Cipralex e xanax, debolezza, ansia e stanchezza cronica
Buongiorno
Sono una giovane donna di 32 anni. Ho sempre avuto una base ansiosa e una decina di anni fa avevo sofferto di ipocondria ma poi tutto si è risolto da solo.
Un paio di mesi fa sono caduta nel baratro, ho iniziato ad avere ansia, crisi di pianto ogni giorno, più volte al giorno, tachicardia, debolezza muscolare, diplopia in alcune posizioni di sguardo e ogni giorno un sintomo nuovo. A questo si sono accentuate ossessioni di vario tipo, aggressivo e da relazione.
Da lì sono partiti tutti i possibili dubbi esistenziali, sul senso della vita, sulla morte, su che senso ha lottare, facendomi fare brutti pensieri.
Ho fatto esami del sangue tutti nella norma, visita cardiologica che non ha rilevato nulla di patologico, visita oculistica ed ortottica che ha rilevato uno strabismo (ma non mi hanno consigliato occhiali) e visita neurologica dove mi è stato detto che i miei sintomi erano troppo vari e mi hanno parlato di disturbo di conversione (mentre io pensavo e continuo a pensare a sm e malattie neurologiche varie). Mi hanno consigliato RM con contratto di encefalo e cervicali.
All'ennesimo consulto dal medico mi è stato consigliato il cipralex che ho iniziato ad assumere il 22 aprile da 5 gocce fino ad arrivare a 10. Il 7 maggio ho fatto la prima visita dalla psichiatra del CSM della mia Ulss che mi ha diagnosticato doc e forte ansia con depressione secondaria. Mi ha aumentato il cipralex a 15 gocce e aggiunto Xanax 1mg rp. Da l'assunzione del xanax ho iniziato ad avere fortissima stanchezza da rischiare di addormentarmi in macchina così mi è stato ridotto a 0.25.
Ho iniziato ad avere giorni buoni ad altri pessimi con crisi di pianto. A volte il mio umore cambia nel corso della giornata. Il mio compagno mi ha detto che progressi ne ho fatti molti ma io fatico a vederli.
Il 28 maggio sono tornata dalla psichiatra che mi ha aumentato ancora il cipralex a 20 gocce e mi ha detto di prendere 2 Xanax da 0.25 al giorno, uno a colazione e uno a sera. Il problema è che io continuo ad avere una debolezza muscolare importante, stanchezza cronica, dormirei sempre e mi sento stanchissima anche appena sveglia.
In più ci sono giorni in cui i farmaci non mi fanno niente, anzi dopo aver preso cipralex e Xanax dopo colazione la mia ansia sembra aumentare, però ora invece che tachicardia ho bradicardia (tra i 50 e 60 battiti), sempre senso di vuoto allo stomaco, e da qualche giorno sensazione di fare fatica a parlare/respirare x senso di oppressione diaframmatica. In più ho bruciori urinari e dolore basso ventre.
Non so più cosa pensare, se è ansia, se sono i farmaci che non fanno ancora effetto, se c'è qualcosa di grave. E questo mi porta a piangere e cercare continuamente esperienze simili alla mia o rassicurazioni su internet.
Domani avrò il primo incontro con la psicologa del CSM. Quando ho messo giù il telefono per l'appuntamento mi è scoppiata un ansia tremenda e ho iniziato a piangere. Non so più che pensare.
Chiedo scusa per la lunghezza e ringrazio
Sono una giovane donna di 32 anni. Ho sempre avuto una base ansiosa e una decina di anni fa avevo sofferto di ipocondria ma poi tutto si è risolto da solo.
Un paio di mesi fa sono caduta nel baratro, ho iniziato ad avere ansia, crisi di pianto ogni giorno, più volte al giorno, tachicardia, debolezza muscolare, diplopia in alcune posizioni di sguardo e ogni giorno un sintomo nuovo. A questo si sono accentuate ossessioni di vario tipo, aggressivo e da relazione.
Da lì sono partiti tutti i possibili dubbi esistenziali, sul senso della vita, sulla morte, su che senso ha lottare, facendomi fare brutti pensieri.
Ho fatto esami del sangue tutti nella norma, visita cardiologica che non ha rilevato nulla di patologico, visita oculistica ed ortottica che ha rilevato uno strabismo (ma non mi hanno consigliato occhiali) e visita neurologica dove mi è stato detto che i miei sintomi erano troppo vari e mi hanno parlato di disturbo di conversione (mentre io pensavo e continuo a pensare a sm e malattie neurologiche varie). Mi hanno consigliato RM con contratto di encefalo e cervicali.
All'ennesimo consulto dal medico mi è stato consigliato il cipralex che ho iniziato ad assumere il 22 aprile da 5 gocce fino ad arrivare a 10. Il 7 maggio ho fatto la prima visita dalla psichiatra del CSM della mia Ulss che mi ha diagnosticato doc e forte ansia con depressione secondaria. Mi ha aumentato il cipralex a 15 gocce e aggiunto Xanax 1mg rp. Da l'assunzione del xanax ho iniziato ad avere fortissima stanchezza da rischiare di addormentarmi in macchina così mi è stato ridotto a 0.25.
Ho iniziato ad avere giorni buoni ad altri pessimi con crisi di pianto. A volte il mio umore cambia nel corso della giornata. Il mio compagno mi ha detto che progressi ne ho fatti molti ma io fatico a vederli.
Il 28 maggio sono tornata dalla psichiatra che mi ha aumentato ancora il cipralex a 20 gocce e mi ha detto di prendere 2 Xanax da 0.25 al giorno, uno a colazione e uno a sera. Il problema è che io continuo ad avere una debolezza muscolare importante, stanchezza cronica, dormirei sempre e mi sento stanchissima anche appena sveglia.
In più ci sono giorni in cui i farmaci non mi fanno niente, anzi dopo aver preso cipralex e Xanax dopo colazione la mia ansia sembra aumentare, però ora invece che tachicardia ho bradicardia (tra i 50 e 60 battiti), sempre senso di vuoto allo stomaco, e da qualche giorno sensazione di fare fatica a parlare/respirare x senso di oppressione diaframmatica. In più ho bruciori urinari e dolore basso ventre.
Non so più cosa pensare, se è ansia, se sono i farmaci che non fanno ancora effetto, se c'è qualcosa di grave. E questo mi porta a piangere e cercare continuamente esperienze simili alla mia o rassicurazioni su internet.
Domani avrò il primo incontro con la psicologa del CSM. Quando ho messo giù il telefono per l'appuntamento mi è scoppiata un ansia tremenda e ho iniziato a piangere. Non so più che pensare.
Chiedo scusa per la lunghezza e ringrazio
[#1]
Deve attendere che la terapia si stabilizzi per poi far valutare nuovamente la situazione.
Non sempre il primo approccio farmacologico può dare risposte risolutive per cui a volte è necessario variare la terapia.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Non sempre il primo approccio farmacologico può dare risposte risolutive per cui a volte è necessario variare la terapia.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Grazie per la rapida risposta!
Ma questa stanchezza e sonnolenza cronica possono dipendere dai farmaco?
Io mi sforzo a far tutto e avrei mille progetti, ma in realtà non avrei voglia di fare nulla...
In più ho il terrore di fare qualcosa di grave nel momento in cui i farmaci tolgono l'ansia e quindi la paura...paura che i miei pensieri siano reale verità
Ma questa stanchezza e sonnolenza cronica possono dipendere dai farmaco?
Io mi sforzo a far tutto e avrei mille progetti, ma in realtà non avrei voglia di fare nulla...
In più ho il terrore di fare qualcosa di grave nel momento in cui i farmaci tolgono l'ansia e quindi la paura...paura che i miei pensieri siano reale verità
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 18.2k visite dal 06/06/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.