Di depressione

Ho avuto, negli anni, problemi di depressione. Dall'inizio, a 18 anni, definiamola autodiagnosticata e poi confermata in seguito. Negli anni ho poi avuto altre crisi, due, e sono andato da uno psichiatra che mi ha affiancato a uno psicologo. Per circa tre anni ho preso medicinali e seguito colloqui con la psicologa, alla fine mi diedero il benservito dopo avermi fatto smettere le pastiglie, sostenendo che non avessi più nulla da fare lì.
Però, a quasi due anni, i sintomi sono ormai prepotenti e io ho paura di caderci di nuovo: sono triste, disilluso, senza stimoli, ansioso e paranoico e i miei problemi psicologici si ripercuotono in problemi fisici.
La verità è che non so vivere, non so stare al mondo e rapportarmi con la gente, sono paranoico e incapace di metabolizzare il mondo che mi circonda. Morirò solo, dopo una vita patetica, senza che nessuno mi abbia mai voluto vicino.
Esiste davvero un modo di uscire da questa situazione ricorrente o sono solo storie che si raccontano ai pazienti per non farli suicidare troppo presto?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Di fatto la sua depressione non è risolta.

Basterebbe una terapia ben impostata ed avrebbe un miglioramento consistente dai suoi disturbi.

È anche evidente che le sedute non hanno avuto un effetto terapeutico sostanziale.

Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
Utente
Ho fatto oggi la prima visita di quello che potremmo definire il nuovo ciclo e subito mi sono stato prescritti nuovamente i farmaci. Ci sono, nella vostra esperienza, attitudini e comportamenti che dovrei adottare per far sì che le visite e la terapia nel complesso sia più efficace della volta scorsa?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Intanto deve assumere la terapia in modo corretto e recarsi ai controlli periodici previsti.