolidai le mie amicizie.
Purtroppo in seguito allo stress per la morte di miei tre nonni in un solo anno e non trovando lavoro ebbi una brutta ricaduta. Ebbi nel 2013 un luogo periodo di depressione a cui segui una fare maniacale in cui spesi molto denaro (più di 15000 euro in sei mesi) non ero più lucido. Abitavo a casa di mia madre da solo avendo interrotto i rapporti familiari in condizioni limite. Non lavoravo. Uscivo poco. Le mie frequentazioni erano limitate ad un coro parrocchiale, messe. Un gruppo religioso di giovani. Il dottore mi disse che avevo un disturbo bipolare, forse in comorbidità con il mio iniziale disturbo borderline. Dopo un po ricominciai a studiare per l esame di stato. Tornai a casa da mia madre che è risposata. E di lì ad oggi sempre migliorando.
Ora vorrei chiedere:
È possibile che la fase bipolare sia stata scatenata (oltre che fisicamente dalla morte dei nonni e mancanza di lavoro) da una somministrazione precedente di antidepressivo ad alto dosaggio (Per superare panico sociale) senza però includere uno stabilizzatore dell umore. (Faceva parte della terapia anche zyprexa disagio medio). Dico questo perché anche in passato, nella prima terapia che assunzi, mostrai una forte suscettibilità agli anti depressivi con fase maniacale che si stabilizzò poi col tempo interrompendone l utilizzo.
Ora in terapia sto bene a livello di pensiero. Solo un pò giù di umore ma sto migliorando.
Ma vorrei arrivare a fare al meno del farmaco.
La paura condivisa col terapeuta è che abbassando il farmaco zyprexa da cinque mg a 2.5 o zero ricominci l altalena umorale e riprendano le crisi di ansia.
Spero di essere stato chiaro.
saluti
Nel 2001, a 19 anni, ebbi un esordio psicotico caratterizzato principalmente da forte paranoia e calo del tono dell umore. Mi rivolsi ad un professionista che mi diagnosticò disturbo borderline somministrandomi olanzapina.Ebbi subito un netto miglioramento. Mi iscrissi subito all università. Una volta stabilizzatomi dopo due tre anni lasciai i farmaci, su consiglio dello psicoterapeuta, per continuare solo con la terapia psicologica che si protrasse per circa sette-otto anni, con effetti positivi sugli aspetti sociali ed affettivi. Fidanzato e quasi laureato decisi di concludere questa terapia cercando di camminare con le gambe. Sono seguiti due tre anni felici fin quando sentii di nuovo l'esigenza di lavorare su me stesso per migliorare la mia qualità della vita. Infatti ero di nuovo un pò giù con il tono dell umore, inibito socialmente (ansia sociale).
Conobbi così il mio attuale psicanalista. Scattò subito un bel rapporto.
Ricominciai la terapia farmacologica con olanzapina a basso dosaggio e cipralex a 20 mg congiuntamente ad una psicoterapia settimanale.
In breve tempo sono scomparsi i sintomi che mi facevano tanto soffrire in situazioni sociali (ansia forte, vomito) ed ebbi un netto miglioramento della qualità della vita. Mi laureai a pieni voti e consolidai le mie amicizie.
Purtroppo in seguito allo stress per la morte di miei tre nonni in un solo anno e non trovando lavoro ebbi una brutta ricaduta. Ebbi nel 2013 un luogo periodo di depressione a cui segui una fare maniacale in cui spesi molto denaro (più di 15000 euro in sei mesi) non ero più lucido. Abitavo a casa di mia madre da solo avendo interrotto i rapporti familiari in condizioni limite. Non lavoravo. Uscivo poco. Le mie frequentazioni erano limitate ad un coro parrocchiale, messe. Un gruppo religioso di giovani. Il dottore mi disse che avevo un disturbo bipolare, forse in comorbidità con il mio iniziale disturbo borderline. Dopo un po ricominciai a studiare per l esame di stato. Tornai a casa da mia madre che è risposata. E di lì ad oggi sempre migliorando.
Ora vorrei chiedere:
È possibile che la fase bipolare sia stata scatenata (oltre che fisicamente dalla morte dei nonni e mancanza di lavoro) da una somministrazione precedente di antidepressivo ad alto dosaggio (Per superare panico sociale) senza però includere uno stabilizzatore dell umore. (Faceva parte della terapia anche zyprexa disagio medio). Dico questo perché anche in passato, nella prima terapia che assunzi, mostrai una forte suscettibilità agli anti depressivi con fase maniacale che si stabilizzò poi col tempo interrompendone l utilizzo.
Ora in terapia sto bene a livello di pensiero. Solo un pò giù di umore ma sto migliorando.
Ma vorrei arrivare a fare al meno del farmaco.
La paura condivisa col terapeuta è che abbassando il farmaco zyprexa da cinque mg a 2.5 o zero ricominci l altalena umorale e riprendano le crisi di ansia.
Spero di essere stato chiaro.
saluti
[#1]
Gentile utente,
Questo quadro, che in effetti parrebbe bipolare, piuttosto che borderline, data l'intermittenza e la successione a cicli delle fasi. L'antidepressivo in questione è abbastanza poco "potente" come pro-maniacale, ed è difficile stabilire se a distanza di tot settimane ci sia un effetto favorente o semplicemente si passi ad un mania già prevista.
Dopo n episodi, la stabilizzazione è consigliabile, e ci sono due tipi di medicinali con cui poterla ricercare, sia antipsicotici che non antipsicotici.
Questo quadro, che in effetti parrebbe bipolare, piuttosto che borderline, data l'intermittenza e la successione a cicli delle fasi. L'antidepressivo in questione è abbastanza poco "potente" come pro-maniacale, ed è difficile stabilire se a distanza di tot settimane ci sia un effetto favorente o semplicemente si passi ad un mania già prevista.
Dopo n episodi, la stabilizzazione è consigliabile, e ci sono due tipi di medicinali con cui poterla ricercare, sia antipsicotici che non antipsicotici.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Buonasera
In realtà la prima terapia somministrata dal medico che in seguito ai test mi diagnostico disturbo borderline comprendeva Maveral ad alto dosaggio oltre a tutta una serie di altri farmaci soprattutto neurolettici ed ansiolitici. Non ricordo il dosaggio preciso e non trovo purtroppo la ricetta. Parliamo del 2003. Il medico disse che voleva provare a superare questo stato psicologico con un aiuto principalmente antidepressivo. Ma ebbi un periodo di mania in cui mangiavo molto dolci cose grasse iniziai ad avere comportamenti esibizionisti tipo fumare in aula universitaria e spendere molto per vestiti di marca e accessori di moda. Presi tanti chili. Spesi tipo due tremila euro con una due settimane. Così cambiammo cura e mi somministrò tutta una serie di farmaci ad alto dosaggio come serenase 30 gocce al dì, melleil tre compresse da 25, largactil (non so il nome preciso) 100 mg 2 compresse al giorno che nel giro di pochi giorni mi hanno messo a terra. (Di queste so il dosaggio preciso perché ho conservato la ricetta)
Per questo siccome avevo sintomi estra piramidali evidenti cambiammo professionista. Colui che mi prescrisse zyprexa e migliorai velocemente. Con nemmeno una settima ero già molto più lucido e il mio pensiero era più coerente. Dopo poco mi iscrissi infatti all. Università
In realtà anche se è vero che l oscillazione dell umore ha caratterizzato varie fasi della mia prognosi (anche se che io ricordi solo dopo l antidepressivo forte) una costante che mi ha accompagnato durante la cura e stata il senso di vuoto, anedonia e la paura dell abbandono che sto iniziando a comprendere e focalizzare questi ultimi tempi e in parte a superare o cmq non permetterle di condizionare pesantemente i miei rapporti sociali ed affettivi e lavorativi.
L altra oscillazione forte che determinò una seconda diagnosi di bipolarismo forse in comorbidità avvenne dopo una assunzione che io ricordi per almeno sei nove mesi di cipralex per ansia sociale senza stabilizzatore.
Ebbi quattro sei mesi di mania circa in concomitanza con la bella stagione e in seguito a forte stress per lutti di familiari, come dicevo sopra e mancanza di lavoro.
Saluti
In realtà la prima terapia somministrata dal medico che in seguito ai test mi diagnostico disturbo borderline comprendeva Maveral ad alto dosaggio oltre a tutta una serie di altri farmaci soprattutto neurolettici ed ansiolitici. Non ricordo il dosaggio preciso e non trovo purtroppo la ricetta. Parliamo del 2003. Il medico disse che voleva provare a superare questo stato psicologico con un aiuto principalmente antidepressivo. Ma ebbi un periodo di mania in cui mangiavo molto dolci cose grasse iniziai ad avere comportamenti esibizionisti tipo fumare in aula universitaria e spendere molto per vestiti di marca e accessori di moda. Presi tanti chili. Spesi tipo due tremila euro con una due settimane. Così cambiammo cura e mi somministrò tutta una serie di farmaci ad alto dosaggio come serenase 30 gocce al dì, melleil tre compresse da 25, largactil (non so il nome preciso) 100 mg 2 compresse al giorno che nel giro di pochi giorni mi hanno messo a terra. (Di queste so il dosaggio preciso perché ho conservato la ricetta)
Per questo siccome avevo sintomi estra piramidali evidenti cambiammo professionista. Colui che mi prescrisse zyprexa e migliorai velocemente. Con nemmeno una settima ero già molto più lucido e il mio pensiero era più coerente. Dopo poco mi iscrissi infatti all. Università
In realtà anche se è vero che l oscillazione dell umore ha caratterizzato varie fasi della mia prognosi (anche se che io ricordi solo dopo l antidepressivo forte) una costante che mi ha accompagnato durante la cura e stata il senso di vuoto, anedonia e la paura dell abbandono che sto iniziando a comprendere e focalizzare questi ultimi tempi e in parte a superare o cmq non permetterle di condizionare pesantemente i miei rapporti sociali ed affettivi e lavorativi.
L altra oscillazione forte che determinò una seconda diagnosi di bipolarismo forse in comorbidità avvenne dopo una assunzione che io ricordi per almeno sei nove mesi di cipralex per ansia sociale senza stabilizzatore.
Ebbi quattro sei mesi di mania circa in concomitanza con la bella stagione e in seguito a forte stress per lutti di familiari, come dicevo sopra e mancanza di lavoro.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.8k visite dal 23/06/2019.
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