Si guarisce mai dalle malattie psichiche?
Salve,
io vorrei sapere, dal momento che non mi è chiaro, che cosa s'intende veramente quando si parla di terapie per i disturbi psichici. Non capisco se si parli di cure per modo di dire, nel senso che in realtà tutto ciò che si può realmente fare con i farmaci, ad oggi, sia tenere sotto controllo le malattie attivando o disattivando alcune parti del cervello, deprimendo per calmare, o stimolando per risvegliare, ma in modo meccanico, e sempre a prezzo di limitare l'attività cerebrale in qualche sua parte, per cui non si sta mai davvero bene come chi non soffre di questo tipo di disturbi, ma si rimane sempre in qualche misura menomati, ad esempio nell'attività sessuale, da un punto di vista metabolico e del peso, della lucidità e della vigilanza, dell'energia psichica e fisica disponibile, oltre a tutti i rischi a carico degli altri organi e apparati. Non parlo di casi lievi o ancora al primo episodio, che possono magari essere trattati efficacemente con la psicoterapia o con cicli di farmacoterapia con una durata definita e limitata. Parlo di tutti gli altri casi in cui il disturbo è antico, genetico, cronicizzato o cronico, o comunque d'entità e gravità tali da escludere remissioni spontanee o il solo trattamento psicologico o psicoterapico. Il mio dubbio è se abbia davvero senso curarsi, e a quale prezzo.
Grazie per eventuali riscontri.
io vorrei sapere, dal momento che non mi è chiaro, che cosa s'intende veramente quando si parla di terapie per i disturbi psichici. Non capisco se si parli di cure per modo di dire, nel senso che in realtà tutto ciò che si può realmente fare con i farmaci, ad oggi, sia tenere sotto controllo le malattie attivando o disattivando alcune parti del cervello, deprimendo per calmare, o stimolando per risvegliare, ma in modo meccanico, e sempre a prezzo di limitare l'attività cerebrale in qualche sua parte, per cui non si sta mai davvero bene come chi non soffre di questo tipo di disturbi, ma si rimane sempre in qualche misura menomati, ad esempio nell'attività sessuale, da un punto di vista metabolico e del peso, della lucidità e della vigilanza, dell'energia psichica e fisica disponibile, oltre a tutti i rischi a carico degli altri organi e apparati. Non parlo di casi lievi o ancora al primo episodio, che possono magari essere trattati efficacemente con la psicoterapia o con cicli di farmacoterapia con una durata definita e limitata. Parlo di tutti gli altri casi in cui il disturbo è antico, genetico, cronicizzato o cronico, o comunque d'entità e gravità tali da escludere remissioni spontanee o il solo trattamento psicologico o psicoterapico. Il mio dubbio è se abbia davvero senso curarsi, e a quale prezzo.
Grazie per eventuali riscontri.
[#1]
Gentile utente,
Si intende esattamente quel che si intenderebbe in qualsiasi altra branca della medicina.
Non i ragionamenti inutilmente polemici che fa Lei. Si cura, con vari significati, esattamente come si curano malattie temporanee, permanenti, eradicabili e non eradicabili, a seconda degli strumenti che si hanno a disposizione.
Peccato che Lei scriva sempre come premessa ad una qualche polemica, altrimenti la domanda avrebbe anche interessanti sviluppi da discutere.
Si intende esattamente quel che si intenderebbe in qualsiasi altra branca della medicina.
Non i ragionamenti inutilmente polemici che fa Lei. Si cura, con vari significati, esattamente come si curano malattie temporanee, permanenti, eradicabili e non eradicabili, a seconda degli strumenti che si hanno a disposizione.
Peccato che Lei scriva sempre come premessa ad una qualche polemica, altrimenti la domanda avrebbe anche interessanti sviluppi da discutere.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Ex utente
Il paragone sussiste solo per le forme gravi e conclamate. La maggior parte dei sintomi e delle sindromi sono in realtà inestricabili dagli aspetti familiari e relazionali, sociali, politici, economici, culturali. Non è davvero possibile isolare il disturbo dal resto, capire dove comincia e dove finisce.
[#5]
Senta, se ha deciso come al solito di cercare polemiche inutili, la finiamo qui-
Quel che scrive non è vero.
E' una sua opinione evidentemente, e siccome mi ha detto di lasciarla perdere e di rispondere su come stanno le cose, mi limito a dire che non è così.
Quel che scrive non è vero.
E' una sua opinione evidentemente, e siccome mi ha detto di lasciarla perdere e di rispondere su come stanno le cose, mi limito a dire che non è così.
[#6]
Ex utente
Sì, è un'opinione, non solo mia però.
C'è una parte della psichiatria e della psicologia, come ovviamente saprà, che denuncia una certa deriva, cosiddetta organicista, che tende a sottostimare una varietà di fattori potenzialmente patogeni, spesso invece determinanti. Il rischio è chiaramente quello di omologare e assimilare, di non sapere esattamente cosa si fa con la salute e la vita delle persone. Poi ci sarebbe la questione non secondaria del mantenimento dello status quo, per il quale si lascia passare, in maniera subdola e perversa, l'idea che non sia mai un sistema ad essere malato e sbagliato, ma solo chi non riesce ad adattarvisi, o a trarne profitto e soddisfazione.
Continua a definire polemiche inutili quelli che per me sono legittimi dubbi, peraltro condivisi.
Credo sia nell'interesse generale fare chiarezza nel merito, indipendentemente da chi pone la questione.
C'è una parte della psichiatria e della psicologia, come ovviamente saprà, che denuncia una certa deriva, cosiddetta organicista, che tende a sottostimare una varietà di fattori potenzialmente patogeni, spesso invece determinanti. Il rischio è chiaramente quello di omologare e assimilare, di non sapere esattamente cosa si fa con la salute e la vita delle persone. Poi ci sarebbe la questione non secondaria del mantenimento dello status quo, per il quale si lascia passare, in maniera subdola e perversa, l'idea che non sia mai un sistema ad essere malato e sbagliato, ma solo chi non riesce ad adattarvisi, o a trarne profitto e soddisfazione.
Continua a definire polemiche inutili quelli che per me sono legittimi dubbi, peraltro condivisi.
Credo sia nell'interesse generale fare chiarezza nel merito, indipendentemente da chi pone la questione.
[#7]
Ex utente
Io ho bisogno di essere sicuro che se vado da uno psichiatria, questi saprà circoscrivere l'eventuale disturbo, come si isola una neoplasia o una cardiopatia (per restare sul Suo esempio), che saprà individuare i nessi causali, cosa ha determinato e determina cosa, dove finisce il carattere (pessimo magari, ma tant'è), dove la personalità è ancora sana e dove diventa patologica, se il mio problema è di origine genetica o epigenetica o ambientale (e quindi avere un'idea chiara di cosa possono eventualmente fare i farmaci, fermo restando il contesto in cui vivo, e cosa non possono fare). Insomma, ho bisogno di sapere cosa vado a fare, e che mi cura ne abbia un'idea il più precisa possibile, perché io stesso, dopo un decennio di letture e di ricerche, non ho ancora capito in cosa consista il mio disturbo.
Ecco, per tutti i motivi esposti sopra e in tante altre occasioni, non so se posso fidarmi, e la cosa mi blocca e mi fa esitare all'infinito.
Ecco, per tutti i motivi esposti sopra e in tante altre occasioni, non so se posso fidarmi, e la cosa mi blocca e mi fa esitare all'infinito.
[#8]
Allora Lei non ha la minima idea della medicina in generale.
Un oncologo cura un tumore, anche se può benissimo non sapere niente di cosa lo causa, e possono anche non esservi cause esterne o interne particolari.
Si capisce alla lontana che il suo ragionamento porta a esitare all'infinito per presupposti che Lei ha creato, e che non sono né realistici né oggettivamente necessari per procedere in parte delle malattie note.
Un oncologo cura un tumore, anche se può benissimo non sapere niente di cosa lo causa, e possono anche non esservi cause esterne o interne particolari.
Si capisce alla lontana che il suo ragionamento porta a esitare all'infinito per presupposti che Lei ha creato, e che non sono né realistici né oggettivamente necessari per procedere in parte delle malattie note.
[#9]
Ex utente
Almeno mi dica quanto ancora posso continuare con il solo Xanax, che prendo ormai da un anno e mezzo (in media 1 mg al giorno), e a cosa vado incontro se continuo così.
Sono tre anni che chiedo consulti su questo sito. Ho bisogno che qualcuno mi aiuti a capire se soffro di ansia, di depressione o di una forma di bipolarismo.
Sono tre anni che chiedo consulti su questo sito. Ho bisogno che qualcuno mi aiuti a capire se soffro di ansia, di depressione o di una forma di bipolarismo.
[#10]
"Ho bisogno che qualcuno mi aiuti a capire se soffro di ansia, di depressione o di una forma di bipolarismo."
No, ha bisogno che qualcuno la aiuti a capire cosa ha e a darle una cura, se mai. Non scegliendo tra le opzioni che pone Lei.
E appunto, è questo di cui ha bisogno. Ma non si muove in tal senso, bensì in senso totalmente diverso, tipo insistere in maniera provocatoria o cieca su questo sito con richieste tra l'insensato e il non consentito.
Si faccia visitare e non scriva per insistere.
No, ha bisogno che qualcuno la aiuti a capire cosa ha e a darle una cura, se mai. Non scegliendo tra le opzioni che pone Lei.
E appunto, è questo di cui ha bisogno. Ma non si muove in tal senso, bensì in senso totalmente diverso, tipo insistere in maniera provocatoria o cieca su questo sito con richieste tra l'insensato e il non consentito.
Si faccia visitare e non scriva per insistere.
[#11]
Ex utente
Ansia, depressione e bipolarismo sono le ipotesi più probabili, sulla base di un'autosservazione decennale, e della lettura di centinaia di articoli, inclusi i Suoi. Ho spiegato molte volte che ho bisogno di avere un'idea preventivamente, mi aiuterebbe a contenere alcune delle paure legate ad una visita psichiatrica e ad un'eventuale diagnosi, credo che mi sentirei più preparato e meno indifeso. Che non riesca, o si rifiuti di comprenderlo, è qualcosa che mi lascia sconcertato ogni volta.
[#14]
Ex utente
Perché si rifiuta di darmi la Sua opinione, quando ha lasciato intendere in più di un'occasione di essersene fatta una? Non vede che sono esasperato? Perché negarmelo? Ne ho bisogno, perché da solo non riesco a capirlo. Mi sta danneggiando in questo modo. Solo perché non vengo a fare la verginella, ma ho già delle idee, magari sbagliate? O pensa che sia qui a fare il troll, che la mia richiesta non sia autentica?
[#15]
Gentile utente
come da linee guida, su questo sito, non è possibile fare diagnosi.
Inoltre mi sembra che il dr Pacini si sia messo a sua completa disposizione senza alcun obbligo.
Visto che non apprezza, il suo account viene immediatamente cancellato ed il consulto chiuso
Cordiali saluti
staff@medicitalia.it
come da linee guida, su questo sito, non è possibile fare diagnosi.
Inoltre mi sembra che il dr Pacini si sia messo a sua completa disposizione senza alcun obbligo.
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Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 3k visite dal 13/05/2019.
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