Info su meccanismo d’azione antipsicotici

Gentili dottori, in seguito ad alcuni episodi mattutini (5 del mattino) di spasmi coronarici (documentati da ecg con T invertite) con coronarie sane, seguiti da una pletora di sintomi neurovegetativi... ad esempio: vescica iperattiva, senso di vomito, impossibilità a deglutire, rigidità estrema con impossibilità a muovermi senza tremare, pupille che si dilatano moltissimo e si restringono in assenza di variazioni luminose... mi è stato consigliato dal cardiologo un trattamento psichiatrico per riequilibrare le catecolamine responsabili di questi spasmi (sono affetta da Disautonomia) vedendo che i betabloccanti non fanno effetto. Il mio psichiatra vorrebbe provare antipsicotici per diminuire le catecolamine, ma non so quanto io possa beneficiarne. Nel senso: diminuendo la dopamina, l’acetilcolina non aumenta eccessivamente? ( so che è controindicata in presenza di vasospasmi) Oppure esiste un antipsicotico che non fa aumentare l’acetilcolina?
Grazie mille.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Credo che per ottenere risultati sulla sua disautonomia attraverso la via che le ha consigliato il cardiologo occorra affidarsi agli antipsicotici di prima generazione, e in particolare ai neurolettici a bassa potenza (capostipite la cloropromazina - Largactil). Pensi che uno di questi, la reserpina, era largamente usato negli anni '60 come ipotensivo (Serpasil). Si tratta insomma di ottenere una azione di blocco periferico (effetto ganglioplegico).
Riguardo alla acetilcolina, quasi tutti gli antipsicotici hanno un effetto inibente (anticolinergico).
Tenga conto che usando quel tipo di farmaci come ganglioplegici non si evita un effetto sedativo e a volte depressogeno dovuto ovviamente alla loro azione centrale.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Utente
Utente
Grazie mille dottore, ottima spiegazione!
Lo psichiatra ha proposto il Seroquel (in passato) ma non so se presenti un aumento eccessivo di acetilcolina dovuto alla diminuzione della dopamina... Leggevo che tale equazione è universalmente valida, ovvero: meno dopamina, più acetilcolina. È davvero così? E lo è anche per il Seroquel?
Per gli effetti depressivi o sedativi non importa, provo a gestirli....
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Temo che il Seroquel sia poco indicato per il suo scopo. Gli atipici si differenziano dai neurolettici proprio per il loro scarso impatto neurovegetativo (oltre che per il diverso impatto dopaminergico centrale).
Il bilanciamento dopamina-acetilcolina non sarebbe tale da doverla preoccupare. In ogni caso,prendendo ad esempio la cloropromazina, per i suoi scopi basterebbe una dose troppo bassa per avere impatto sul sistema dopaminergico (trattandosi appunto di un "neurolettico a bassa potenza").
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Utente
Utente
Chiarissimo, la ringrazio nuovamente!
Ne parlerò con il mio psichiatra! Ma qualora decidesse di darmi il Seroquel (purtroppo mi sa che non mi lascerà decidere...), potrei star tranquilla sul rilascio dell’acetilcolina indotto da questa molecola? Perché appunto l’acetilcolina viene assunta come una delle prime cause di spasmo coronarico e io non so se sia quella la causa, perché non posso sapere quali siano le catecolamine incriminate nei miei vasospasmi...