Ginecomastia e duloxetina
Gent. dott., Vi ringrazio anticipatamente se mi vorrete chiarire un dubbio. In passato assunsi Xeristar con beneficio ed ora, attraversando un periodo particolare della mia vita, volevo tornare a prenderlo. Mi è stato detto però che, con l'assunzione di duloxetina, ci sono stati casi (anche se rari) di ginecomastia. Essendo stata operata 9 anni fa di tumore al seno (e dato che finora i controlli stanno procedendo bene) non volevo però andare a (come si suol dire) "svegliare il can che dorme". Mi dicono che nel mio caso venlafaxina sarebbe preferibile. Concordate anche voi? E' davvero così? Venlafaxina e duloxetina sono efficaci allo stesso modo per curare i sintomi d'ansia? Attendo fiduciosa una Vostra risposta.
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E' in effetti un'eventualità rara, ma soprattutto tenga presente che la ginecomastia è legata alla prolattina. Non è detto che la sua forma di tumore fosse sensibile a quell'ormone, la forma più comune di tumore al seno è sensibile agli ormoni sessuali estrogeni/progestinici.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Gent. dott, grazie innanzittutto per la tempestiva risposta. So che il mio era un tipo di tumore ormono-dipendente ma non so se fosse sensibile alla prolattina. In ogni caso meglio non rischiare dato che il neurologo che in passato mi diede Cymbalta ora propenderebbe di più per venlafaxina. Comunque mi conferma che sia duloxetina che venlafaxina sono entrambi validi aiuti per la cura dei disturbi ansioso-depressivi? Se non si differenziano di molto a questo punto prenderei anch'io più in considerazione venlafaxina per non rischiare nemmeno in una minimissima percentuale. Un saluto cordiale
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Utente
Gent. dott., la disturbo ancora perchè guardando nella relazione clinica alla dimissione (nel 2010) risultava così: "Recettori ormonali: ER 90%, PgR 95%". Non vedo parlare di prolattina. Dice quindi che, in considerazione di questo, potrei riprendere duloxetina in totale sicurezza? Grazie ancora se vorrà rispondermi.
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Appunto: si riferisce a estrogeni e progesterone. A parte che non necessariamente dà questo effetto è che trattasi di un effetto reversibile con l'interruzione del farmaco, ma comunque chieda per sicurezza al suo oncologo.
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Esistono numerosi farmaci con le stesse indicazioni, quindi la duloxetina non è l'unica alternativa.
Tenga presente che però che allo stesso modo se si va a vedere gli effetti "non comuni" come è l'iperprolattinemia (comune con alcuni farmaci, con gli antidepressivi non comune) lo si può ritrovare anche per la venlafaxina.
Tenga presente che però che allo stesso modo se si va a vedere gli effetti "non comuni" come è l'iperprolattinemia (comune con alcuni farmaci, con gli antidepressivi non comune) lo si può ritrovare anche per la venlafaxina.
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Utente
Gent. dott., questo ulteriore post solo per dirLe che, guardando più attentamente la lettera di dimissioni di 9 anni fa, c'era scritto di attuare la sospensione di duloxetina che all'epoca assumevo da 4 anni con beneficio (il motivo era l'incompatibilità col tamoxifene che avrei dovuto iniziare ad assumere x 5 anni come poi ho fatto) ed eventualmente di passare a venlafaxina.
Quindi se allo IEO mi era stato proposto questo passaggio penso che posso essere abbastanza tranquilla nel senso che non credo che mi avrebbero proposto il passaggio a venlafaxina se quest'ultima non andava bene per me (ben sapendo che ero appena stata operata di tumore al seno). Venlafaxina so che non interferisce con tamoxifene ma, a parte questo, non mi avrebbero certo proposto un anti-depressivo che potesse dare altri problemi (anche se non oncologici) al seno. Che dice dottore?
A tutt'oggi io venlafaxina l'ho presa solo per un periodo qualche anno fa ad un sottodosaggio di mg 37,5 perchè mi funzionava sul controllo di vampate di calore dovute alla menopausa indotta da Decapeptyl (fatto x 2 anni) ma a dosaggi più alti no (tipo mg 75) l'avevo provata solo per due settimane poi ho smesso per paura (e non saprei dirle nemmeno di cosa). Grazie per avermi ascoltato.
Quindi se allo IEO mi era stato proposto questo passaggio penso che posso essere abbastanza tranquilla nel senso che non credo che mi avrebbero proposto il passaggio a venlafaxina se quest'ultima non andava bene per me (ben sapendo che ero appena stata operata di tumore al seno). Venlafaxina so che non interferisce con tamoxifene ma, a parte questo, non mi avrebbero certo proposto un anti-depressivo che potesse dare altri problemi (anche se non oncologici) al seno. Che dice dottore?
A tutt'oggi io venlafaxina l'ho presa solo per un periodo qualche anno fa ad un sottodosaggio di mg 37,5 perchè mi funzionava sul controllo di vampate di calore dovute alla menopausa indotta da Decapeptyl (fatto x 2 anni) ma a dosaggi più alti no (tipo mg 75) l'avevo provata solo per due settimane poi ho smesso per paura (e non saprei dirle nemmeno di cosa). Grazie per avermi ascoltato.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.6k visite dal 10/06/2019.
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